Io ho cominciato circa un ventina di anni fa a non mangiare più il coniglio.
Successe che una sera, mio marito, non riuscì ad evitare un gatto che ci finì sotto le ruote (sto ancora male se ci penso)...
Eravamo qui in vacanza per qualche giorno. Bene, cosa c'era nel piatto il giorno successivo a questo fattaccio? Coniglio.
Mai più toccato in vita mia.
Poi, a distanza di qualche anno, scoprii come venivano allevati i vitelli (tolti precocemente alla madre e nutriti a latte anzichè fieno, per far sì che si anemizzino, d'altro canto noi esseri stupidi vogliamo la carne bianca che in un bovino NON ESISTE, bombati di estrogeni e antibiotici) e come le bestie soffrano per il trasporto verso il macello (ne muoiono di stress non so quanti, fame e sete sono all'ordine del giorno) e durante la fase di macellazione (nella maggior parte dei macelli, quelli che vengono fatti aspettare sentono gli odori delle sostanze rilasciate da quelli che muoiono per la paura e vedono altri che vengono macellati...ammazza che buona che dev'essere 'sta carne piena di tossine ehhh)...
Così, niente più carne bovina...Non ce la faccio, mi viene l'angoscia e non riesco ad inghiottire.
Poi è toccato ai tacchini...Niente più nemmeno di quelli.
Oggi la situazione è la seguente: mangio solo un po' di maiale e di pollo, ma proprio perchè non riesco a controllare la mia gola, ben sapendo che non sono di serie B come giustamente dice Elyass, ma ne mangio sempre meno e quindi, so che prima o poi smetterò anche con quelle.
Mai mangiati la selvaggina, le oche (a questo proposito, lo sapete che in Francia, in molte fattorie, alle oche si inchiodano le zampe ad una tavola e le si obbliga a mangiare moltissimo per avere un bel fegato da patè? Dopo questo, anche il patè è stato abolito in questa casa), le anatre, gli ovini e i caprini, le faraone, i piccioni, le quaglie, le lumache, le rane, l'asino e il cavallo.
Ricordo che da bambina, successe che, andando in Friuli per le vacanze, arrivammo verso le 6 del mattino nei dintorni della polveriera che c'è appena fuori dal paese e che mio cognato, non riuscì ad evitare una lepre che gli si era parata davanti al muso della macchina, appena effettuata una curva.
Beh, (ORRORE) mio padre dovette scendere a finirla ed io ricordo ancora quello che provai...Quando risalì in macchina, gli diedi dell'assassino e ricordo ancora quel corpo ancora caldo, messo in una borsa di plastica, vicino ai miei piedi...mi viene ancora il magone se ci penso...eppure, capisco che anche lasciarla agonizzare non sarebbe stato giusto.
Eppure io adoro la carne, mi è sempre piaciuta tanto e quando la cucino per i miei, la vedo con occhio benevolo e non con disgusto.
Ho smesso di mangiare aragoste, astici et similia, quando ho scoperto che li bollivano ancora vivi.
Mi rifiuto di mangiare un polpo quando so che per frantumare bene la carne e renderla morbida, è stato sbattuto per tempo sugli scogli ancora vivo.
Insomma, io credo che questo sia il risultato di anni e anni in cui gli animali sono stati sfruttati all'inverosimile.
Credo che tutti noi, sapendo che di un animale abbiamo bisogno per sopravvivere ma che viene allevato in modo civile, forse non saremmo presi da questo stato d'angustia.