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Moria di api

aurygen

Aspirante Giardinauta
Salve e auguri a tutti,si sente spesso parlare di sterminio di api,molto importanti per il nostro ecosistema ma quali sono le cause che provocano questa strage,chi dice che si tratta di un virus,altri danno la colpa ai pesticidi chi ha ragione?
 

ironbee

Guru Giardinauta
Il messaggio che ci stanno mandando le api è quello di un ambiente troppo inquinato da veleni di varia natura: antiparassitari, diserbanti, ecc.
In particolare negli ultimi mesi c'è stata una moria ulteriore causata dai prodotti a base di neonicotinoidi che vengono somministrati al seme del mais e che la pianta assorbe in ogni sua parte, compreso il polline che poi l'ape raccoglie.
Ora in teoria questi prodotti sono vietati, ma mi chiedo: se l'ape che assorbe il polline contaminato muore, gli animali e l'uomo che si nutrono delle altre parti della pianta del mais staranno sempre bene? :martello:
 
A

anydaynow

Guest
Bel tema, dovrebbe interessare tutti invece viene purtroppo snobbato.
Pare che le api detestino anche i campi coltivati con piante OGM e qualche ricercatore parea abbia dimostrato gli effetti negativi su questo piccolo e prezioso insetto dai ripetitori dei cellulari.

Non sono esperto come ironbee, ma come lui so che la moria è determinata da sostanze chimiche utilizzate in agricoltura. Basta parlare con un qualsiasi apicoltore onesto.

Per quel che riguarda l'agricoltura, oltre alla questione delle api, c'è da preoccuparsi seriamente. In ordine cronologico, dal 1 Gennaio 2009, è stato introdotto dal governo europeo una legge che permetterà di poter distruggere l'agricoltura biologica per sempre... in quanto verrà praticamente consentito ai prodotti biologici di contenere i prodotti OGM (legge studiata ad hoc per gli interessi delle aziende biotech).
Pensare che due terzi delle falde acquifere sono inquinate dai prodotti chimici utilizzati in agricoltura, pensare che la biodiversità negli ultimi decenni è andata a farsi benedire (avete idea di quante speci orto-frutticole siano state estinte negli ultimi decenni?), pensare che ai contadini vengono vendute sementi ibride e sterili, pensare che i terreni sono diventati sterili anche loro e che quindi si riescono a coltivare ortaggi gonfiati con la chimica... bene, ora chi ha causato tutto questo vuole toglierci anche l'agricoltura naturale. motivo? i soldi. se dovesse verificarsi una contaminazione di OGM l'unica cosa che si sa è che indietro non si torna. Son questioni fondamentali e così delicate, ma vengono snobbate.
 

marcisett

Aspirante Giardinauta
Due sono le cause principali della moria e della fuga dagli alveari delle api: l'uso indiscriminato e impropio di insetticidi e, l'acaro varroa. Micidiali sono gli insetticidi sistemici usati prima della fioritura , in francia e in germania e ora anche in italia l'uso di questi ha decimato intere famiglie. Ugualmente micidiali sono gli insetticidi di contatto , questi rimanendo sulle piante , e cadendo sull'erba circostante , sono ingeriti dalle api quando al mattino vanno a rifornirsi d'acqua dopo una rugiada notturna . L'acaro varroa: questo è capillarmente inserito nel territorio ; se in primavera inizio estate, disopercolando una decina di celle da fuco(maschio d'ape) se ne trovano più di tre infestate da varroa , il livello di infestazione inizia a diventare preoccupante e il futuro della famiglia può essere compromesso. Inoltre la pericolosità di questo acaro deriva dalla quantità di virus trasmessi , queste infezioni virali mettono in pericolo la sopravivenza della famiglia, per questo vengono fatti trattamenti vari, perchè le api che dovranno affrontare l'inverno devono essere sane; in caso contrario sarà consistente il rischio di crolli di popolazione nei mesi freddi , con possibilità di estinzione della famiglia che non riuscirà più a ricaldarsi per mancanza di api. Un ottimo effetto antivarroa lo produce l'acido ossalico (permesso in apicoltura biologica,non dannosa per l'alimentazione) , si tratta di una sostanza presente in natura, contenuta in molti vegetali, tra cui diversi commestibili ( spinacio e altri). In molti hanno cercato di aumentare l'efficacia di questo trattamento per eliminare completamente l'acaro, data la facilità di somministrazione, e il costo irrisorio del prodotto , si è assistito all'applicazione del principio "che se uno fà bene due fanno meglio". A dosaggi elevati di acido ossalico la tossicità nell'ape è notevole, anche se non si tratta di nocività acuta, l'ape non muore al contatto della sostanza , ma subisce una riduzione dell'aspettativa di vita tanto maggiore quanto è maggiore la quantità di acido ossalico con cui viene a contatto.. La mancanza di tossicità acuta à indotto molti apicoltori (non certo i più avveduti) in errore e a fatto sì che si imbocasse la via degli alti dosaggi, causa di morie invernali delle famiglie , o di spopolamenti che le fanno arrivare a primavera in condizioni precarie e, probabilmente stufe di "bombardamenti" continui buona parte lascia l'alveare cercando una dimora più traquilla. Marcello
 

ironbee

Guru Giardinauta
La teoria di Marcello per cui le api fuggono dagli alveari per evitare i trattamenti contro la varroa mi sembra un po' fantasiosa.
Contro la varroa si utilizzano solo prodotti di origine naturale: oltre all'acido ossalico un posto importante è occupato dal timolo con diversi metodi di somministrazione.
Se qualche apicoltore scorretto o impreparato utilizza prodotti o metodiche non conformi produrrà probabilmente uno spopolamento dei propri alveari per maggiore mortalità delle api, non certo per la loro fuga verso altre località: l'abbandono dell'arnia non è mai un fenomeno individuale e si verifica in casi estremamente eccezionali per sfuggire da parassiti o patologie molto gravi (tra cui non rientra l'apicoltore :lol: ).
Con la varroa gli apicoltori convivono ormai da molti anni e, grazie anche agli ultimi ritrovati (come il sublimatore per l'acido ossalico), l'infestazione non desta particolari preoccupazioni.
Qui stiamo parlando di morie generalizzate dovute a un inquinamento dell'ambiente in cui i pesticidi occupano un posto importante ma non sono le uniche cause.
 

marcisett

Aspirante Giardinauta
Ciao. A parte idee fantasiose, conduco anche tre apiari in diverse zone del mio territorio; faccio un trattamento a fine covata con acido ossalico e, dopo il raccolto con timolo e mentolo, non ò mai subito abbandoni di alveari da parte delle api , sarà anche merito del territorio , ma a chi à usato l'acido ossalico in maniera scorretta questo è capitato più volte, notando questo si può anche pensare che ci sia una connessione fra l'uso , l'abuso e l'abbandono degli alveari. Come ho detto sopra a dosaggi elevati la tossicità sull'ape dell'acido ossalico è notevole , anche se si tratta di nocività acuta, l'ape non muore immediatamente al contatto della sostanza , ma subisce una riduzione dell'aspettativa di vita tanto maggiore quanto è la quantità di acido ossalico con cui viene a contatto. Per questo in Germania e Svissera si consiglia un solo trattamento e a concentrazione di 2,1-2,8% già sufficiente a avere un'efficacia superiore al 90%. Il metodo di applicazione dell'acido ossalico mediante sublimazione ottenuto con l'apposito apparecchio si può fare con dosaggi più bassi , questo non vuol dire (come spesso sento dire) che per l'ape non è dannoso , e qui riandiamo al numero di trattamenti che si eseguono. Una cosa certa è che è pericoloso per l'apicoltore , il quale si deve proteggere dai vapori dell'acido mediante l'impiego di maschere per acidi organici, e che non faccia niente all'ape mi ci fà pensare. Marcello
 

Silvio07

Florello
Da noi le api non si vedono, in città solo vespe. Però in primavera se ne vedono a migliaia nelle campagne. Ma vanno sempre diminuendo. Tempo fa avevamo 10 arnie in campagna. In una settimana morte tutte, uccise da qualche vicino che non voleva questo disturbo. La gente non le sopporta e le uccide. Stiamo preservando in un luogo accanto la casa 3 alverai di api selvatiche su un muro. Speriamo durino, e qualche vicino insofferente non le uccida.:mad:
Ciao:Saluto:
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
mi pare che avete mescolato due aspetti diversi dello stesso problema, una cosa è il trattamento profilattico delle api e tutt'altra cosa è l'impatto delle attività umane sulla moria delle api.
Staremo a vedere cosa accadrà alle api nel prossimo futuro dopo i futuri cambiamenti.
 
A

anydaynow

Guest
staremo a vedere?
qualcosa possiamo fare, acquistando il miele dai piccoli apicoltori...
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
si staremo a vedere, visto che comprare miele non ha nulla a che fare con i problemi che affliggono le api...
 

*Tea*

Giardinauta Senior
Trovo l'argomento molto interessante ed è un peccato che queste notizie non vengano approfondite come di dovere.
Anche dalle mie parti le api sono diminuite, come daltronde anche gli spazi verdi.
Bisognerebbe far circolare di più queste notizie e cercare di sensibilizzare la gente verso questi problemi.
 
A

anydaynow

Guest
Ciao
si staremo a vedere, visto che comprare miele non ha nulla a che fare con i problemi che affliggono le api...


aiutare economicamente chi questi problemi li sta affrontando, cioè i piccoli apicoltori.
Che tra l'altro, mi riferisco al miele, a differenza di quello dei grandi produttori o di quello che proviene dall'estero, è sicuramente più buono.
 

ironbee

Guru Giardinauta
Ciao
mi pare che avete mescolato due aspetti diversi dello stesso problema, una cosa è il trattamento profilattico delle api e tutt'altra cosa è l'impatto delle attività umane sulla moria delle api.
Staremo a vedere cosa accadrà alle api nel prossimo futuro dopo i futuri cambiamenti.

Infatti, sono stati descritti i trattamenti antiparassitari delle api, che esulano dal problema e dall'argomento di questo forum.
 
A

anydaynow

Guest
ho in mano una fotocopia della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 20-9-2008.

copio alcuni parti del testo.

[vista la nota della regione Lombardia, Piemonte... con la quale sono stati trasmessi i risultati dei monitoraggi relativi a episodi di spopolamento verificatisi nella primavera del corrente anno nei territori di Lombardia, Veneto ecc ecc] [il Comitato Tecnico Permanente di Coordinamento in materia di agricoltura ha espresso all'unamità il parere favorevole per l'attivazione immediata della procedura di sospensione cautelativa dell'utilizzo dei prodotti neonicotinoidi in relazione al possibile nesso con la moria delle api].

in pratica poi viene aggiunto che siccome anche [in altri Paesi europei sono stati recentemente adottati provvedimenti cautelativi di sospensione di prodotti fitosanitari per la concia delle sementi].
Questi prodotti che, in via precauzionale, sono vietati in agricoltura per la concia delle sementi, sono i [prodotti fitosanitari contenenti le sostanze attive clothianidin, thiamethoxam, imidacloprid e fipronil da sole o in miscela con altre sostanze attive]

quello che mi pare di capire è che stanno riesaminando, si fa la prova senza queste sostanze per vedere se la moria di api si ferma.
 
A

anydaynow

Guest
in pratica ironbee era bene informato.
io invito ad acquistare il miele dai piccoli produttori, per aiutarli.
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
in pratica se ne sa ben poco, la francia ad esempio ha riammesso l'uso di certi prodotti dopo averli bloccati ben prima dell'italia, sempre fanalino di coda.
Comprare il miele italiano va benissimo, non mi pare che il punto sia la non vendita del prodotto, se non ci sono le api non se ne produrrà più, è questo il problema.
 

ironbee

Guru Giardinauta
Purtroppo non basta vietare l'uso dei neonicotinoidi (tra l'altro pochi giorni fa il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso delle multinazionali della chimica, che, poverine, lamentavano la perdita di alcuni milioni di euro a causa di questo divieto): ho letto su una rivista specializzata di numerosi casi in cui questi prodotti erano stati tolti dall'etichetta, ma analizzando la semente si è visto che erano ancora presenti: gli interessi economici hanno sempre la precedenza e si fa di tutto per aggirare i divieti.
Personalmente ho le api in una zona dove il mais e il girasole non vengono coltivati (ci sono solo viti) e non ho avuto problemi di spopolamenti.
 
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