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Oidio sul lillà?

anatroppolo

Aspirante Giardinauta
ciao,
vi allego la foto di una foglia di un lillà che a mio avviso ha l'oidio o almeno un attacco di un fungo. Qualcuno mi può aiutare a sbarazzarmene? (del fungo, non del lillà... :eek:k07: )
 
R

riverviolet

Guest
Anatroppolo, per questa pianta fai attenzione alle larve della Zeuzera, una farfalla bianca con puntinature blu sul dorso e sulla pancia che deposita le uova sui fusti della pianta.
Queste scavano dentro e la rducono velocemente a brandelli.
Te ne accorgi prchè sui fusti o poco sotto intravedi una specie di segatura.
 
P

Piera1

Guest
Per l'oidio il baycor della Bayer è ottimo, risolve il problema e non sporca le foglie. Io l'ho usato sulle begonie e mi sono trovata bene.
 
D

DavideFree

Guest
Antioidici.

Piera1 ha scritto:
Per l'oidio il baycor della Bayer è ottimo, risolve il problema e non sporca le foglie.
Il Baycor, più che è ottimo diciamo che è discreto, per molte piante ha solo un'azione collaterale, per altre qualcosina in più. Comunque con il nome Baycor è introvabile da parecchio tempo, in confezione hobbistica si chiama Compo Ticchio-Stop da 20 ml o Bayer-Proclaim da 50 ml .

brandegeei ha scritto:
un antioidico risolverà il problema anche lo zolfo
Lo zolfo è solo preventivo, in questa fase non risolve il problema, vanno giustamente bene gli antioidici specifici, KB Systhane-Thiocur (myclobutanil) da 10 o 50 ml, Compo Oidio-Stop (penconazolo) da 10 e 50 ml .

Davide
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
...Lo zolfo è solo preventivo, in questa fase non risolve il problema....
mi spiegheresti questa cosa?? gentilmente, a me risulta una novità visto il modo di azione dello zolfo.

Ciao
 
D

DavideFree

Guest
Scusa

brandegeei ha scritto:
...Lo zolfo è solo preventivo, in questa fase non risolve il problema.... mi spiegheresti questa cosa?? gentilmente, a me risulta una novità visto il modo di azione dello zolfo.
In effetti, la parola "solo" è di troppo.
Lo zolfo è un buon prodotto, la sua azione curativa ha dei limiti legata alle condizioni climatiche, alla dose ed al tipo di zolfo stesso. Mi spiego: troppo freddo non lo fa sublimare a livello fogliare (ed è il processo necessario per la sua azione fungicida), troppo caldo lo rende fitotossico per i vegetali. Di conseguenza la dose deve tener conto di ciò, ma spesso la dose necessaria per la sua azione curativa, in questa stagione, è pericolosa.
Come ultimo, importa la finezza dello zolfo (micronizzazione, ecc..) e a livello hobbistico si rischia di comprare zolfo poco fine, usare dosi massime e bruciare o dosi minime e non curare.
Ecco perchè in agricoltura si usa in modo preventivo, ripetendolo e quando c'è poco micelio bianco sviluppato. Nel caso inquestione, con il solo uso dello zolfo, c'è il rischio di non ottenere il risultato atteso. Tutto qui, scusa l'approssimazione e l'errore del primo messaggio, grazie di avermelo segnalato.

Davide
 

anatroppolo

Aspirante Giardinauta
Ciao, grazie di tutte le info, oggi sono passato in un negozio apposito a Calice Ligure(ebbene sì, sono ancora in vacanza.... ma ho iniziato tardi) e il proprietario mi ha sconsigliato l'uso dello zolfo perché forse non risolutivo e problematico per un lillà piccolo come quello della mia amica. Sto tendando con un prodotto a base di penconazolo della Zafi (che sulla confezione dice essere preventivo e curativo).
Glielo ho dato stasera dopo il tramonto. Vediamo cosa capita, le istruzioni dicono di ripetere dopo 15gg.
 
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