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Pino parviflora

Nicola96

Aspirante Giardinauta
Buonasera a tutti,
Tra marzo e aprile del 2018 è nato il mio piccolo pino. Il pino è posizionato fuori un balcone abbastanza illuminato e utilizzo una terra composta da:
20 % Akadama (granulometria ca. 3/5 mm)
30 % Pomice e/o Lapillo (granulometria ca. 3/5 mm)
50 % Torba
Annaffio il pino quando il terriccio è completamente asciutto inoltre una volta al mese (nei mesi vegetativi) utilizzo un concime liquido. Ecco come si presentava:
pino1.jpg
pino2.jpg
pino3.jpg

Tra febbraio e marzo sono mancato all'incirca un mese da casa (prima di partire il pino era in buono stato) e ho usato un set per irrigazione. Appena ritornato noto il terreno completamente asciutto e il pino in questo stato con molti aghi ingialliti:
nico2.jpg
nico.jpg

Da cosa è dovuto questo problema dalla probabile mancanza d'acqua? Consigli su cosa fare?
Inoltre questo composto che utilizzerò per il prossimo rinvaso è consigliato per i pini:
40% kiryuzuna 2/5 mm.
20% akadama 2/5 mm.
20% terriccio universale
10% zeolite
10% lapillo vulcanico 3/5 mm.

Grazie ragazzi vorrei salvare il mio piccolo pino!!
 

danielep

Florello Senior
Tre considerazioni:
- Seminare una sola pianta è come giocare alla roulette russa, ce ne vogliono di più per contare su di una ragionevole percentuale di sopravvivenza.
- A mio parere il substrato di semina iniziale mantiene troppo l'umidità, i pini, in particolare, necessitano di un substrato più sciolto (sabbia silicea)
- Il vasetto è troppo ampio, combinato col terriccio in cui lo hai seminato, rischia di crearsi un eccesso di umidità che soffoca le radici; non credo che sia il rinvaso la miglior soluzione, probabilmente quello consigliato è per pini già sviluppati. Se vuoi provarci fallo senza terriccio universale e controlla le radici;)
 

Nicola96

Aspirante Giardinauta
Tre considerazioni:
- Seminare una sola pianta è come giocare alla roulette russa, ce ne vogliono di più per contare su di una ragionevole percentuale di sopravvivenza.
- A mio parere il substrato di semina iniziale mantiene troppo l'umidità, i pini, in particolare, necessitano di un substrato più sciolto (sabbia silicea)
- Il vasetto è troppo ampio, combinato col terriccio in cui lo hai seminato, rischia di crearsi un eccesso di umidità che soffoca le radici; non credo che sia il rinvaso la miglior soluzione, probabilmente quello consigliato è per pini già sviluppati. Se vuoi provarci fallo senza terriccio universale e controlla le radici;)

Quindi lei mi consiglia di rinvasare il pino in un vaso più piccolo con quel composto che ho scritto senza il 20% di T.U.?
Avrebbe qualche consiglio su composti alternativa che potrei utilizzare per il rinvaso?
E per quanto riguarda il periodo del rinvaso visto che siamo ad aprile non ci sono problemi?
Grazie molto gentile
 

danielep

Florello Senior
Intanto niente " Lei". Potrei essere tuo nonno (ho un nipote nato il 2000), ma qui ci si da del tu;)
Il problema del tuo pinetto sta a monte quindi è difficile correre ai ripari adesso.
Per la semina dei pini (Thunbergii e Silvestre), ho utilizzato, in passato, 80 % sabbia grossa silicea e 20 % TU e non ho avuto un solo caso negativo.
Con i semi rimasti dallo scorso anno, a titolo di esperimento, sto utilizzando sabbia silicea al 100 % (tanto di pini ne ho, mal che vada).
Ho ritrovato la foto della sabbia che uso, per regolarti sulla pezzatura:
SABBIA-POMICE.JPG
A sinistra la sabbia (graniglia) a destra la pomice.
Per quantità modiche puoi comperare la sabbia silicea per acquari nei negozi di acquariofilia.
Ciò detto, che cosa farei io?
La pianta è piccola, di una specie delicata, sicuramente non in buone condizioni.
Intervenire o no?
Se sì, puoi anche svasarla, immergere le radici in una soluzione di anticrittogamico( solitamente Aliette o altro per prevenzione e cura marciume radicale) e rinvasarla in pomice pura.
Altrimenti lasciala dove sta, la annaffi con un anticrittogamico come sopra, comunque sistemico (viene assorbito dalla pianta ed entra in circolo), stai attento a non bagnarla troppo finché non si riprende e….. incroci le dita (in entrambi i casi):whistle:
Come ti sei procurato il Pinus Parviflora? Per la prossima semina sarebbe meglio abbondare;)
 

Nicola96

Aspirante Giardinauta
Intanto niente " Lei". Potrei essere tuo nonno (ho un nipote nato il 2000), ma qui ci si da del tu;)
Il problema del tuo pinetto sta a monte quindi è difficile correre ai ripari adesso.
Per la semina dei pini (Thunbergii e Silvestre), ho utilizzato, in passato, 80 % sabbia grossa silicea e 20 % TU e non ho avuto un solo caso negativo.
Con i semi rimasti dallo scorso anno, a titolo di esperimento, sto utilizzando sabbia silicea al 100 % (tanto di pini ne ho, mal che vada).
Ho ritrovato la foto della sabbia che uso, per regolarti sulla pezzatura:
Vedi l'allegato 492190
A sinistra la sabbia (graniglia) a destra la pomice.
Per quantità modiche puoi comperare la sabbia silicea per acquari nei negozi di acquariofilia.
Ciò detto, che cosa farei io?
La pianta è piccola, di una specie delicata, sicuramente non in buone condizioni.
Intervenire o no?
Se sì, puoi anche svasarla, immergere le radici in una soluzione di anticrittogamico( solitamente Aliette o altro per prevenzione e cura marciume radicale) e rinvasarla in pomice pura.
Altrimenti lasciala dove sta, la annaffi con un anticrittogamico come sopra, comunque sistemico (viene assorbito dalla pianta ed entra in circolo), stai attento a non bagnarla troppo finché non si riprende e….. incroci le dita (in entrambi i casi):whistle:
Come ti sei procurato il Pinus Parviflora? Per la prossima semina sarebbe meglio abbondare;)

Grazie per i consigli al posto della sabbia grossolana posso utilizzare un composto 80% pomice e 20% T.U.? Proverò a rinvasarla tra qualche giorno anche per controllare le radici.
Ho trovato i semi di parviflora in vendita.
 

danielep

Florello Senior
Penso che il fungicida sistemico possa andare, però al di là della curiosità ( e dell' impazienza), forse non sarà il caso di muovere la piantina .
Limitati ad annaffiarla col sistemico e non sperarci troppo.
Sì, ora ho visto che su Ebay vendono semi di Pinus Parviflora. Non è che mi abbia mai dato grande fiducia per i semi, ma non ho dati per confutarne la scelta.
Ricorda comunque che, per avere un Pino come quelli che vedi illustrati, sono necessari decenni, non pensare a scorciatoie o a colpi di fortuna, non esistono;)
 

ddt104

Aspirante Giardinauta
Mi intrometto nella discussione. Ho appena fatto germogliare 3 piccoli pini e la radice principale ha subito sfondato il contenitore biodegradabile dal basso. Hanno circa una settimana e stavo pensando se non sia già il caso di travasarli.
Vorrei farne dei bonsai (ci provo almeno!)
Cercando online qualcuno consiglia di tagliare la radice principale per stimolare la crescita di altre più piccole. Voi avete qualche suggerimento?
 

danielep

Florello Senior
In questo thread ( che è anche l'ultimo dei Similar threads qui sotto-poi, se ci vai, se ne aprono altridi Similar ...) c'è l'esempio del taglio del fittone e del terriccio da usare per il pino (di che specie sono le tue piante?).


Una settimana e già nati e sviluppati? Contenitori di torba?
Il trapianto (con eventuale taglio del fittone) andrebbe fatto quando il gambo assume un colore violaceo, se è verde sono ancora giovani.
Comunque il substrato usato è determinante, dev'essere drenante al massimo, pena il marciume del colletto e la morte della piantina.
Quanto a farne dei bonsai partendo da seme, io mi ci sono messo tardivamente, ma, ricorda che, per tutti, la strada è lunga.
Intanto falli sopravvivere e crescere:):):):):)
 

ddt104

Aspirante Giardinauta
In questo thread ( che è anche l'ultimo dei Similar threads qui sotto-poi, se ci vai, se ne aprono altridi Similar ...) c'è l'esempio del taglio del fittone e del terriccio da usare per il pino (di che specie sono le tue piante?).


Una settimana e già nati e sviluppati? Contenitori di torba?
Il trapianto (con eventuale taglio del fittone) andrebbe fatto quando il gambo assume un colore violaceo, se è verde sono ancora giovani.
Comunque il substrato usato è determinante, dev'essere drenante al massimo, pena il marciume del colletto e la morte della piantina.
Quanto a farne dei bonsai partendo da seme, io mi ci sono messo tardivamente, ma, ricorda che, per tutti, la strada è lunga.
Intanto falli sopravvivere e crescere:):):):):)
Grazie per la risposta. Dopo me lo leggo per bene, ho cercato un po' ma tra tutti quelli aperti me lo devo essere perso!
Si, poco più di una settimana dopo averli lasciati in frigo per quasi 2 mesi. Mi sono stupito di vedere quella radice che spuntava, non mi era mai successo.
Il contenitore dentro ha del cocco mischiato con terriccio universale più o meno 50-50. Le sto bagnando pochissimo proprio per evitare il marciume del colletto, per ora le ho bagnate da sotto, dal sottovaso.
Il mio dubbio era se spostarlo in un vaso in modo che la radice non stesse scoperta come è ora oppure se aspettare ancora perchè è troppo piccola. Magari aspetto che lo stelo diventi violaceo come suggerisci..dopo leggendo l'altro articolo approfondirò di più.
Eh lo so che sarà lunga, ma non importa, l'avevo messo in conto, non c'è fretta!
 
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