Charles_b
Aspirante Giardinauta
Salve,
posto due foto di una cactacea o euforbiacea a discreto sviluppo verticale.
Questa pianta veniva coltivata ovunque in Emilia, si passavano talee da rezdora a rezdora (padrona di casa), e popolava le scale di ogni condominio, ed ogni portico di fattoria. In campagna mi ricordo che questa pianta faceva sempre compagnia a piante di limoni, le quali erano coltivate in latte da olio motore o grasso "Oleoblitz", di buone dimensioni, ed avevano ogni pianta con attaccate due o tre lattine di concentrato di pomodoro "Mutti" per fare margotte. Entrambe le piante venvano ricoverate per l'inverno in una stanzetta laterale alla "porta morta", la zona tra casa e stalla.
Non ho mai saputo come si chiamasse, e, mentre i limoni hanno oggi un buon mercato in vaso, tale pianta non l'ho mai più vista. Veniva propagata per talea, ma mio padre aveva espressamente vietato in casa nostra ogni pianta con spine, ad eccezione delle sole rose.
Qualcuno mi potrebbe svelare finalmente il mistero?
Grazie,
Charles
posto due foto di una cactacea o euforbiacea a discreto sviluppo verticale.
Questa pianta veniva coltivata ovunque in Emilia, si passavano talee da rezdora a rezdora (padrona di casa), e popolava le scale di ogni condominio, ed ogni portico di fattoria. In campagna mi ricordo che questa pianta faceva sempre compagnia a piante di limoni, le quali erano coltivate in latte da olio motore o grasso "Oleoblitz", di buone dimensioni, ed avevano ogni pianta con attaccate due o tre lattine di concentrato di pomodoro "Mutti" per fare margotte. Entrambe le piante venvano ricoverate per l'inverno in una stanzetta laterale alla "porta morta", la zona tra casa e stalla.
Non ho mai saputo come si chiamasse, e, mentre i limoni hanno oggi un buon mercato in vaso, tale pianta non l'ho mai più vista. Veniva propagata per talea, ma mio padre aveva espressamente vietato in casa nostra ogni pianta con spine, ad eccezione delle sole rose.
Qualcuno mi potrebbe svelare finalmente il mistero?
Grazie,
Charles