Il principio attivo elettivo contro la mosca dell'olivo è il dimetoato. Ci sono una sfilza di prodotti commerciali a base di questa sostanza, ma molti richiedono, per l'acquisto e l'impiego, l'apposito patentino (puoi però andare su formulati a bassa concentrazione come ROGOR SL della Isagro, CHIMIGOR 20 della Chimimberg, ROGATOX EC della Scam e altri che sono vendibili senza patentino: prendi comuqnue le precauzioni del caso quando li userai perché alla fine la concentrazione di impiego nella soluzione da dare è sempre la stessa).
Silvio ti ha già dato una buona risposta, tuttavia bisogna tener conto che i voli della mosca variano da 2-3 a 6-7 a seconda delle aree geografiche, e i danni possono variare anche sensibilmente da una annata all'altra.
Ho veduto che tu sei in prov. di VR, e sapevo della coltivazione dell'olivo sul lago di Garda che dà un olio dal gusto particolarmente delicato, ma non nella zona del Soave, Bardolino, Recioto e Valpollicella: vero è che ho scoperto da poco che si impianta olivo (credo var. leccino) anche da noi in Piemonte da cui si ricava un olio per così dire di "nicchia" (ma chi lo comprerà a € 30 il litro?) e che è arrivata di conseguenza la mosca, però è assai probabile che il suo numero di generazioni, la relativa pericolosità e comparsa in stagione, non siano ad es. come nella confinante Liguria, dove la pressione della mosca medesima è fortissima e dunque se non si tratta non si raccoglie (salvo rare varietà che mostrano una certa resistenza ma poco interessanti dal punto di vista agronomico: mi hanno detto la colombara che sopravvive in prov. di SV).
Comunque nel Disciplinare di Produzione Integrata della tua Regione è prevista la lotta alla mosca: è ammesso però solo 1 trattamento all'anno al superamento della soglia (8-10% di drupe colpite: Silvio ti ha detto come riconoscere); in ogni caso ti conviene "sintonizzarti" via internet sui servizi agrometeo regionali che solitamente danno indicazioni dei voli (e di conseguenza allertarsi).
Ciao