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Poesia

silvia60

Florello
Ancora Alda Merini

Paura dei tuoi occhi

Paura dei tuoi occhi,
di quel vertice puro
entro cui batte il pensiero,
paura del tuo sguardo
nascosto velluto d'algebra
col quale mi percorri,paura delle tue mani
calamite leggere
che chiedono linfa,
paura dei tuoi ginocchi
che premono il mio grembo
e poi ancora paura
sempre sempre paura,
finchè il mare sommerge
questa mia debole carne
e io giaccio sfinita
su te che diventi spiaggia
e io che divento onda
che tu percuoti e percuoti
con il tuo remo d'Amore.
 

Commelina

Master Florello
WOW.......:ciglione: che poesia sensuale hai postato silvia! :ciglione:

:D (Silvia non è cattiva, è che la disegnano così!) :love_4:
 

Commelina

Master Florello
tanto per spezzare un po' l'aria melensa che sta assumendo questo post, vi ricordo che ci sono ALTRE poesie un po' più di rottura, ma esistono anch'esse, a descrivere altre vite, altri mondi, magari lontani da noi, oppure magari anche vicini...



Li osservo, questi uomini, educati
ad altra vita che la mia: frutti
d'una storia tanto diversa, e ritrovati,
quasi fratelli, qui, nell'ultima forma
storica di Roma. Li osservo: in tutti
c'è come l'aria d'un buttero che dorma
armato di coltello: nei loro succhi
vitali, è disteso un tenebrore intenso,
la papale itterizia del Belli,
non porpora, ma spento peperino,
bilioso cotto. La biancheria, sotto,
fine e sporca; nell'occhio, l'ironia
che trapela il suo umido, rosso,
indecente bruciore. La sera li espone
quasi in romitori, in riserve
fatte di vicoli, muretti, androni
e finestrelle perse nel silenzio.
È certo la prima delle loro passioni
il desiderio di ricchezza: sordido
come le loro membra non lavate,
nascosto, e insieme scoperto,
privo di ogni pudore: come senza pudore
è il rapace che svolazza pregustando
chiotto il boccone, o il lupo, o il ragno;
essi bramano i soldi come zingari,
mercenari, puttane: si lagnano
se non ce n'hanno, usano lusinghe
abbiette per ottenerli, si gloriano
plautinamente se ne hanno le saccocce
piene.
Se lavorano - lavoro di mafiosi
macellari,
ferini lucidatori, invertiti commessi,
tranvieri incarogniti, tisici ambulanti,
manovali buoni come cani - avviene
che abbiano ugualmente un'aria di ladri:
troppa avita furberia in quelle vene...

Sono usciti dal ventre delle loro madri
a ritrovarsi in marciapiedi o in prati
preistorici, e iscritti in un'anagrafe
che da ogni storia li vuole ignorati...
Il loro desiderio di ricchezza
è, così, banditesco, aristocratico.
Simile al mio. Ognuno pensa a sé,
a vincere l'angosciosa scommessa,
a dirsi: "È fatta," con un ghigno di re...
La nostra speranza è ugualmente
ossessa:
estetizzante, in me, in essi anarchica.
Al raffinato e al sottoproletariato spetta
la stessa ordinazione gerarchica
dei sentimenti: entrambi fuori dalla
storia,
in un mondo che non ha altri varchi
che verso il sesso e il cuore,
altra profondità che nei sensi.
In cui la gioia è gioia, il dolore dolore.

Il desiderio di ricchezza del sottoproletariato romano - Pier Paolo Pasolini
 

silvia60

Florello
tanto per spezzare un po' l'aria melensa che sta assumendo questo post, vi ricordo che ci sono ALTRE poesie un po' più di rottura, ma esistono anch'esse, a descrivere altre vite, altri mondi, magari lontani da noi, oppure magari anche vicini...



Li osservo, questi uomini, educati
ad altra vita che la mia: frutti
d'una storia tanto diversa, e ritrovati,
quasi fratelli, qui, nell'ultima forma
storica di Roma. Li osservo: in tutti
c'è come l'aria d'un buttero che dorma
armato di coltello: nei loro succhi
vitali, è disteso un tenebrore intenso,
la papale itterizia del Belli,
non porpora, ma spento peperino,
bilioso cotto. La biancheria, sotto,
fine e sporca; nell'occhio, l'ironia
che trapela il suo umido, rosso,
indecente bruciore. La sera li espone
quasi in romitori, in riserve
fatte di vicoli, muretti, androni
e finestrelle perse nel silenzio.
È certo la prima delle loro passioni
il desiderio di ricchezza: sordido
come le loro membra non lavate,
nascosto, e insieme scoperto,
privo di ogni pudore: come senza pudore
è il rapace che svolazza pregustando
chiotto il boccone, o il lupo, o il ragno;
essi bramano i soldi come zingari,
mercenari, puttane: si lagnano
se non ce n'hanno, usano lusinghe
abbiette per ottenerli, si gloriano
plautinamente se ne hanno le saccocce
piene.
Se lavorano - lavoro di mafiosi
macellari,
ferini lucidatori, invertiti commessi,
tranvieri incarogniti, tisici ambulanti,
manovali buoni come cani - avviene
che abbiano ugualmente un'aria di ladri:
troppa avita furberia in quelle vene...

Sono usciti dal ventre delle loro madri
a ritrovarsi in marciapiedi o in prati
preistorici, e iscritti in un'anagrafe
che da ogni storia li vuole ignorati...
Il loro desiderio di ricchezza
è, così, banditesco, aristocratico.
Simile al mio. Ognuno pensa a sé,
a vincere l'angosciosa scommessa,
a dirsi: "È fatta," con un ghigno di re...
La nostra speranza è ugualmente
ossessa:
estetizzante, in me, in essi anarchica.
Al raffinato e al sottoproletariato spetta
la stessa ordinazione gerarchica
dei sentimenti: entrambi fuori dalla
storia,
in un mondo che non ha altri varchi
che verso il sesso e il cuore,
altra profondità che nei sensi.
In cui la gioia è gioia, il dolore dolore.

Il desiderio di ricchezza del sottoproletariato romano - Pier Paolo Pasolini
Questa Commy,risponde a tante discussioni fatte in questo forum.......
 
Ultima modifica:

Al Thor

Aspirante Giardinauta
Ciao! é un po' di mattine che non sono a casa e non riesco a postare poesie...cmq accolgo il tuo invito a non postare più versi melensi (con questo termine intendi solo melodrammatiche o anche tristi?).:eek:k07:
La poesia che ho scelto è troppo lunga per metterla qua ma vi lascio il link: http://www.gianniferretti.it/urlo.htm
è "urlo" di A.Ginsberg...non è proprio il mio genere ma credo sia un vero capolavoro: i versi hanno un fascino magnetico, una forza contagiosa.
Buona lettura (a chi sa bene l'inglese la consiglio in lingua originale perchè è ancora più bella)
:Saluto:
 

silvia60

Florello
Ciao! é un po' di mattine che non sono a casa e non riesco a postare poesie...cmq accolgo il tuo invito a non postare più versi melensi (con questo termine intendi solo melodrammatiche o anche tristi?).:eek:k07:
La poesia che ho scelto è troppo lunga per metterla qua ma vi lascio il link: http://www.gianniferretti.it/urlo.htm
è "urlo" di A.Ginsberg...non è proprio il mio genere ma credo sia un vero capolavoro: i versi hanno un fascino magnetico, una forza contagiosa.
Buona lettura (a chi sa bene l'inglese la consiglio in lingua originale perchè è ancora più bella)
:Saluto:
Qualcosa mi dice che Commelina sarà felice oggi!
 

Commelina

Master Florello
:love: silvia ci hai preso! al thor sei telepatico???? stavo per metterlo io questo disperato graffiante urlo e silvia lo sapeva, ma poi sono stata presa dagli scrupoli ...soft e zen per il forum ed ho "ripiegato" su un poeta italiano altrettanto disperato e graffiante ma più politically correct (?) solo nel senso che non parla di droga ecc. ma tu hai fatto bene a mettere il link, io non ci avevo pensato. allen ginsberg rappresenta la mia generazione ed ai tempi rappresentava una bandiera della trasgressione intellettuale. io lo amo ancora, come tanti altri poeti e poetesse, perchè la poesia è come la musica, puoi preferire un genere o l'altro ma tutta ESISTE! grazie al thor!:love_4:


ps per melenso intendevo "smielato", non triste.
 

silvia60

Florello
E ORA RITORNIAMO ALL'AMORE...

IO TI AMO
io ti amo
e se non basta
vuoterò il mare
E tutte le perle verrò a portare
davanti a te
e il mare non piangerà
di questo sgarbo
che onde a mille, e sirene
non hanno l'incanto
di un solo tuo sguardo

io ti amo
e se non ti basta
solleverò i vulcani
e il loro fuoco metterò
nelle tue mani,e sarà ghiaccio
per il bruciare delle mie passioni

io ti amo
e se non ti basta
anche le nuvole catturerò
e te le porterò domate
e su te piover dovranno
quando d'estate
per il caldo non dormi
e se non ti basta
perchè il tempo si fermi
fermerò i pianeti in volo
e se non ti basta
vaff....lo
S. Benni

Come dice Commelina non sono cattiva...mi disegnano così!:smok: :D
 

Commelina

Master Florello
grande silvia60!!!! :hands13: hai colto esattamente il senso del mio pensiero...e naturalmente non è la prima volta!!! :flower:
grazie all'ironia di stefano benni, che non sempre mi piace, ma che con questa meraviglia raggiunge.....raggiunge
 

Pin

Master Florello
Veder cadere le foglie
mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
soprattutto se sono ippocastani
soprattutto se passano dei bimbi
soprattutto se il cielo è sereno
soprattutto se ho avuto, quel giorno
una buona notizia
Soprattutto se il cuore, quel giorno
non mi fa male

(N. Hikmet)
 

Sevi

Fiorin Florello
Veder cadere le foglie
mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
soprattutto se sono ippocastani
soprattutto se passano dei bimbi
soprattutto se il cielo è sereno
soprattutto se ho avuto, quel giorno
una buona notizia
Soprattutto se il cuore, quel giorno
non mi fa male

(N. Hikmet)

Oh mamma mia Pin :embarrass

Questa poesia è una delle più belle che abbia mai letto :love: :love:

Grazie di averla messa :flower:
 

GIUSEPPE GLADIATORE

Florello Senior
Tutti lo conoscete, ma oggi lo voglio ricordare!!!...ricordando la mia dolce infanzia, e quanto mi piacevano 'sti versi..........

Giosuè........

La nebbia agli irti colli
Piovigginando sale,
E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mar;

Ma per le vie del borgo
Dal ribollir de’ tini
Va l’aspro odor de i vini
L’anime a rallegrar.

Gira su’ ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando:
Sta il cacciator fischiando
Su l’uscio a rimirar

Tra le rossastre nubi
Stormi d’uccelli neri,
Com’ esuli pensieri,
Nel vespero migrar.
 

Al Thor

Aspirante Giardinauta
Mattina libera e quindi eccovi una nuova poesia!
Volevo mettere qualcosa di T.S. Eliot ma sono tutte troppo lunghe! :cry:
Allora sono andato su di un classico a parer mio modernissimo: eccovi da Roma con furore Mr Catullo!:eek:k07:

Solo con te dice la donna mia
solo con te io farei l'amore, direi
di no anche a Giove.
Dice così ma quel che donna dice a un amante pazzo di lei
nel vento è scritto sull'acqua è scritto.
 

silvia60

Florello
CATULLO....ci avevo pensato anche io...ma questa poesia veramente molto bella non la conoscevo!
Complimenti!
Questo poeta SANDRO PENNA non lo conoscevo...grazie alle ricerche per il forum,mi sono imbattuta in questa:


Io vivere vorrei addormentato
entro il dolce rumore della vita.


Sandro Penna.
 

Commelina

Master Florello
le poesie brevissime e intense fanno per me! bella silvietta....davvero!
però non condivido....io vorrei vivere sveglia, sveglissima entro il dolce rumore della vita......al poeta glielo concedo.
 

silvia60

Florello
le poesie brevissime e intense fanno per me! bella silvietta....davvero!
però non condivido....io vorrei vivere sveglia, sveglissima entro il dolce rumore della vita......al poeta glielo concedo.

Sai una cosa? Questa poesia mi ha ricordato quando piccolina mi capitava di appisolarmi mentre la vita in casa andava avanti con i suoi rumori conosciuti e rassicuranti.
Il poeta in questione aveva altri problemi,e il dormire forse gli dava un pò di serenità che non poteva avere da sveglio.:love_4:
 

Al Thor

Aspirante Giardinauta
Meno male che qualcuno posta ancora anche se mi sa che siam rimasti in tre...meglio soli che mal accompagnati.
Silvia adoro le poesie brevi mi hai fatto venire in mente una poesia che ho scritto qualche tempo fa (5 anni ormai :eek: )...non è un gran che, un po' troppo stereotipata però la metto lo stesso :rosa: .
A Commelina secondo me non piace :( ...
Eccola:

Sguardi assonnati di menti silenti,
Rinchiusi in una cella squallida,
I cui muri olezzano di noia.

E le sue creature, condannate
a lamentarsi in vano di secondi perduti
la luce dimentica in un atro buio.

Ma tu sei qui
E allontani il tedio del giorno.
Soffro, gioisco,
Attendo, vivo.

E non posso che cantare la mia fortuna:
Mentre mi fai immergere
nel fluire caotico
della vita.
 
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