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Poesie

S

scardan123

Guest
E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole in un viavai frenetico.


Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.


(kavafis)
 

Masolino

Bannato
Mare al mattino

Fermarmi qui. Per vedere anch'io un po' la natura.
Luminosi azzurri e gialle sponde
del mare al mattino e del cielo limpido: tutto
è bello e in piena luce.

Fermarmi qui. E illudermi di vederli
(e davvero li vidi un attimo appena mi fermai);
e non vedere anche qui le mie fantasie,
i miei ricordi, le visioni del piacere.

Kostandinos Kavafis
 

Masolino

Bannato
Rose ai pilastri

Rose ai pilastri, rose lungo i muri
e dentro i vasi, da per tutto rose
che sbocciano fiammanti e sanguinose
come ferite sopra i seni impuri.

Rose thee dai bei labri immaturi
dalle fini ceramiche untuose,
rose di siepe, rose rugiadose
avvinghiate ai cancelli e ai vecchi muri.

Eruzione di rose nei giardini,
di rive sanguinose ed odorose,
vive e rampanti per la mia ringhiera.

Rose e rose ne i miei vasi murrini
rose odorose, rose sanguinose
rosee bocche della primavera!

Andrea Zanzotto
 

Masolino

Bannato
Canzone d'amore

Per dire cos' hai fatto
di me, non ho parole.
cerco solo la notte
fuggo davanti al sole.

La notte mi par d'oro
più di ogni sole al mondo,
sogno allora una bella
donna dal capo biondo.

Sogno le dolci cose,
che il tuo sguardo annunciava,
remoto paradiso
di canti risuonava.

Guarda a lungo la notte
e una nube veloce-
per dire cos' hai fatto
di me, non ho la voce.

Hermann Hesse
 

Masolino

Bannato
Allora


Allora... in un tempo assai lunge
felice fui molto; non ora:
ma quanta dolcezza mi giunge
da tanta dolcezza d'allora!

Quell'anno! per anni che poi
fuggirono, che fuggiranno,
non puoi, mio pensiero, non puoi,
portare con te, che quell'anno!

Un giorno fu quello, ch'è senza
compagno ch'è senza ritorno;
la vita fu vana parvenza
sì prima sì dopo quel giorno!

Un punto!... così passeggero,
che in vero passò non raggiunto,
ma bello così, che molto ero
felice, felice, in quel punto!

Giovanni Pascoli
 
M

mammagabry

Guest
Non ricordo l'autore ma alle medie mi ha molto colpita e mi e' entrata nel cuore

Tutta la notte e' caduta la neve e' lieve si e' posata sulla terra
C'era una citta', una strada, una casa
una piccola casa di legno.
Tutta la notte e' caduta la neve e' lieve si e' posata sulla terra
 

Masolino

Bannato
La voce a te dovuta



Tu vivi sempre nei tuoi atti,
con la punta delle dita
sfiori il mondo, gli strappi
aurore, trionfi, colori,
allegrie: è la tua musica.
La vita è ciò che tu suoni.

Dai tuoi occhi solamente
emana la luce che guida
i tuoi passi. Cammini
fra ciò che vedi. Soltanto.

E mai ti sei sbagliata,
solo una volta, una notte
che t'invaghisti di un'ombra
- l'unica che ti è piaciuta -.
Un'ombra pareva.
E volesti abbracciarla.
Ed ero io.

Pedro Salinas
 

Masolino

Bannato
Caminante


Caminante, son tus huellas
el camino, y nada mas;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.
Al andar se hace camino,
y al volver la vista atras
se ve la senda que nunca
se ha de pisar.
Caminante, no hay camino,
sino estelas en la mar.

Antonio Machado

Viaggiatore,
sono le tue orme
la strada, nient’altro;
Viaggiatore,
non esiste un sentiero,
la strada la fai tu andando.
Mentre vai si fa la strada
e voltandoti
vedrai il sentiero che mai
più calpesterai.
Viaggiatore,
non esiste una strada,
ma solo scie nel mare.
 

Masolino

Bannato
Tu verdad? No, la Verdad,
y ven conmigo a buscarla.
La tuya, guàrdatela.

La tua verità? No, la Verità,
e vieni con me a cercarla.
La tua, tienitela.


Antonio Machado
 
G

giadox

Guest
Portami via o mare

Portami via o mare, portami sulle onde
senza mai piu toccare queste aridite sponde.
Ma adesso ormai son stanca, non posso andar più via,
farò ormai da panca o da fotografia. (Giadox)
barca1.jpg
 

artemide

Florello Senior
La pioggia nel pineto (Gabriele D'Annunzio)

Taci. Su le soglie
Del bosco non odo
Parole che dici
Umane; ma odo
Parole più nuove
Che parlano gocciole e foglie
Lontane.
Ascolta. Piove
Dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
Salmastre ed arse,
Piove sui pini
Scagliosi ed irti,
Piove sui mirti
Divini,
Su le ginestre fulgenti
Di fiori accolti,
Sui ginestri folti
Di coccole aulenti,
Piove sui nostri volti
Silvani,
Piove sulle nostre mani
Ignude,
Sui nostri vestimenti
Leggieri,
Su i freschi pensieri
Che l'anima schiude
Novella,
Su la favola bella
Che ieri
L'illuse, che oggi m'illude,
O Ermione
Odi? la pioggia cade
Su la solitaria
Verdura
Con un crepitio che dura
E varia nell'aria
Secondo le fronde
Più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
Al pianto il canto
Delle cicale
Che il pianto australe
Non impaura,
Nè il ciel cinerino.
E il pino
Ha un suono, e il mirto
Altro suono, e il ginepro
Altro ancora, stromenti
Diversi
Sotto innumerevoli dita.
E immersi
Noi siam nello spirto
Silvestre,
D'arborea vita viventi;
E il tuo volto ebro
È molle di pioggia
Come un foglia,
E le tue chiome
Auliscono come
Le chiare ginestre,
O creatura terrestre
Che hai nome
Ermione.
Ascolta, ascolta. l'accordo
Delle aeree cicale
A poco a poco
Più sordo
Si fa sotto il pianto
Che cresce;
Ma un canto vi si mesce
Più roco
Che di laggiù sale,
Dall'umida ombra remota.
Più sordo e più fioco
S'allenta, si spegne.
Sola una nota
Ancora trema, si spegne,
Risorge, treme, si spegne.
Non s'ode voce del mare.
Or s'ode su tutta la fronda
Crosciare
L'argentea pioggia
Che monda,
Il croscio che varia
Secondo la fronda
Più folta, men folta.
Ascolta.
La figlia dell'aria
È muta; ma la figlia
Del limo lontane,
La rana,
Canta nell'ombra più fonda,
Chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.
Piove su le tue ciglia nere
Sì che par tu pianga
Ma di piacere; non bianca
Ma quasi fatta virente,
Par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
Aulente,
Il cuor nel petto è come pesca
Intatta,
Tra le palpebre gli occhi
Son come polle tra l'erbe,
I denti negli alveoli
Son come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
Or congiunti or disciolti
(e il verde vigor rude
Ci allaccia i malleoli
C'intrica i ginocchi)
Chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri volti
Silvani,
Piove sulle nostre mani
Ignude,
Sui nostri vestimenti
Leggieri,
Su i freschi pensieri
Che l'anima schiude
Novella,
Su la favola bella
Che ieri
M'illuse, che oggi t'illude,
O Ermione
 

laSa73

Giardinauta Senior
ride
balla
gioca
danza
torna
parte
piange
trema
pensa
guarda
ferma
trilla
vola e
scorre
vive e
brilla
ghiaccio
fuoco
sesso
vento
muta e
resta
sogna e
muore
 

laSa73

Giardinauta Senior
colgo e raccolgo riflesse emozioni ora tinte di rosa e di poco scarlatto
scrollo e trattengo perplessi frammenti di vita e di sogni ancorati e leggiadri
l'ombra si nutre di contraddizioni che il sole riflette in specchi e vetrate
immagini infrante e miriadi di stelle sparpagliano intorno una nube dorata
la brezza solleva corolle sbocciate e asciuga sui fiori rugiada dolciastra
pizzica tremola sfugge e ritorna dondola strappa ammicca e riappare
la fata preziosa celata dal tempo riprova a volare da sola nel vento
 

laSa73

Giardinauta Senior
in punta di piedi ritorna la voglia
di scrivere vivere gioire pensare
ho scelto di amarmi per quella che sono
ombrosa scontrosa perduta rabbiosa
ridente solare distratta e contratta
riflessa negli occhi di bimba e di madre
straziata e dispersa seppure costante
in corsa nel vento e attraverso la vita
 

artemide

Florello Senior
SHAKESPEARE

ALL'AMATA

Se leggi questi versi,
dimentica la mano che li scrisse:
t'amo a tal punto
che non vorrei restar
nei tuoi dolci pensieri,
se il pensare a me
ti facesse soffrire.
 

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