Ti dirò Helene, Il Re è sempre il Re, e gli perdoniamo cadute di stile, ripetizioni, libri scritti in prossimità dell'arrivo delle cartelle esattoriali...
I suoi prodotti sono destinati per lo più alla trasposizione cinematografica, e ben si prestano, è noto che molti registi di calibro lo hanno diretto.
Io non sono particolarmente attratta dall'horror, ad esempio Lovecraft non lo amo molto, i suoi "mostri" mi trasmettono solo un irritante stato di aspettativa verso qualcosa di terribilmente terrificante, che io immancabilmente non colgo...
Di King mi piace la concretezza, la dovizia di particolari, le suggestioni,le angosce-vedi IT e Shining e Cose preziose,e Misery...-mi arrivano molto bene, pure troppo:fifone2: ma è quello che cerco da questo tipo di letture :cool2:
Del resto non si vive solo di classici della letteratura, poi c'è il rischio di passare il tempo a citare
k07:
Personalmente trovo più belli i primi libri di King, che appunto erano scritti davvero senza lo scopo di venir poi trasposti cinematograficamente. Infatti, da quello che mi risulta, si arrabbiò parecchio quando fu girato Shining, infatti poi ne fece una sua versione.
Il fatto che i libri di King raccontino storie verosimili, ambientate in contesti "normali" è apprezzabile e molto originale.
Io personalmente, quando mi ero data al filone gotico-horror, cercavo qualcosa di trascendentale, che svelasse qualche mistero o qualche mondo nascosto. Quindi il genere H. P. Lovecraft era pienamente calzante.
Mi erano piaciuti anche racconti come Le Horla di Maupassant o il Golem di Meyrink.
Chiaramente non è che ci credessi, però il genere mi piaceva. Ed era una specie di hobby, nel senso che quello era il mio relax letterario, in mezzo a letture di altro genere.
Poi mi sono stufata perchè ho perso interesse per quel genere di letteratura, come forse è normale ad una certa età.
E comunque penso che non sempre i libri classici o "vecchi" siano retorici. Anzi...
Per esempio in Colette si trovano situazioni molto moderne e anticonformiste, che in opere contemporanee ho faticato a trovare. Ammetto che probabilmente scriveva un certo tipo di libri per attirare l'attenzione e vendere di più. Nonostante questo li ho sempre trovati carini.
E poi ci sono filoni letterari completamente anticonformisti e che hanno portato molta innovazione...
Oppure, andando più indietro nel tempo, nel 1500...un raccontino breve come il Lazarillo de Tormes racconta il mondo in una maniera molto realistica, disincantata e, volendo, divertente.
Poi non è detto che si leggano libri per poi citarli...si sceglie un libro perchè ci piace e ci interessa.
Io per esempio, a parte questo caso, nella vita reale parlo poco dei libri che leggo e dei miei interessi letterari, perchè tanto i libri che leggo li leggo per me, perchè mi interessano...anzi, potendo faccio finta di sapere pochissimo, perchè essendo una cosa mia non mi va neanche tanto di parlarne, alle volte.