Le lavorazioni del suolo fanno aumentare la macroporosità, cioè la quantità di pori (spazi vuoti nel terreno) di grandi dimensioni, in cui l'acqua non è trattenuta perchè la forza di gravità è maggiore della forza di aderenza tra le molecole di H2O e le superfici delle particelle del suolo. E quindi l'acqua se ne va via.
Inoltre, visto che l'aria ha un'inerzia termica bassa (si scalda e si raffredda molto velocemente) e decisamente più bassa di quella dell'acqua e delle particelle solide, un terreno con alta macroporosità è un terreno molto caldo in estate. Essendo caldo, l'evaporazione di acqua è anche molto più elevata.
Un terreno più caldo, in presenza di adeguata umidità, è anche un terreno in cui la sostanza organica viene mineralizzata più velocemente in quanto l'attività di batteri e funghi decompositori è strettamente dipendente dalla temperatura.
Riassumendo: a parità di tessitura (percentuale di argilla/limo/sabbia) e di acqua ricevuta (per pioggia o per irrigazioni), un terreno lavorato è più caldo, meno umido e con meno sostanza organica di uno non lavorato.
Anche per questi motivi ( oltre a quello economico) negli ultimi anni nei paesi/regioni con clima estivo molto caldo e secco e in cui le irrigazioni sono difficili e/o costose, si sono affermati metodi di coltivazioni che prevedono di lavorare il terreno il meno possibile (in inglese minimum tillage).
In definitiva, se si coltivano piante con alte esigenze idriche (è il caso dell'ortensia), arieggiare il terreno nella stagione calda non è una cosa saggia da fare.
Le arieggiature del terreno da noi si fanno in primavera e in autunno (le stagioni con le maggiori precipitazioni) per far defluire più facilmente l'acqua nel suolo e ridurre rischi di sommersione (con conseguenti asfissie e marciumi radicali) o di ruscellamento superficiale.
Se vuoi un consiglio, alla base della tua ortensia metti del pacciamante, bastano anche dei semplici sfalci dell'erba o scarti di potatura. In questo modo il terreno non riceve direttamente la luce solare, quindi rimane più fresco e umido.