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l'ultimo libro di Bret Easton Ellis, BIANCO, uscito qualche mese fa (in Italia da Einaudi) e alla luce degli ultimi eventi (…) straordinariamente attuale.-
«Sono scioccato per ciò che sta avvenendo, è orwelliano», dice lo scrittore americano.Viviamo in un’ epoca contrassegnata da un nuovo puritanesimo, o se preferite da un nuovo maccartismo nel nome del politicamente corretto: al punto che se uno scrittore bianco maschio eterosessuale narrasse le vicende di una protagonista nera Lgbtqi verrebbe accusato di «appropriazione culturale». (…)
Oggi è l’ identità dell’ artista a dare un significato al suo lavoro. Se sei transessuale, se sei gay, se sei una persona di colore, allora questo diventa il tuo biglietto da visita. E ciò che conta non è necessariamente ciò che hai (da dire) ma ciò che porti in scena come identità. Ed è una cosa spaventosa (…).
Quando lei consegnò American Psycho, (…) lei venne attaccato dalle femministe e accusato di essere misogino, omofobo, razzista e così via. Pensa che oggi American Psycho troverebbe un editore? «Penso che se fosse scritto da una persona di colore disabile e transgender probabilmente lo troverebbe, ma da un uomo di mezza età bianco o da un giovane bianco no, (…) in quel campo di rieducazione che sono oggi le corporation dell’ editoria e dello spettacolo in America no, non sarebbe possibile.
Sono tanti i libri che non so se oggi sarebbero pubblicati: non penso che Fight Club, il romanzo del ‘96 di Chuck Palahniuk, verrebbe pubblicato, perché molti dicono che difende la violenza, il dolore e la crudeltà». (…) In realtà è un fenomeno che viene da lontano, anni fa Mark Twain venne accusato di usare la parola «negro» nelle Avventure di Huckleberry Finn, per cui il libro venne proibito in alcune università americane: e dire che Twain era un convinto abolizionista e disertò dall’ esercito Confederato. C’ è chi accusa Shakespeare di razzismo e antisemitismo, e Dante di islamofobia e omofobia.
Tutto dovrà essere riscritto? «Di recente, come sapete, qui in America la Hbo ha tolto dal suo catalogo Via col vento, salvo poi rimettercelo in una nuova edizione in cui si sottolinea che la pellicola è razzista. Il problema è che quando fai una cosa del genere, hai incoraggiato il plotone d’ esecuzione circolare della sinistra, dico circolare perché poi va a finire che si sparano tra loro.
Una parte del problema di bandire Via col vento è che Hattie McDaniel ha vinto l’ Oscar come miglior attrice non protagonista. Era la prima attrice nera ad aver vinto un Oscar. È per questo che quando se ne sono resi conto poi hanno lasciato perdere. (…)
Quello che sta succedendo è assai preoccupante. (…) Non sanno che cazzo stanno facendo (…)».
da LaStampa, via
https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/quot-cancel-culture-quot-nuovo-maccartismo-americano-bret-easton-243433.htm