Sybian
Giardinauta
Da quattro anni in affitto con la casa nuova ho un giardino con un terreno composto da ghiaia e terra argillosa, secca, ipercompatta e vecchia di cent'anni, e se non bastasse anche una pessima esposizione ai raggi solari esclusivamente dalle 13 alle 15.
Se voglio il successo con l'inserimento di qualche pianta comprata nuova devo azzeccare il microhabitat nel punto giusto del giardino, e per quanto possa indovinare la location giusta la crescita risulterà limitata, ma la vivo comunque come un successo. Invece le piante autoctone, quelle infestanti e quelle migrate grazie ai numerosi uccelli che vivono il giardino, nascono spontanee e rigogliose.
Non sono mai stato da piante fiorite, ho sempre avuto la passione per le piante verdi e il mio istinto è sempre stato di lasciar fare alla natura, dunque sulle mie piante non mi sono mai imposto con potature o grossi sconvolgimenti.
Questa realtà, e complici la siccità che ogni anno incombe sempre più pesantemente e la mia visione di giardino "inselvatichito", mi hanno portato ad apprezzare piante che se non vengono definite infestanti, sono al massimo invisibili per altri.
Così in questi quattro anni ho imparato a "vedere" l'esistenza di piante interessanti per forma, forza vitale, o per infintesimali particolarità, lungo le strade della città ed importarle nel mio giardino selvatico dove quasi tutto nasce e cresce come gli garba.
Il risultato da in cima al terrazino della cucina che lo sovrasta da cui si ha accesso, è a colpo d'occhio un casino senza alcun senso! Per i profani che ci passeggiano all'interno, calpestano piante di cui non percepiscono nemmeno la loro esistenza, nonostante gli evidenti camminamenti, ma per me che so dove ho messo mano e cosa impercettibilmente si fa strada e conquista pian piano il proprio spazio vitale, è un gran tesoro che mi porta a sentirmi Creatore con ovvia soddisfazione.
Voi che avete avuto la pazienza di leggere fino a qua, con la vostra esperienza avete imparato ad apprezzare piante di nessun valore per gli altri e usarle nel vostro giardino?
Se voglio il successo con l'inserimento di qualche pianta comprata nuova devo azzeccare il microhabitat nel punto giusto del giardino, e per quanto possa indovinare la location giusta la crescita risulterà limitata, ma la vivo comunque come un successo. Invece le piante autoctone, quelle infestanti e quelle migrate grazie ai numerosi uccelli che vivono il giardino, nascono spontanee e rigogliose.
Non sono mai stato da piante fiorite, ho sempre avuto la passione per le piante verdi e il mio istinto è sempre stato di lasciar fare alla natura, dunque sulle mie piante non mi sono mai imposto con potature o grossi sconvolgimenti.
Questa realtà, e complici la siccità che ogni anno incombe sempre più pesantemente e la mia visione di giardino "inselvatichito", mi hanno portato ad apprezzare piante che se non vengono definite infestanti, sono al massimo invisibili per altri.
Così in questi quattro anni ho imparato a "vedere" l'esistenza di piante interessanti per forma, forza vitale, o per infintesimali particolarità, lungo le strade della città ed importarle nel mio giardino selvatico dove quasi tutto nasce e cresce come gli garba.
Il risultato da in cima al terrazino della cucina che lo sovrasta da cui si ha accesso, è a colpo d'occhio un casino senza alcun senso! Per i profani che ci passeggiano all'interno, calpestano piante di cui non percepiscono nemmeno la loro esistenza, nonostante gli evidenti camminamenti, ma per me che so dove ho messo mano e cosa impercettibilmente si fa strada e conquista pian piano il proprio spazio vitale, è un gran tesoro che mi porta a sentirmi Creatore con ovvia soddisfazione.
Voi che avete avuto la pazienza di leggere fino a qua, con la vostra esperienza avete imparato ad apprezzare piante di nessun valore per gli altri e usarle nel vostro giardino?