Si, fallo solo crescere.
Se la nonna del tuo ragazzo potesse ospitarlo, potresti addirittura sotterrare tutto il vaso laddove l'acero è nato.
Nel vaso i rischi sono molto maggiori e devi occuparti tu di innaffarlo, mentre là dove cresceva era capace d'arrangiarsi da solo e sarebbe cresciuto più velocemente e più sano.
Lo tieni nel vaso, ma non è ancora un gran che bello da vedersi ed i tuoi interventi sono zero (innaffiatura a parte).
Il vaso interrato però ti darebbe il vantaggio di faticare meno e dar meno fastidio alle radici quando lo dovrai togliere da terra per tenerlo un po' più vicino, quando sarà davvero un pre-bonsai.
Quello che andrà fatto quando rinvaserari sarà di tagliare il fittone e invece lasciare e favorire le radici che si espandono a raggio.
Suppongo che si tratti di un
che per seme si propaga con molta facilità ed in genere hanno una fitta prole, oppure se la prole è meno fitta può trattarsi di un
che ha foglie decisamente ampie.
Di che colore sono le foglie (sopra e sotto)? I lobi sono marcati profondamente oppure no? Che dimensioni hanno?
In che stato è oggi la pianta? Ha i semi vero? Descrivili con cura: dimensioni, colore, angolo formato dalle due ali.
Anche io mesi fa camminando vidi uno .....stormo di piccoli aceri, alla base di un saccharinum in un condominio e prima di scoprire che al di la del condominio ce n'erano altrettanti, ho chiesto il permesso e sono entrato per raccoglierne una ventina.
Li ho messi ognuno in un contenitore di yogurt a cui avevo praticato molti tagli longitudinali e poi i h messi tutti in un grosso vaso rettangolare (circa 15 x 40) ed infine ho colmato ogni fessura con dell'altra terra, fino a ricoprire tutti i vasetti, vedendo alfine solo le piantine.
Quando sono andato due settimane in Toscana, ho messo tutto il vaso nel giardino condominiale, seminterrando il vaso per avere un buono scambio termico e di umidità (c'è anche l'irrigazione automatica).
Beh, sono tornato da più d'un mese, ma visto come stanno meglio li che sul mio balcone ho deciso di lasciarceli ancora un po'.
MA a parte tutte le indicazioni che già hai ottenuto e quelle che ancora avrai, ti esprimo la mia simpatia per questa scelta quasi controcorrente di curarti di una piantina non esotica, ma decisamente "nostrana".
L'acero è una pianta poco esigente, non richiede cure particolari né difficoltose.
Si adatta a tutti i terreni meglio di tante altre piante schizzinose. Meglio comunque non esagerare e favorirlo evitando terreni troppo acidi o troppo umidi. Sole dagliene finché puoi, ma considera che la terra del vaso si asciuga decisamente in fretta rispetto alla piena terra.
Il libri per i bonsai hanno prezzi adeguati ai bonsai che utilizzano come esempio. Io ne ho comperati diversi nei mercatini, ma comunque anche avendo speso più in libri che in bonsai sono soddisfatto perché ognuno di essi mi ha insegnato qualcosa (che poi scordo, ma non fa niente).
Puoi trovare molto anche su internet, anzi, ti indico subito qualcosa:
http://www.arcobonsai.com/MenuPassi.htm
e poi una tabellina per abituarsi ad osservare, descrivere e riconoscere le foglie utilizzando i termini appropriati che già esistono.
Io non ci sono ancora riuscito ed in molti abbiamo l'abitudine di risparmiarci la fatica scattando foto, ma non è una grande idea perché sarà poi chi deve effettivamente riconoscere una foglia a dover esaminare gli aspetti su cui chi scatta la foto vuole sorvolare.
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Foglia_morfologia_it.jpg
naturalmente è parte della pagina
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Foglia_morfologia_it.jpg
L'uso che si può fare di questi che sembrerebbero dettagli è formidabile, peccato che tutti noi si sia così pigri. Un esempio di ciò che dico è mostrato dal prof. Busnardi:
http://www.arcobonsai.com/MenuPassi...it/vicenza/aggiorn/Alberidv/Schio/schio_0.htm
In poche parole si potrebbe arrivare ad una classificazione o meglio ad una "codifica" che restringe molto il campo di ricerca per l'identificazione di una pianta.
Divertiti, ciao.