Oserei dire che dopo 14 anni ci può stare che non funzioni, non credi? (sperando che non abbia causato fitotossicità)
Il mal bianco è un po' una bestiaccia, tanto che i rosicoltori professionali intervengono con turni ravvicinati di 10-12 gg alternando prodotti per evitare l'insorgere di resistenza; ho visto serre dove si usava il sistema dei fornelletti di zolfo appesi (...con proteste del vicinato perché la puzza comunque esce).
A livello amatoriale le sostanze attive impiegabili sono poche: se la pressione di malattia e la suscettibilità della varietà di rosa sono alte bisogna un poco rassegnarsi, e sperare che il terzo fattore che entra il gioco nel determinare la severità di malattia, cioè le condizioni climatico-ambientali, non sia favorevole all'attacco.
Ad ogni modo di libero acquisto e più specifico contro il mal bianco ci sono formulati a base di: difenoconazolo; tetraconazolo; tebuconazolo+ trifloxistrobina (questi solo in flaconi già pronti all'uso); zolfo (da usarsi con attenzione avendo un range tra 18-20 °C e 28-30 °C); ci sarebbe anche il bicarbonato di potassio ma solo in confezioni di tipo professionale da 1 kg (circa € 15).
I P.F. ai fini dello smaltimento sono considerati RUP.
P.S.
Tutti i fungicidi che finiscono per -olo sono simili; si alternano con zolfo o bicarbonato perché possono dar luogo a resistenza incrociata.
In prove sperimentali è stato sperimentato con discreti risultati pure il normale aceto alla dose di 50ml/l