La tua non è una domanda da poco.
Vorrei spendere qualche parola sul principio della concimazione per cercare di farti capire la logica di intervento.
Che poi si tratti di un vaso, di un giardino o di un campo il concetto non cambia. Nessuno può dirti come concimare le tue piante se non con un consiglio di massima basato su dati generali e non su dati esatti del tuo micro-ambiente.
Comunque, se hai voglia leggi.
- Le basi
Si definisce la fertilità di un terreno in base alla capacità che ha il suolo di fornire alle piante gli elementi nutritivi essenziali per la crescita.
L'obiettivo della concimazione è quella conservazione originale della fertilità del terreno: tanto la pianta assorbe e tanto noi integriamo.
In pratica non è semplice come dirlo. Dobbiamo tener presente che il terreno è un complesso laboratorio ricco di elementi che interagisco fra di loro in modo diverso a seconda delle molteplici situazioni presenti in quel momento. La presenza degli stessi elementi ma in condizioni diverse (diverso pH, diversa umidità, diversa temperatura, ecc) interagiscono, fra di loro in modo, differente.
Concimare vuol dire apportare nel terreno, periodicamente, gli elementi nutritivi che la pianta preleva dal suolo durante il proprio ciclo vegetativo.
La base di partenza, per una concimazione mirata, è quella di conoscere il Rapporto Nutritivo delle nostre piante che, affiancato dall'analisi chimica del suolo, ci consente di apportare elementi nutritivi mirati.
Rapporto Nutritivo
Ogni pianta ha le proprie esigenze nutrizionali che, a loro volta, variano in base al periodo vegetativo.
L'esigenza nutrizionale della pianta è detta Rapporto Nutritivo, e viene rappresentato da tre numeri che determinano, sempre nello stesso ordine, i tre macroelementi essenziali per le piante:
N (Azoto), P2O5 (Fosforo), K (Potassio).
Il Rapporto Nutritivo prende per base il fabbisogno di fosforo (P) che, essendo in quantità stabile nel terreno, ed essendo trattenuto dal potere assorbente del terreno, è l'elemento critico della produzione. Pertanto, prendendo 1 come base per il fosforo e sapendo che l'esigenza nutrizionale della Rosa alla partenza vegetativa è 2-1-1,5 somministremo un concime di pari Rapporto N-P-K.
Per esempio: un concime complesso etichettato 10-5-20 sarà un concime ad alto titolo di Potassio. Considerando 1 il titolo in Fosforo e rapportando gli altri elementi si avrà un concime con Rapporto Nutritivo 2-1-4 (2 parti di Azoto rispetto al Fosforo e 4 parti di Potassio rispetto al Fosforo) inadatto per l'esempio sopra riportato.
Nel concetto di concimazione occorre sapere che la pianta assorbe gli elementi nutritivi contemporaneamente, in base al Rapporto Nutritivo, se un elemento è sproporzionato rispetto agli altri, l'assorbimento degli elementi viene fatto in base all'elemento con minore disponibilità (legge di Liebig o legge del minimo) indipendentemente dalle esigenze nutrizionali della pianta.
Per chiarire: se una pianta esige un RN 2-1-1,5, in caso di assenza totale di Azoto, nel terreno, la pianta può presentare sintomi di carenza di Potassio anche se quest'ultimo è presente in quantità più che sufficiente nel terreno e nel concime che noi andremo a somministrare.
---------------
Detto questo penso che, per ora, il tuo 20-20-20 non sia adatto per le rosee neppure per la plumeria essendo una pianta con scarse esigenze di azoto.
Una cosa importante: attenzione alle dosi, è più facile far morire le piante per troppo mangiare che per fame.
CIAO