• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

mosca dell'olivo

gianni6370

Aspirante Giardinauta
salve a tutti avrei bisogno di un consiglio per quanto riguarda la mosca dell'olivo.
quali prodotti e quando è meglio usarli al fine di evitare il problema x la prossima stagione??? intanto un grazie di cuore
 

Silvio07

Florello
Per la mosca olearia e quella bianca si tratta sempre da metà agosto fino alla raccolta. Si fanno da due a quattro trattamenti in un arco di circa 2 mesi. Gli archi di tempo fra i vari trattamenti dovranno essere di 15 gg circa. Si inzia quando vedi che le olive iniziano ad avere piccole macchiette marroni-nere. QUella macchieta è dovuna dalla puntura dell' insetto per deporvi le uova. La macchia si ingrandisce fino a distruggere tutta l' oliva in alcuni casi. Dato che i prodotti piretrici son acqua fresca per le mosce e le uova si utilizza un prodotto chimico di cui non ricordo il nome. Mi pare natal o simile.
Ciao
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Il principio attivo elettivo contro la mosca dell'olivo è il dimetoato. Ci sono una sfilza di prodotti commerciali a base di questa sostanza, ma molti richiedono, per l'acquisto e l'impiego, l'apposito patentino (puoi però andare su formulati a bassa concentrazione come ROGOR SL della Isagro, CHIMIGOR 20 della Chimimberg, ROGATOX EC della Scam e altri che sono vendibili senza patentino: prendi comuqnue le precauzioni del caso quando li userai perché alla fine la concentrazione di impiego nella soluzione da dare è sempre la stessa).
Silvio ti ha già dato una buona risposta, tuttavia bisogna tener conto che i voli della mosca variano da 2-3 a 6-7 a seconda delle aree geografiche, e i danni possono variare anche sensibilmente da una annata all'altra.
Ho veduto che tu sei in prov. di VR, e sapevo della coltivazione dell'olivo sul lago di Garda che dà un olio dal gusto particolarmente delicato, ma non nella zona del Soave, Bardolino, Recioto e Valpollicella: vero è che ho scoperto da poco che si impianta olivo (credo var. leccino) anche da noi in Piemonte da cui si ricava un olio per così dire di "nicchia" (ma chi lo comprerà a € 30 il litro?) e che è arrivata di conseguenza la mosca, però è assai probabile che il suo numero di generazioni, la relativa pericolosità e comparsa in stagione, non siano ad es. come nella confinante Liguria, dove la pressione della mosca medesima è fortissima e dunque se non si tratta non si raccoglie (salvo rare varietà che mostrano una certa resistenza ma poco interessanti dal punto di vista agronomico: mi hanno detto la colombara che sopravvive in prov. di SV).
Comunque nel Disciplinare di Produzione Integrata della tua Regione è prevista la lotta alla mosca: è ammesso però solo 1 trattamento all'anno al superamento della soglia (8-10% di drupe colpite: Silvio ti ha detto come riconoscere); in ogni caso ti conviene "sintonizzarti" via internet sui servizi agrometeo regionali che solitamente danno indicazioni dei voli (e di conseguenza allertarsi).
Ciao
 

kiwoncello

Master Florello
Gianni, ho ben poco da aggiungere salvo il fatto che sovente, anche in apparenza di punture sull'oliva la larva può essere morta: ciò si verifica nei periodi di siccità abbastanza prolungata quando in genere è inutile trattare con dimetoato (Rogor). In tali casi non vi sono neppure voli di mosche, voli che comunque esplodono subito dopo la prima pioggia post-siccità. I Programmi Regionali di Lotta Guidata emettono settimanalmente bollettini segnalanti zona per zona la necessità o meno di trattare ed evitando così interventi e fatiche a volte inutili. Ciò in base a controlli settimanali dello stato di infestazione in oliveti pilota (il mio è uno di questi in Liguria). Per esperienza il dimetoato resta ad ora il fitofarmaco di scelta, ovviamente con tutte le cautele del caso e l'osservanza di un mese di carenza prima della raccolta.
 

barbarabe

Giardinauta Senior
Gianni, ho ben poco da aggiungere salvo il fatto che sovente, anche in apparenza di punture sull'oliva la larva può essere morta: ciò si verifica nei periodi di siccità abbastanza prolungata quando in genere è inutile trattare con dimetoato (Rogor). In tali casi non vi sono neppure voli di mosche, voli che comunque esplodono subito dopo la prima pioggia post-siccità. I Programmi Regionali di Lotta Guidata emettono settimanalmente bollettini segnalanti zona per zona la necessità o meno di trattare ed evitando così interventi e fatiche a volte inutili. Ciò in base a controlli settimanali dello stato di infestazione in oliveti pilota (il mio è uno di questi in Liguria). Per esperienza il dimetoato resta ad ora il fitofarmaco di scelta, ovviamente con tutte le cautele del caso e l'osservanza di un mese di carenza prima della raccolta.

:)Quoto quanto detto da Kiwoncello:
mio cognato è iscritto alla mailing e riceve puntualmente il bollettino emesso appunto dal programma regionale di lotta guidata, ed è utilissimo.
Perché utilizzare trattamenti se non servono?
Se utilizzi i servizi offerti saprai regolarti per tempo:)
 

Silvio07

Florello
DImenticavo, per barbarabe, leggere i bollettini fitosanitari è inutile perchè ogni uliveto viene attaccato in un periodo diverso. Anche se di pochi giorni. Si inizia ad operare dal principio dei primi attacchi. Almeno, noi ci siamo abituati ad agire così e non abbiamo avuto problemi di acidità o polifenoli. Ale, utilizzare prodotti molto potenti ad alta concentrazione che richiedono il petentino fanno uscire l' olio dalla classifica biologica.
Ciao
 

kiwoncello

Master Florello
E' chiaro che per chi vuole la denominazione di "biologico" gli interventi siano diversi (e nei soliti bollettini viene fatta distinzione apposita) però si usano comunque prodotti momentaneamente tossici ma caratterizzati da semivita breve e quindi subentra la necessità di più trattamenti nel tempo. Fra i prodotti contemplati anche quelli rameici, come se il rame non fosse tossico........
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Be', l'Aragol L altro non è che il predetto dimetoato, solo che la Sipcam (gigionescamente come altre ditte) lo formula con titolo al 38% e allora è classificato "nocivo" e ci vuole il patentino, ma anche al 19% e allora porta la semplice scritta "ATTENZIONE manipolare con prudenza" ed è in libera vendita (ma sicuramente non è ammesso in agricoltura biologica perchè è un fosforganico di sintesi; come insetticidi sono ammessi il piretro e il rotenone, il B. turingiensis, anche piretroidi di sintesi ma solo in esche, e poi c'è tutta una serie di sostanze inorganiche cosiddette repellenti tipo caolino e bentonite e anche il rame di cui ha parlato Kiwo, il quale rame in forma di idrossido o poltiglia eserciterebbe una azione fago-inibitrice e di interferenza sullo sviluppo dei primi stadi larvali) .
Però circa il dimetoato c'è la morale:
quello al 38% si impiega a 150 ml/hl, quello al 19% a 300 ml/hl
Domanda retorica: dove sta la differenza?
Ciao a tutti
 

kiwoncello

Master Florello
Be', l'Aragol L altro non è che il predetto dimetoato, solo che la Sipcam (gigionescamente come altre ditte) lo formula con titolo al 38% e allora è classificato "nocivo" e ci vuole il patentino, ma anche al 19% e allora porta la semplice scritta "ATTENZIONE manipolare con prudenza" ed è in libera vendita (ma sicuramente non è ammesso in agricoltura biologica perchè è un fosforganico di sintesi; come insetticidi sono ammessi il piretro e il rotenone, il B. turingiensis, anche piretroidi di sintesi ma solo in esche, e poi c'è tutta una serie di sostanze inorganiche cosiddette repellenti tipo caolino e bentonite e anche il rame di cui ha parlato Kiwo, il quale rame in forma di idrossido o poltiglia eserciterebbe una azione fago-inibitrice e di interferenza sullo sviluppo dei primi stadi larvali) .
Però circa il dimetoato c'è la morale:
quello al 38% si impiega a 150 ml/hl, quello al 19% a 300 ml/hl
Domanda retorica: dove sta la differenza?
Ciao a tutti

Eh Alessandro, di stranezze nel mondo agricolo relative ai fitofarmaci "cattivi" e "virtuosi" ce ne sono parecchie. E pensare che ad es. il rotenone, "virtuoso" da "biologico" è una potentissima neurotossina tant'è vero che viene usato nella ricerca neurofarmacologica per provocare sperimentalmente Parkinsonismo.......
 

Silvio07

Florello
Una volta noi abbiamo messo un po' di Aragol in un bicchiere da caffè per diluire più facilmente. Il fatto è che il bicchierino si è sciolto letteralmente! La plastica si è liquefatta!
 

marcisett

Aspirante Giardinauta
Be', l'Aragol L altro non è che il predetto dimetoato, solo che la Sipcam (gigionescamente come altre ditte) lo formula con titolo al 38% e allora è classificato "nocivo" e ci vuole il patentino, ma anche al 19% e allora porta la semplice scritta "ATTENZIONE manipolare con prudenza" ed è in libera vendita (ma sicuramente non è ammesso in agricoltura biologica perchè è un fosforganico di sintesi; come insetticidi sono ammessi il piretro e il rotenone, il B. turingiensis, anche piretroidi di sintesi ma solo in esche, e poi c'è tutta una serie di sostanze inorganiche cosiddette repellenti tipo caolino e bentonite e anche il rame di cui ha parlato Kiwo, il quale rame in forma di idrossido o poltiglia eserciterebbe una azione fago-inibitrice e di interferenza sullo sviluppo dei primi stadi larvali) .
Però circa il dimetoato c'è la morale:
quello al 38% si impiega a 150 ml/hl, quello al 19% a 300 ml/hl
Domanda retorica: dove sta la differenza?
Ciao a tutti
Ciao. Abito in Liguria, Chiavari, conduco 3 piccoli oliveti, ritengo molto utili i bollettini della regione sull'inizio dell'infestazione della mosca ; però data la particolarità del territorio(l'infestazione può essere diversa anche su oliveti confinanti, addiritura fra piante dello stesso, le più colpite sono quelle meglio esposte), preferisco fare una campionatura prelevando un centinaio di olive sulle piante meglio esposte, e verificare se ci sono punture fertili con uova vitali e/o larve penetrate all'interno; se le olive colpite arrivano al 10% inizio i trattamenti.. Considerando che le larve si sviluppano all'interno della drupa uso anch'io il dimeteoato (ad azione citrotopica). Le larve al primo stadio di sviluppo sono più vulnerabili. Ti vorrei chiedere se ti risulta che varietà come croatina, frantoio e altre siano sensibili a questa sostanza attiva , e eventualmente se esiste un altro insetticida ad azione citrotopica a lunga carenza che lo possa sostituire. Ti saluto. Marcello.
 

kiwoncello

Master Florello
Il dimetoato viene riportato come fitotossico su Coratina, Simona, Canina, Vernina, Marsella, Frantoio, Itrana, Ottobratica ed altre..... Che io sappia (ma ti risponderà meglio Alessandro) il citotropismo è importante ma ancora di più il fatto che il dimetoato, a differenza di altri esteri fosforici, essendo idrofilo non passa nell'olio.
Incidentalmente, chissà che non ci conosciamo....
 

Silvio07

Florello
La mosca non attacca tutte le razze di olive ma solo alcune. Quì rimango illese la moresca e la biancolilla. Verdesa e tonda iblea sono molto attaccate.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
...eventualmente se esiste un altro insetticida ad azione citrotopica a lunga carenza che lo possa sostituire. Ti saluto. Marcello.

Dal punto di vista fitoiatrico certamente l'azione citotropica-larvicida è essenziale, tuttavia un aspetto determinante nella scelta del prodotto è quello che ti ha già ben esposto Kiwo, ossia l'idrosolubilità del principio attivo.
In alternativa -tieni presente che l'attuale tendenza normativa è di ridurre il numero dei p.a. ammessi- tra gli insetticidi idrosolubili esiste il triclorfon (es. SETOX della Sepran Xi; LARVITOX 50 della Isagro Xn) che ha un tempo di carenza molto basso e viene rapidamente metabolizzato nelle drupe (si impiega anche in prossimità della raccolta).
A lunga persistenza e buona citotropicità, registrato anche per impiego contro la mosca olearia, c'è il fosmet (es. SUPRAFOS WG n.c. della Syngenta, SPADA WDG n.c. della Sariaf) (si impiega contro le prime generazioni della mosca; va acidificato pH 5.5-6).
Ciao
 

marcisett

Aspirante Giardinauta
...eventualmente se esiste un altro insetticida ad azione citrotopica a lunga carenza che lo possa sostituire. Ti saluto. Marcello.

Dal punto di vista fitoiatrico certamente l'azione citotropica-larvicida è essenziale, tuttavia un aspetto determinante nella scelta del prodotto è quello che ti ha già ben esposto Kiwo, ossia l'idrosolubilità del principio attivo.
In alternativa -tieni presente che l'attuale tendenza normativa è di ridurre il numero dei p.a. ammessi- tra gli insetticidi idrosolubili esiste il triclorfon (es. SETOX della Sepran Xi; LARVITOX 50 della Isagro Xn) che ha un tempo di carenza molto basso e viene rapidamente metabolizzato nelle drupe (si impiega anche in prossimità della raccolta).
A lunga persistenza e buona citotropicità, registrato anche per impiego contro la mosca olearia, c'è il fosmet (es. SUPRAFOS WG n.c. della Syngenta, SPADA WDG n.c. della Sariaf) (si impiega contro le prime generazioni della mosca; va acidificato pH 5.5-6). Iao. Grazie. Marcello
 
Alto