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Riflessioni sul giardino della Landriana e le sue "stanze"

nenne46

Giardinauta Senior
Ho visto per la prima volta un giardino a stanze, quello della Landriana appunto. Ne avevo letto sul libro di Vita Sackville-West e l'idea mi piaceva molto.
Ora però sono molto perplessa. Ho trovato le "stanze" alla Landriana un po' soffocanti. Sarà stata la stagione autunnale e quindi una mancata esplosione di fiori e di colori ma le pareti così verdi e le tappezzanti che ricoprivano completamente il terreno mi davano un senso leggermente claustrofobico, attenuato solo nel viale di fioriture bianche: anemoni giapponesi e forse roselline (lo vedete fotograto da Veleno sulla discussione della mostra).
Anche dove c'era la fontana spagnola (a modello di quella dell'Alhambra di Granada) lo spazio non era dilatato perché il "verde" nelle varie tonalità si rifletteva anche nell'acqua.
Mi piacerebbe un commento da chi conosce la Landriana o anche altri giardini a stanze.
Debbo aggiungere come commento generale che mi è molto piaciuta l'atmosfera di giardino della campagna laziale cioè con quel po' di rustico nonostante le piante venissero da tutto il mondo.
:Saluto:
 

celeste

Giardinauta Senior
nenne46 ha scritto:
Ho visto per la prima volta un giardino a stanze, quello della Landriana appunto. Ne avevo letto sul libro di Vita Sackville-West e l'idea mi piaceva molto.
Ora però sono molto perplessa. Ho trovato le "stanze" alla Landriana un po' soffocanti. Sarà stata la stagione autunnale e quindi una mancata esplosione di fiori e di colori ma le pareti così verdi e le tappezzanti che ricoprivano completamente il terreno mi davano un senso leggermente claustrofobico, attenuato solo nel viale di fioriture bianche: anemoni giapponesi e forse roselline (lo vedete fotograto da Veleno sulla discussione della mostra).
Anche dove c'era la fontana spagnola (a modello di quella dell'Alhambra di Granada) lo spazio non era dilatato perché il "verde" nelle varie tonalità si rifletteva anche nell'acqua.
Mi piacerebbe un commento da chi conosce la Landriana o anche altri giardini a stanze.
Debbo aggiungere come commento generale che mi è molto piaciuta l'atmosfera di giardino della campagna laziale cioè con quel po' di rustico nonostante le piante venissero da tutto il mondo.
:Saluto:
No, io non ho avuto questa impressione di soffocante. L'ho trovato molto bello e piacevole da visitare.
Ho anch'io però un'osservazione da fare. Il tutto mi è sembrato un po' un esercizio di stile e non un giardino "da vivere". Come se il piacere di chi l'ha progettato e fatto crescere fosse tutto appunto nel pensarlo e nel riuscire a realizzare quello che si è pensato.
Insomma, non riuscivo a immaginare qualcuno che in quel giardino ci passasse veramente del tempo della propria vita.
Forse perché non ho visto nessun posto dove potersi mettere seduti? :martello2
O magari solo perché non riesco a immaginare la vita di una duchessa (o marchesa o chessò io) :lingua:
 
V

veleno65

Guest
non ho letto il libro di russel page e quindi non conosco il suo pensiero. poi il giardino è tenuto....strano? diciamo...non so...ai tempi della lavinia taverna avevano 13 giardinieri che toglievano e rimettevano piante in continuazione,pure per ripulire i vialetti!! la nostra guida super esperta ci ha spiegato le stanze e quello che avrebbero dovuto rappresentare, ma ora è tutto cambiato, a cominciare dall'altezza degli alberi usati da page stesso che non sono più a misura come inteso nel progetto. insomma ora è un giardino diverso,non è +,secondo me, quello di russel page. questo perchè le piante sono esseri viventi,non sono cemento e ferro come molti edifici disegnati da architetti famosi che rimangono così - o almeno tentano - e per decenni ci trasmettono l'idea che li ha generati. quindi il caos,seppur contenuto, del giardino, non permette (sempre secondo me) una corretta fruizione. in realtà ho notato una cosa che nelle visite ufficiali non si può notare: lo spazio da vivere,quello accanto alla casa,che non è aperto al pubblico e che abbiamo sbirciato correndo :D è mooooolto diverso: pratini dove sedersi, piscina,ampi spazi, pochi arbusti che impicciano:rolleyes: . insomma uno spazio "normale". ciò significa che il resto del giardino è da trattarsi come un'opera d'arte, e come tale non può essere vivibile nel senso che intendiamo noi. le stanze così chiuse hanno un senso,quello che russel page ha voluto dargli. poi può non piacere, ma ho capito solo quest'anno che devo visitare questo tipo di giardini come se visitassi un museo: le opere possono non piacermi, ma rimangono opere. la vita è ben diversa...
 
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