azz...primo maggio...povera...che bel casino...diciamo che ora non so che fare,nel senso che da una lato proverei a lasciarla li ancora qualche tempo finchè non da segni di ripresa o di cedimento e a quel punto intervenire nel caso siano sintomi di cedimento, ma potrebbe essere troppo tardi! Dall'altro lato svaserei...cioè taglio nuovamente ciò che è molliccio, tratt previcur, spezzetto il mio bark da pacciamatura più fine,lo faccio bollire e di nuovo dentro...(insomma quello che mi hai detto tu)
Per lo sfagno l'ho ordinato da N&C quindi non dovrebbe essere un problema, ma intendi di rinvasarlo in solo sfagno o metterlo intorno al colletto e sotto il bark?(spiegame...)
Pensandoci radici ce ne sono poche e danni radicali sicuramente non ne farei; l'unica cosa è lo stress da rinvaso
E dello stelo cosa mi dite,so bene che ci sono varie scuole di pensiero ma quando la pianta è in condizioni "gravi" è meglio tagliarlo del tutto o al terzo nodo circa o lasciarlo li com'è?
p.s. Ringrazio davvero tutti per la passione, la pazienza, l'amore con cui aiutate gli altri senza in fin dei conti conoscerci nemmeno!E' una senzazione speciale, meno male che vi ho "conosciuti"!
Il primo problema adesso è probabilmente la temperatura: se mi ricordo bene da un altro post, mi sembra che le tue attuali temperature vadano benissimo per una fase di mantenimento o di fioritura, ma non per l’emissione di radici. La massima emissione di radici (e tu devi favorire in ogni modo l’emissione di nuove radici) si ha con temperature di 24-26 gradi. Anche senza raggiungere i 24-26 gradi, cerca di metterla più al caldo.
Il rinvaso: non è necessario il rinvaso, opportuno sarebbe il fare pulizia. Le radici che si vedono da fuori sono ormai andate, non svolgono più alcuna funzione, e possono essere solo fonte di infezioni. Meglio toglierle.
Se fatto con accuratezza, lo stress da rinvaso, secondo me, non c’è in questo caso qui. Perché è possibile fare tutto senza rompere niente.
Circa i materiali con cui rinvasare, ti confesso la mia ignoranza. Non so quale sia meglio. Il mio dubbio sul bark troppo grosso nasce da un ragionamento contorto, e che ha un punto debole anche a mio giudizio. Poiché tutti i coltivatori industriali utilizzano composti minuti, io parto dalla supposizione che qualche ragione devono pure averla. Però è anche vero che loro operano in condizioni “sterili”, e quindi quello cha va bene per loro può ben darsi che non vada bene nella coltivazione casalinga.
Comunque, tornando alla pratica, il primo passo è scoprire la pianta e ripulirla delle radici morte o marcescenti. Se c’è una porzione del piede rimasta senza radici, taglia anche quella. Nell’occasione puoi anche fare una foto, così si valuta meglio se sia anche il caso di coprire la pianta. Sull’uso del previcur non ti so dire nulla, perché io lo cercai, ma non l’ho trovato. Suppongo sia ottimo, ma niente di più. Sui tagli io uso qualche volta dello zolfo, perché ce l’ho in casa da sempre, qualche volta non uso nulla.
Al limite puoi rinvasare anche nello stesso bark di adesso. Qui non saprei dirti nulla. Regola è che i pezzi più grossi si pongano sul fondo, i più piccoli in alto, almeno credo. Lo sfagno, se è vero che la sua funzione è favorire l’emissione di radici e anche di funzionare da blando funghicida, potrebbe bastare anche intorno al colletto. Ma io credo che un composto valga l’altro.
Circa le bagnature, ti ho già detto. Curare che il composto resti moderatamente umido, ma acqua sul piede di una pianta sofferente, mai.
Se le foglie dovessero dare segno di ammosciamento, allora bisognerebbe coprire la pianta con un sacchetto il più trasparente possibile. Il sacchetto non dovrebbe toccare le foglie. Ci sono vari modi per evitare questo. Nel sacchetto non va posto nulla di troppo umido, perché altrimenti sono marciumi. Va evitata anche la formazione di condensa, tutte cose di cui potremmo parlare più avanti.
Salvare una pianta in difficoltà è una cosa che va presa come un impegno sportivo. In termini utilitari è ovviamente una cosa priva di senso.
:Saluto::flower:
p.s. scusa la lunghezza. ascolta le varie campane, ma poi tieni conto che può decidere solo chi ha la pianta davanti