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neoavanguardia e gruppo 63

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Lalina88

Guest
ciao! mi aiutate ?? :cry:
devo fare delle ricerche di italiano e in particolar modo degli autori italiani del 900 e di relative correnti letterarie...ho trovato tutto quello che dovevo cercare...però mi sono bloccata a due voci tra le correnti letterarie....
neoavanguardia e gruppo 63... qualcuno sa cosa sono??? io non ci ho capito niente e non so dove cercare qualcosa....vi ringrazio :D :love_4:
 

Walnut

Giardinauta Senior
La neoavanguardia fu un movimento letterario italiano del Novecento che si caratterizzò per la forte tensione nella sperimentazione formale.
Il movimento della neoavanguardia, che aveva caratteri differenti dall'avanguardia storica, andò manifestandosi soprattutto nella prima metà degli anni sessanta e interessò soprattutto la poesia, ma anche la prosa. Esso era stato promosso ed in parte preceduto, a partire dal 1956, dalle ricerche della rivista diretta da Luciano Anceschi, Il Verri.
A questo movimento collaborarono molti validi scrittori come Nanni Balestrini, Edoardo Sanguineti, Umberto Eco, Antonio Porta, Elio Pagliarani, Alfredo Giuliani, Giorgio Manganelli, Luigi Malerba, Germano Lombardi, Francesco Leonetti, Massimo Ferretti, Franco Lucentini, Amelia Rosselli e altri.
Caratteristiche della neoavanguardia

I caratteri della neoavanguardia si presentano simili a quelli del futurismo e sarà proprio per merito di alcuni studiosi e critici del movimento che si deve la rivalutazione del futurismo italiano.
Non è molto facile delineare un panorama ideologico della neovanguardia a causa delle differenze tra i vari scrittori, anche se si può affermare che in comune a tutti vi era il rifiuto dell'ideologia neocapitalista e nello stesso tempo il disprezzo per l'intimismo crepuscolare, che avevano caratterizzato fino a quel momento tutta la poesia del Novecento.
I nuovi poeti contrapposero il linguaggio quotidiano a quello razionale e freddo del neocapitalismo arrivando ad un uso del linguaggio che fu definito "linguaggio parodistico". Il linguaggio infatti venne manipolato in modo anarchico e dissacrato nella certezza che, solamente in questo modo, sarebbe stato possibile riformare il codice linguistico e contemporaneamente quello del comportamento, eliminando ogni falsificazione ideologica.
Tra le forme più interessanti e coerenti che assunse l'avanguardia fu la riduzione dell'arte a gioco-gratuito e l'assunzione di una poetica della non-significanza.
La provocazione dovuta al non-senso linguistico doveva invitare ad una rifondazione che coinvolgesse la letteratura e l'ideologia ma soprattutto l'autenticità del rapporto tra gli uomini. Il carattere di sperimentazione della neovanguardia ebbe effetto anche sulla prosa che essi coltivarono accanto alla poesia.
http://www.giardinaggio.it/forum-g/
I novissimi e il Gruppo '63

Il gruppo che si forma in questo periodo viene dapprima nominato i "novissimi" e in seguito, allargandosi, nel cosiddetto "Gruppo '63" che stabilirà molto presto fitte relazioni con i gruppi analoghi di altri paesi, soprattutto francesi e tedeschi.
Il Gruppo '63 si riunì la prima volta, dal 3 all'8 ottobre del 1963, presso l'Hotel Zagarella a Solunto, a pochi chilometri da Palermo, dove giunsero una trentina di scrittori e critici la maggior parte proveniente dal Verri al quale si erano aggiunti altri intellettuali finora non appartenenti a nessun schieramento.
All'incontro di Palermo erano presenti anche alcuni scrittori provenienti da Officina e dal 'Menabò.
Dopo Palermo piovvero contro la nuova avanguardia ogni tipo di accuse: furono accusati da alcuni come dei formalisti irrazionali e decadenti e da altri come pericolosi rivoluzionari e inguaribili marxisti o peggio di appartenere ad un'"Arcadia di ritorno", ad una "retroguardia dell'avanguardia" o peggio "futuristi in ritardo". Ma nessuna di queste accuse sembrò toccare gli esponenti del movimento che, invece di dimostrarsi preoccupati, sembravano soddisfatti di essere considerati les enfants terribles della letteratura italiana.
Occorre però ricordare che ogni esponente del gruppo operava da solo con proprie dichiarazioni e autonome scelte.
Una delle caratteristiche essenziali del gruppo era infatti quella di non possedere nessuna struttura rappresentativa ufficiale e che, a differenza delle avanguardie di inizio secolo, il Gruppo 63 non aveva prodotto nessun manifesto nel quale fossero elencati i principi fondamentali del gruppo e le strategie poetiche.
Nella neovanguardia pertanto convivevano le personalità più diverse che portavano avanti, separatamente, la loro battaglia in nome della propria concezione di avanguardia.
 
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Lalina88

Guest
wow walnut!!! altro che utili!!! ti ringrazio veramente tanto :D ora così posso finire la ricerca!!! grazie veramente di cuore!!!! graaaaaaazie :D :D :D :D
baci baci baci baci!!!!
 
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