Intanto l'afide dell'oleandro attacca prevalentemente piante della famiglia delle Apocynaceae (oleando, pervinca) per cui non bisogna temere una generalizzazione dell'infestazione.
Per quanto tale afide abbia numerosi antagonisti in natura, se la pullulazione è massiccia è consigliabile un intervento a base di sapone molle (sapone potassico di marsiglia) che è di gran lunga preferibile all'alcool, sia come insetticida e sia per la pianta, anche se l'efficacia non è duratura; diversamente si può optare sull'olio di neem che è un insetticida di origine naturale.
Quanto al rischio per gli insetti pronubi (da considerare però solo se si impiegassero taluni insetticidi chimici), l'oleandro è poco visitato dagli abituali insetti impollinatori in quanto i fiori sono privi di nettare e il polline è poco accessibile e richiede insetti dotati di adeguata proboscide (come il bombo o il gavarone) : tuttavia la fioritura è certamente spettacolare e attrattiva, e grazie al fatto che il polline si presenta in forma aggregagata bastano pochi visitatori a disperdere sufficienti quantità di polline.