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Nematodi contro oziorrinco

Buzz

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti,
Penso di aver scoperto che i miei lillà sono stati attaccati da oziorrinco, il divoratore notturno, ma probabilmente d atenpo sufficiente per farsi che anche le larve stiano avendo sulle radici, perché la pianta è indebolita, sofferente e non presenta solo danni estetici legati alle morsicature degli oziorrinco adulti. Ho letto che si potrebbe agire con un tipo di nematodi, adatti allo scopo, ma quello che non mi è chiaro è il periodo in cui si dovrebbe agire. Adesso - prima metà di novembre, 10 gradi di mattina e di sera, un po' più alta la temperatura di giorno, zona costiera nelle Marche... Sarebbe il periodo adatto? O meglio aspettare primavera? Grazie mille.
 

Miky

Aspirante Giardinauta
secondo me puoi tranquillamente provare...di solito si fa a settembre ottobre ma se non fa troppo freddo va bene anche adesso, il terreno deve essere umido...io ho usato questo metodo e mi ha risolto il problema, in un giardino piccolo pero'
 

Buzz

Aspirante Giardinauta
Grazie @Miky ! Il mio problema è circoscritto a 2 arbusti di lillà di 2-3 anni di età, quindi relativamente giovani. Ho trovato il Larvanem, che ha costi più elevati e quantità grandi in proporzione al mio terreno. Poi Biotop su Amazon, tarato anche su terreni più piccoli come il mio è un po' meno costosi. Tu cosa hai usato?
 

CasperA

Aspirante Giardinauta
Se digito Biotop trovo un integratore alimentare, forse Nematop della Biogard.
Confezioni da 50 milioni di larve costano intorno ai 20 € (sia da Bioplanet, sia da Koppert, sia da Biogard).
L'importante affinché si possa ottenere un risultato occorre badare al timing e al modo di impiego.

EPN Koppert.jpg

 

Buzz

Aspirante Giardinauta
Ciao qui in allegato la foto del prodotto su Amazon. se lo spediscono correttamente, penso possa funzionare ed è un tantino più economico degli altri mi sembra. Anche come quantità si addice di più ad un piccolo spazio. Secondo me almeno.
Quanto al timing, alcuni siti dicono che dopo settembre è meglio aspettare ma di fatto queste temperatura di novembre portano ancora 17 gradi di giorno... aspetto e rimando a primavera e n frattempo vado con un po' di stallatico per rafforzare la pianta?
Che dite ? @CasperA e @Miky
Grazie

 

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CasperA

Aspirante Giardinauta
Il prodotto di cui alla foto è in effetti di una biofabbrica francese (HB sono le iniziali del nome scientifico del nematode Heterorhabditis bacteriophora), per cui farei attenzione ai tempi (e costi) di consegna.
E' vero che il clima è stato fin troppo mite, però è pur vero che oggi è l'08 di novembre e non sappiamo a che punto di sviluppo siano le tue supposte larve di oziorrinco: l'indicazione di settembre-ottobre tiene conto che a fine estate vi è la massima quantità di neo-larve nel terreno; considera inoltre presente che sotto i 10-12 °C i nematodi non sopravvivono, quindi potresti per intanto verificare a quanto scende la temperatura del tuo terreno durante la notte.
 

Buzz

Aspirante Giardinauta
Ciao @CasperA grazie del suggerimento. Oggi intanto - causa sveglia dovuta al terremoto! - ho approfittato e messo un bel pugno di stallatico sotto la pacciamatura. Così la pianta si nutre un po'' e si fortifica dopo l'estate secca e il divoratore. Mi sto informando per costi e tempi di spedizione da Francia e poi vediamo, ma a questo punto, per presto che si faccia, non sarà prima di metà novembre e forse visti i costi dell'operazione, meglio aspettare primavera e non rischiare di sprecare.... Domanda: quanto profonde sono le larve? Perché mentre scostavo la pacciamatura alcune radici sono emerse e non ho visto nulla attaccato ad esse... Poi un consorzio agrario mi ha suggerito la deltametrina. Certamente non biologico, ma secondo voi,. è efficace con le larve? Grazie
 

CasperA

Aspirante Giardinauta
La deltametrina è un piretroide che agisce per contatto e ingestione e viene impiegato contro parassiti fogliari 'a vista'. Non è assolutamente un geodisinfestante e non capsico perché te lo abbiamo consigliato (forse contro gli adulti, non certo contro larve terricole); esistono prodotti insetticidi granulari da mescolare al terreno contro parassiti tellurici acquistabili anche senza patentino (sono a base di teflutrin, che una volta nel terreno agisce in fase di vapore) ma in etichetta non è previsto l'impiego contro oziorrinco (inoltre sono PFnPE, cioè usabili a norma di legge solo per piante edibili).
Le larve di oziorrinco, prendendo a riferimento O. sulcatus che è comune su arbusti ornamentali, vivono a livello radicale e con l'approssimarsi della primavera si impupano sempre nel terreno a una profondità tra 2 e 20 cm.
Se ne trovi e puoi fare foto ci possiamo dare un'occhiata.
 

Buzz

Aspirante Giardinauta
Infatti immaginavo che non fosse una buona idea e fortuna che non l'ho adottata alla cieca :) grazie. A questo punto anche il nastro adesivo sul fusto dell'arbusto è un po' fuori stagione, vero? Tanto gli adulti i loro giri li hanno già fatti... Se invece trovo le larve, certamente le fotografo. Avendo la pacciamatura, devo sempre rimuovere tutto e non è comodissimo :) grazie @CasperA ti tengo aggiornato
 

Miky

Aspirante Giardinauta
Ciao, io ho usato proprio quel prodotto...io preoverei adesso e ripeterei il trattamento in primavera se no il rischio è che qualcosa sverni e ti ritrovi piante mangiate a primavera o che danneggino le radici...io non uso pesticidi chimici ne' concimi animali...i concimi animali dopano la pianta ma poi finisce che favoriscono i funghi patogeni...se una pianta mi sembra debilitata le aggiungo compost o meglio humus e poi un integratore di microelementi tipo hortilon...
 

CasperA

Aspirante Giardinauta
...i concimi animali dopano la pianta ma poi finisce che favoriscono i funghi patogeni....
Scusami, ma da dove hai desunto questa affermazione? E quali funghi patogeni?

I concimi di origine animale sono ammessi in agricoltura biologica, sono in uso da tempi antichissimi (si trovano ampiamente descritti negli impieghi specifici dagli Autori dell'antica Roma); attualmente vengono impiegati in sinergia con la tecnica della solarizzazione per combattere giustappunto i patogeni tellurici (col calore emettono vapori ammoniacali e altro utili per la disinfestazione) e rientrano nelle sostanze che servono per il compostaggio (compresi i c.d. compost repressivi contenenti microflora adatta a competere con i patogeni del terreno).

Non so in che zona climatica abiti Buzz, ma dalle mie parti (Piemonte) ormai la temperatura notturna scende sotto i 10 °C e alla mattina quando esco col cane ho già trovato la brina, dunque suppongo che anche quella del terreno sia sotto la soglia di sopravvivenza dei nematodi entomopatogeni. Coi prodotti biologici bisogna prestare molta attenzione perché si tratta di organismi vivi, e basta poco per rendere il trattamento (e relativa spesa) inutile: un mio amico li ha impiegati qualche mese fa contro oziorrinco che gli divorava una siepe di lauroceraso allevato in vaso e non ha ottenuto nulla, sicché ha cercato di arrangiarsi con la raccolta a mano (diversamente contro gli adulti si può ripiegare su insetticidi bio a base di spinosad o mettere attorno al tronco delle piante trappole di lana di roccia, sempre che si tratti di alberi o arbusti sufficientemente grandi). Contro le larve esistono anche funghi entomopatogeni che esercitano una azione simile agli EPN (allego illustrazione), ma anche qui occorre una corretta informazione perché da sperimentazioni si è visto che ai fini della mortalità molto dipende dal binomio specie/specifico tra fungo e oziorrinco.

EPF.png
 
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Miky

Aspirante Giardinauta
I concimi animali sono bombe di azoto...l'eccesso di azoto è noto causi una maggiore predisposizione delle piante alle malattie...è molto facile eccedere per persone inesperte. In pratica l'unico concime animale sicuro è la cacca dei conigli, l'unico che non va fatto maturare per non bruciare le piante...

'
ECCESSO DI AZOTO:






Il verde della foglia si intensifica e manifesta un aspetto oleoso, deformazione verso l’interno ed allungamento degli internodi. La pianta diventa preda di attacchi dei parassiti e funghi, capacità ridotta di assorbimento dell’ acqua. L’ aggravamento dell’ eccesso porta danni molto più gravi: colorazione arancio-giallastra, iposviluppo e marcescenza delle radici, infiorescenze piccole.'
 

CasperA

Aspirante Giardinauta
L'eccesso di concimazione azota e relative problematiche ambientali non dipende certo dal letame che da millenni i contadini spargono sui campi.

Mi rendo conto di essere su un forum amatoriale, ma io mi occupo di fitoiatria e questioni agronomico-ambientali: spiacente, ma al di fuori di questo ambito (ossia discussione supportata da dati scientifici) non è mia intenzione confrontarmi.
 
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Miky

Aspirante Giardinauta
L'eccesso di concimazione azota e relative problematiche ambientali non dipende certo dal letame che da millenni i contadini spargono sui campi.

Mi rendo conto di essere su un forum amatoriale, ma io mi occupo di fitoiatria e questioni agronomico-ambientali: spiacente, ma al di fuori di questo ambito (ossia discussione supportata da dati scientifici) non è mia intenzione confrontarmi.
ma chi ha parlato di problematiche ambientali? ma cosa dici...ho detto che nella mia esperienza le piante dopate da concimi animali con titoli di azoto al 15-20 e oltre% sono piu' suscettibili alle patologie... e ame non interessa confrontarmi con arroganti che manco leggono e rispondono Roma per toma
 

CasperA

Aspirante Giardinauta
Dunque se proprio vuoi entrare nel merito ti consiglio di informarti correttamente sul contenuto in N nei concimi.

Orbene vedrai che l'azoto nei letami da deiezione animale (dai cunicoli ai bovini, dagli ovini agli equini) va da 0,2 a 0,8 in percentuale sulla massa; in un comune granulare universale per orto-giardino si passa a un titolo di ~7 %. ossia a una scala 1:10; in un concime monocomponente (es. urea) siamo a 46%, dunque saliamo ancora di scala 1:100.
Ma come puoi pensare che una manciata di stallatico (poniamo pellettato, titolo azoto ~3 %) possa 'dopare' una pianta? E che significherebbe 'dopare' in riferimento a un vegetale? Per favore e bonariamente, evitiamo di dire sciocchezze, chissà da dove e come desunte, anche se siamo in un forum hobbistico.

Quanto al rapporto tra concimazione azota e suscettibilità delle piante ad attacchi crittogamici in qualsiasi scheda fitopatologica troverai come misura agronomica generica di difesa la dicitura 'concimazioni equilibrate', senonché l'Autrice ha parlato di un pugno di stallatico non di badilate urea. In ogni caso si stava trattando di un parassita animale e non di una infezione fungina la cui severità può essere esaltata da lussureggiamento per eccesso di apporto di azoto, ma bada bene: eccesso significa ben oltre le soglie previste dalla manualista per ogni coltura, e di sicuro - per riprendere una mia frase - il letame che i contadini stanno spargendo in questa stagione sui campi in pre-semina assolutamente non può causare eccessi, anzi spesso gli agricoltori rinforzano in primavera con concime minerale.

Se ti interessasse imparare qualcosa di tecnico (l'agronomia è scienza e non opinione) incomincia a leggere qui: https://agronotizie.imagelinenetwork.com/fertilizzazione/2020/12/15/l-azoto-e-i-fertilizzanti-azotati-ecco-cosa-sono-e-come-si-usano/68808#:~:text=Eccessi di azoto, infatti, possono,sterilità fiorale e altro ancora.

Infine:
- il concime di coniglio è di moda citarlo tra gli hobbisti semplicemente perché non puzza e non richiede una specifica maturazione, ma rientra sempre nei fertilizzanti da deiezione animale;
- l'humus è un ammendante (quello da lombrico ha un basso titolo NPK) ma contiene, oltre sostanza organica, acidi fulvici, aminici e amine che favoriscono lo sviluppo radicale e complessivamente esso migliora la struttura del terreno, ha un effetto tampone e aiuta l'assorbimento dei concimi minerali: dunque dal punto di vista agronomico a me pare sarebbe più logico eventualmente integrarlo con un apporto di concime completo piuttosto che con microelementi.

Chiedo scusa agli utenti per la 'lezione' (n) ma mi è parso necessario motivare la mia posizione.
 
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Miky

Aspirante Giardinauta
il tuo problema è' che parli di agraria in un forum di giardinaggio. Ti consiglio di andare a farti un giro in un qualunque bricocenter o centro giardinaggio a leggerti i titoli di azoto dei concimi animali tipo sangue di bue, guano, cornunghia et similia o concimi 'a base di' che poi in realta' sono mezzi chimici...lo stallattico poi va dosato attentamente e di solito i principianti finiscono con il bruciare le piante, infatti hanno inventato quello pellettato...per altro spesso lo usano impropriamente perchè magari la pianta ha carenze di altro e l'ultima cosa da fare è concimare.
Che il concime di coniglio sia animale e non va fatto maturare e quindi fa meno danni l'ho detto anche io quindi a cosa serve il commento? A cosa serve aggiungere concime completo all'humus se non ce ne è bisogno, che poi che vuol dire completo, i microelementi spesso vengono venduti a parte. Un giardino con 4 piante non è una campo sfruttato al massimo a fini lucrativi e in ogni caso l'azoto lo fissano anche molte piante ornamentali direttamente dall'ariacome le fabacee o il trifoglio.
Non capisco perchè poi tiri di nuovo in ballo i contadini??
Sui danni da concimazioni delle coltivazioni intensive sono stati scritti centinaia di libri e di tesi di laurea perchè poi DIPENDE da dove arriva sto concime animale, è noto che il letame da allevamenti intensivi puo' trasferire farmaci e antibiotici alle falde acquifere, ma l'argomento è vasto e variegato e non è certo questo il luogo in cui intavolare questa discussione che me personalmente nemmeno interessa.
 
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