ho usato il cartone triangolare, non ho usato personalmente das e pongo ma con mio figlio, ora col nipote si chiama didò.
Sono diversamente giovane, so attaccare bottoni, solo su stoffa.
Ho cercato di fare tutto una volta, per dire l'ho fatto.
Già detto, agli inizi del matrimonio, tornando a casa e trovando il marito che leggeva il giornale, io ho preso un libro. alla domanda non si mangia, ho risposto che nel contratto non c'era scritto che dovevo cucinare io. in seguito divisione equa dei lavori.
Ho insegnato al figlio tutto. Nel periodo di ferie si faceva il mazzo l'ultimo giorno per farmi trovare casa pulita.
io la trielina la usavo da ragazzina, per stamparmi sulle t-shirt bianche, la foto degli "attori" dei fotoromanzi che mi passava una mia amica:LOL::LOL: già già....come capri-corno facevi il tu' dovere!
e non venite a dire che, dopo quel film d'Almodovar, nessuno ha provato a sniffare trielina che non ci credo!
Io avevo in casa "L'enciclopedia della donna". Tra le varie stupidate ti spiegava la posizione da assumere.sono una diversamente giovane.
il pongo lo usavo all'asilo (oggi si chiama scuola materna)
ho "conosciuto" il latte nei cartoni triangolari... alle elementari avevo il libro di lettura e il sussidiario, sempre alle elementari facevo i soliti lavoretti natalizi/pasquali/festa mamma/ festa papà, ma anche a creare dei cestini con il midollino e la rafia (avete presente quei cesti tipo... artigianato Sardo?...ecco tipo quelli), e a lavorare all'uncinetto.
alle medie avevo una insegnante di applicazioni tecniche che ci insegnava "come si deve comportare una signorina per bene"(postura, intonazione voce nel discorrere, abbigliamento...), educazione civica e a fare dolci.
Come fai a sopportarli io non lo so ahaha!
Si ho fatto ben caso al comportamento che hanno i bambini di oggi, ma anche ai genitori però, li lasciano fare tutto quello che vogliono, e se i figli alzano la voce, per quanto gli dicano parole, dopo poco li lasciano fare di nuovo quello che vogliono.
Una parola che ci dicevamo con grande senso della trasgressione e spregio del pericolo era "mutande". Anche farle vedere tra bambine era il massimo del brivido peccaminoso.
Il costume da bagno? Nero e poco scosciato. Le piscine luoghi quasi monacali.