@Olmo:
1)
http://it.wikipedia.org/wiki/Natura
Per quanto riguarda la definizione che hai dato, dal momento che ne ho dimostrato l'inconsistenza, non ha senso indipendetemente da chi l'abbia pronunciata.
2) La mia opinione l'ho già spiegata a sufficienza. Tu, nel tuo discorso, mi spieghi perchè la tua "opinione" contrasta con la mia, e io mostro come il tuo discorso abbia delle evidenti falle dal punto di vista logico. Certo, se qualcuno prova a smentire le mie opinioni utilizzando un discorso logicamente inconsistente, dimostrare l'inconsistenza dell'obiezione corrisponde a mantenere la validità della teoria sotto analisi. Per i curiosi, vedere il
concetto di falsificabilità di Popper.
3) Se la logica manca, il discorso è inconsistente. La tua cultura ti fossilizza sul "ho ragione io perchè l'ho deciso io" e non ti fa vedere che è necessario porsi qualche domanda in più. Anche senza bisogno di leggere i maestri della filosofia. La cultura è tutt'altro che inutile, può sostenere questo solo chi la cultura la teme. Certo, oggi in Italia molti sostengono che la cultura sia inutile, ed il risultato è che anche una come la Minetti o la Gelmini... ma lasciamo perdere.
3 bis) Forse la loro semplicità fa afferrare loro solo la parte superficiale delle cose e le fa apparire semplici, al punto tale che combinata con un pizzico di presunzione che è insita in ognuno di noi, li spinge a pensare di aver trovato l'Alétheia (la verità assoluta). Non è un caso infatti che la diffusione delle religioni sia inversamente proporzionale al grado di alfabetizzazione.
Rosasiu ha ragione, mi sono lasciato trasportare, ma è perchè credo sia più importante cercare di spiegare il perchè delle cose attraverso un ragionamento, invece che limitarsi a dire "è contro natura". Altrimenti ogni discorso si limiterebbe ad un sondaggio.
Per quanto riguarda il giusto o sbagliato, se la paura è l'accettazione da parte della società, mi sono già espressio più volte: se una cosa è giusta e la società è contro, è la società che deve cambiare. Non sarà qualcosa che accade dall'oggi al domani, ma l'unico modo è iniziare. Se si aspetta che la società accetti qualcosa che non c'è, adesso staremmo ancora pensando che il sole gira intorno alla terra, e che i bambini fossero un dono del Signore.
Io credo che questi ragazzini potrebbero avere gli stessi problemi dei figli dei divorziati 30 anni fa, dei figli degli immigrati da 100 anni a questa parte, dei bambini con le orecchie a sventola, dei bambini qualunque.
Per dirne una, Hans Christian Andersen e Lev Tolstoj erano orfani, Pascal era orfano di madre, Newton era orfano di padre ed è stato abbandonato subito dalla madre e finì per essere cresciuto dalla nonna. Ce ne fossero di bambini che crescono male come loro...