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medeaa
Guest
Cari amici di giardinaggio.it, complimenti per il sito molto utile e completo.
Ho bisogno di un consiglio e premetto la mia esperienze con il prato di dicondra ( che non significa sia necessariamente scientifica).
Vivo in una regione ed in un paese agricolo della Puglia.
Le condizioni ambientali sono:
temperature estive elevate dai 20 gradi a marzo/aprile ed in ottobre, ai 35/41 in estate .
temperaure dai -2 (non continui ) ai 10 max in inverno ( da novembre a marzo)qiundi abbastanza rigide rispetto alla media della regione.
Il paese si trova a circa 350 msl e pertanto spesso nevica (è previsto mercoledi una nevicata) , anche se a meno di 25 km ciò non accade a cusa della vicinanza del mare.
Due anni fa ( quasi tre ) seminai un prato di loietto nel mio giardino piantumato di circe 5500 mq, ed una parte di dicondra nelle zone vicino a rocce a luoghi non facilmente accessibili con i tosaerba.
Il loietto crebbe meravigliosamente ed a distanza di quasi sei mesi iniziò a vedersi la dicondra nelle zone seminate con questa.
La dicondra ha un seme molto piccolo ed anche a causa delle formiche ( che all'atto della semina di tutto il prato compreso il loietto, iniziarono a portarsi via i semi con dei mucchi di 30 cm) tende a sparire.
Dopo un anno i problemi con il loietto vennero a galla.
Cresce velocemente, anche in inverno, e necessita di frequentissimi tagli ( se si ritarda si rischia l'attacco di funghi come è successo in inverno che distruggono il prato) lasciando spazio ad ogni tipo di malerbe.
Per me fu una benedizione ( non ne potevo più di tagliare), perchè ne frattempo la dicondra si era diffusa su tutto il prato.
Favorì la diffusinone della dicondra con ottimi risultati.
Ora il loietto e quasi sparito e posso affermare ( ma ripeto solo nel mio caso) che:
La dicondra richiede molta acqua e buone temperature per attecchire inizialmente.
Una volta attecchita cresce anche con poca acqua ( nel senso che è resistente alla siccità forse più del loietto), ma per dare dei buoni risultati di copertura ha bisogno di più acqua del loietto ( in estate 1 irrigazione al giorno di circa 12/13 min per settore - 12 settori con pop up ad alta portata).
Ha una buona resistenza al calpestio ( forse leggermente inferiore a quella di loietto o poa ecc) ma questo solo a condizione che sia portata bassa e compatta.
Qui viene il belllo .Molti pensano che la dicondra non si tosi mai.
Io ho ridotto notevolmente i tagli del prato rispetto al loietto ma toso regolarmente in estate il prato di dicondra una volta a settimana.
Solo in questa maniera la dicondra si diffonde, diviene compatta contro le malerbe, piacevole a vedersi, calpestabile ed autorigenerante. Voi penserete che non ho risolto il mio problema di taglio, ma passare dalle tre volte a settimana ad una avendo un effetto estetico migliore secondo me è vantaggioso.
se si abbandona la tosatura della dicondra col tempo essa tende a riprendere l'aspetto eretto e col tempo potrebbe sparire sotto l'effetto della neve, del calpestio e delle malerbe, ma questo avviene con qualsiasi prato con la differenza che per la dicondra ciò avviene a distanza di più tempo.
Per quanto riguarda la resistenza invernale da me resiste, ma sicuramente in zone più fredde non è consigliabile altrimenti si rischia alla ripresa in primavera di avere un giardino di malerbe.
Sotto gli alberi ombrosi maniene meglio del loietto (tenete il colletto degli alberi sempre libero da qualsiasi prato o malerba)rimanaendo compatta ed in zone assolate ,se ben irrigata, da il meglio di se.
Il terreno tipico della mia regione è argilloso e calcareo anche se fertile e non mi sembra che la dicondra abbia risentito di questo terreno basico ( mediamente).Probabilmente in terreni molto alcalini non si comporta altrettanto bene. Ma se cerco caparbiamente di avre azalee e ortensie e rododendri figuriamoci il prato di dicondra!!
Ora non voglio dire che un prato di dicondra sia una panacea (come vedete le cure non sono molto diverse da quelle di un prato di graminacee), ma forse in determinate situazioni ambientali perdona gli errori meglio.
Ora la domanda:anche se devo dire rispetto alle malerbe si comporta in maniera eccellente esiste nel mio giardino una malerba che rischia di distruggere tutto la terrificante digitaria.
Mi sta invadendo alcune zone ( e tende ad invadere tutto il prato ad un ritmo impressionante), ho trattato con gliphosate che dovrebbe avare azione selettiva e sistemica sulle graminacee ma l'effetto è stato di bruciare la dicondra ( che comunque sotto sta ricacciando), e di bruciare la digitaria in superfice, ma i suoi stoloni sotto la superficie del terreno sono vivi e vigorosi.
Quale diserbante potrei usare per eliminarla senza rovinare troppo la dicondra??L'MCPA ( ma non va in pre emergenza e solo sui semi??)L'eradicazione a mano è impossibile data l'estensione ( inoltre i fusti/rizomi sotto superfice hanno creato una rete resistentissima anche a terreno inzuppato) ed a mio parere rischiosa in quanto qualsiasi parte della malerba ancora leggermente viva cadendo in altre zone del prato può ricolonizzare. Potete consigliarmi un prodotto
Le altre graminacce ( poche) sono morte e la diconfra ha subito ricoperto le aree libere. Scusate per la prolissità ma spero di avervi dato qualche indicazione.
Ho bisogno di un consiglio e premetto la mia esperienze con il prato di dicondra ( che non significa sia necessariamente scientifica).
Vivo in una regione ed in un paese agricolo della Puglia.
Le condizioni ambientali sono:
temperature estive elevate dai 20 gradi a marzo/aprile ed in ottobre, ai 35/41 in estate .
temperaure dai -2 (non continui ) ai 10 max in inverno ( da novembre a marzo)qiundi abbastanza rigide rispetto alla media della regione.
Il paese si trova a circa 350 msl e pertanto spesso nevica (è previsto mercoledi una nevicata) , anche se a meno di 25 km ciò non accade a cusa della vicinanza del mare.
Due anni fa ( quasi tre ) seminai un prato di loietto nel mio giardino piantumato di circe 5500 mq, ed una parte di dicondra nelle zone vicino a rocce a luoghi non facilmente accessibili con i tosaerba.
Il loietto crebbe meravigliosamente ed a distanza di quasi sei mesi iniziò a vedersi la dicondra nelle zone seminate con questa.
La dicondra ha un seme molto piccolo ed anche a causa delle formiche ( che all'atto della semina di tutto il prato compreso il loietto, iniziarono a portarsi via i semi con dei mucchi di 30 cm) tende a sparire.
Dopo un anno i problemi con il loietto vennero a galla.
Cresce velocemente, anche in inverno, e necessita di frequentissimi tagli ( se si ritarda si rischia l'attacco di funghi come è successo in inverno che distruggono il prato) lasciando spazio ad ogni tipo di malerbe.
Per me fu una benedizione ( non ne potevo più di tagliare), perchè ne frattempo la dicondra si era diffusa su tutto il prato.
Favorì la diffusinone della dicondra con ottimi risultati.
Ora il loietto e quasi sparito e posso affermare ( ma ripeto solo nel mio caso) che:
La dicondra richiede molta acqua e buone temperature per attecchire inizialmente.
Una volta attecchita cresce anche con poca acqua ( nel senso che è resistente alla siccità forse più del loietto), ma per dare dei buoni risultati di copertura ha bisogno di più acqua del loietto ( in estate 1 irrigazione al giorno di circa 12/13 min per settore - 12 settori con pop up ad alta portata).
Ha una buona resistenza al calpestio ( forse leggermente inferiore a quella di loietto o poa ecc) ma questo solo a condizione che sia portata bassa e compatta.
Qui viene il belllo .Molti pensano che la dicondra non si tosi mai.
Io ho ridotto notevolmente i tagli del prato rispetto al loietto ma toso regolarmente in estate il prato di dicondra una volta a settimana.
Solo in questa maniera la dicondra si diffonde, diviene compatta contro le malerbe, piacevole a vedersi, calpestabile ed autorigenerante. Voi penserete che non ho risolto il mio problema di taglio, ma passare dalle tre volte a settimana ad una avendo un effetto estetico migliore secondo me è vantaggioso.
se si abbandona la tosatura della dicondra col tempo essa tende a riprendere l'aspetto eretto e col tempo potrebbe sparire sotto l'effetto della neve, del calpestio e delle malerbe, ma questo avviene con qualsiasi prato con la differenza che per la dicondra ciò avviene a distanza di più tempo.
Per quanto riguarda la resistenza invernale da me resiste, ma sicuramente in zone più fredde non è consigliabile altrimenti si rischia alla ripresa in primavera di avere un giardino di malerbe.
Sotto gli alberi ombrosi maniene meglio del loietto (tenete il colletto degli alberi sempre libero da qualsiasi prato o malerba)rimanaendo compatta ed in zone assolate ,se ben irrigata, da il meglio di se.
Il terreno tipico della mia regione è argilloso e calcareo anche se fertile e non mi sembra che la dicondra abbia risentito di questo terreno basico ( mediamente).Probabilmente in terreni molto alcalini non si comporta altrettanto bene. Ma se cerco caparbiamente di avre azalee e ortensie e rododendri figuriamoci il prato di dicondra!!
Ora non voglio dire che un prato di dicondra sia una panacea (come vedete le cure non sono molto diverse da quelle di un prato di graminacee), ma forse in determinate situazioni ambientali perdona gli errori meglio.
Ora la domanda:anche se devo dire rispetto alle malerbe si comporta in maniera eccellente esiste nel mio giardino una malerba che rischia di distruggere tutto la terrificante digitaria.
Mi sta invadendo alcune zone ( e tende ad invadere tutto il prato ad un ritmo impressionante), ho trattato con gliphosate che dovrebbe avare azione selettiva e sistemica sulle graminacee ma l'effetto è stato di bruciare la dicondra ( che comunque sotto sta ricacciando), e di bruciare la digitaria in superfice, ma i suoi stoloni sotto la superficie del terreno sono vivi e vigorosi.
Quale diserbante potrei usare per eliminarla senza rovinare troppo la dicondra??L'MCPA ( ma non va in pre emergenza e solo sui semi??)L'eradicazione a mano è impossibile data l'estensione ( inoltre i fusti/rizomi sotto superfice hanno creato una rete resistentissima anche a terreno inzuppato) ed a mio parere rischiosa in quanto qualsiasi parte della malerba ancora leggermente viva cadendo in altre zone del prato può ricolonizzare. Potete consigliarmi un prodotto
Le altre graminacce ( poche) sono morte e la diconfra ha subito ricoperto le aree libere. Scusate per la prolissità ma spero di avervi dato qualche indicazione.