La differenza basilare tra i due anticrittogamici è la minore fitotossicità degli ossicloruri rispetto al solfato di rame presente (ma "mitigato" dall'idrossido di calcio) nella poltiglia bordolese.
Non tutte le piante hanno la stessa tolleranza a dosi massicce di rame, ben superiore al loro fabbisogno fisiologico, che assorbono per via foliare: ad esempio la vite e le pomacee sono molto tolleranti, mentre le drupacee decisamente meno.
Diciamo che, generalmente, per avere un prodotto "universale" con cui trattare tutte le piante l'ossicloruro è la scelta migliore. Se invece si deve trattare solo vite, melo ed altre piante con elevata tolleranza a dosi massicce di rame, la poltiglia bordolese è la scelta migliore.