Bè, intanto non sapevo che la Variegta di Bologna non fosse una rifiorente e la cosa mi turba non poco.
E poi, diciamoci anche una cosa, anzi due:
uno, che l'uomo spesso, per manie di grandezza appone la sua firma dove non ci sarebbe
k07:
Due, il gene della non rifiorenza è vero che è dominante, ma come ci è stato insegnato, non imbattibile.
Detto ciò, una pianta è anche un organismo che come tutti gli altri, evolve da sè, e cerca sopravvivenza.
Se questa non viene garantita da qualche, diciamo difetto, questo può essere corretto e di solito accade nelle generazioni successive.
Conosciamo le galliche da catalogo, come non rifiorenti, ma aggiungendo il fatto che la linea di demarcazione non è affatto precisa, tra una classe e l'altra e all'interno della stessa e quindi, forse, quel che ci è fornita come tale è magari una rosa differente, magari di poco che ha sviluppato la rifiorenza.
Se pensiamo a quello che Austin ha tentato di fare, volendo essere ipercritici, fallendo lo scopo, ovvero avere precise copie delle antiche con la rifiorenza delle moderne, balza come pronunciata la caratteristica di queste rose, d'essere di dimensioni contenute e di essere più deboli nei confronti delle crittogamie.
Pretesa umana è chiedere ad una pianta, mai quanto alle rose, più prestazioni possibili e questo và a danno della vita stessa della pianta.
Le si chiede di fiorire in continuazione, di essere bella, resistente alle malattie, di crescere veloce e rigogliosa, magari di essere anche sempreverde.
Di possedere milleecinquecento petali (cosa che, di per sè, rischia di rendere sterile la stessa pianta) e di essere anche profumatissima.
Se può di portare tanti fiori e magari belli grandi e infine d'essere anche una bella pianta, con bella vegetazione.
A quale altra pianta al mondo chiediamo tanto?
Se osserviamo le classi delle rose naturali, nonostante le eccezioni, sia provocate da mano umana, che mutazioni naturali, si nota come ad esempio le cinesi iper-fiorifere, iper-profumate, siano in gener di esile e leggera forma e di dimensioni contenute.
Allora forse, quando ci si trova di fronte a una differenza nel portamento, nella dimensione dei rami, delle foglie, dei fiori, che improvvisamente magari, sono semplici o semidoppi, quando la classe della rosa, direbbe ultradoppi, forse ci troviamo di fronte al tentativo da parte della stessa, di mutare per sopravvivere, anche facendo l'occhiolino alla Bourbon affianco.