È una bellissima giornata di brutto tempo, oggi, di quelle che fanno venire una piacevole malinconia...
E vorrei raccontarvi una storia vera, un po' triste...
Quindi chi non è in vena di tristezze è meglio se salta il post a piè pari
![Smile :) :)](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///yH5BAEAAAAALAAAAAABAAEAAAIBRAA7)
io vi ho avvisati, eh...
C'era una volta un tizio di mezz'età che è arrivato in negozio da me in cerca di pensierini economici per le sue colleghe, naturalmente l'ho servito con gentilezza, come di regola, ha scelto dei girocolli in argento con un ciondolo a letterina luccicante, ma aveva bisogno di parecchie lettere uguali che non avevo in numero sufficiente, in quel momento... Ho tentato di indirizzarlo su altro, ma quelli gli piacevano proprio perciò mi sono attivata, telefonate, richieste in ditta ecc. Insomma mi sono fatta in quattro per accontentarlo e in pochi giorni aveva i suoi bei pacchettini pronti, con le iniziali giuste per tutte le colleghe. Contentissimo, gli ho fatto anche un po' di sconto e se n'è andato soddisfatto.
Quando mi sono rotta la caviglia e sono andata al pronto soccorso, ho atteso ore su una carrozzella col mio piede in aria, prima che fosse il mio turno, e vedevo passare e ripassare un infermiere che aveva un'aria familiare... ho avuto tutto il tempo di spremermi le meningi per ricordarmi chi fosse e alla fine ci sono arrivata: era il mio cliente delle letterine!
Quando è stato il mio turno e dovevano ingessarmi, è arrivato proprio lui, così gli ho raccomandato scherzando di non farmi male se no la prossima volta che fosse venuto da me in negozio, non l'avrei più trattato bene come la precedente... Mi ha riconosciuta, si è illuminato, ha fatto tutto ciò che doveva fare e prima di lasciarmi andare via mi ha dato il suo numero di telefono raccomandandomi di chiamarlo, avessi avuto bisogno di qualsiasi cosa.... Nei mesi successivi è passato regolarmente in negozio per sapere come stavo, se la caviglia andava bene, se avevo bisogno di qualcosa.... e chiacchierando ho saputo che sarebbe andato in pensione a breve e che non aveva famiglia, fine della storia.
Un mesetto fa, un conoscente comune ci ha detto che era sparito, non lo trovavano più, non si trovava neanche più l'auto, non andava in montagna, non era un cercatore di funghi (da queste parti il 90% delle persone che spariscono si fanno male cercando funghi!)...
Siamo stati in ansia per giorni, per l'incertezza del suo destino, magari, abbiamo pensato, è in costa azzurra a divertirsi e non ha avvisato nessuno, speravamo... D'altra parte, ci avevano raccontato che tre mesi dopo il pensionamento aveva avuto un infarto, perfettamente curato e risolto, ma sempre un infarto è...
Una ventina di giorni dopo l' hanno trovato: con l'auto, giù da un ponte, non lontano da casa mia, nella fittissima boscaglia infatti per quasi un mese nessuno l' aveva visto, è un punto davvero impervio...
Forse ha avuto un altro infarto mentre era alla guida, forse no, chissà....
Quarant'anni di ospedale, lavoro durissimo, in pensione, potersi dedicare finalmente ad altro.... e finire così, nel letto del fiume, con l'auto, senza essersi potuto godere il meritato riposo....
Povero Giancarlo...
Non c'è un finale ad effetto, per questa storia, solo la constatazione che la vita, a volte, è davvero beffarda.
E stronza.
E che non si deve mai aspettare, per vivere la propria vita appieno, perché si potrebbe non averne la possibilità, poi. Meglio farlo subito.
![bacio :bacio: :bacio:](http://www.officinabartolini.it/faccine/kiss1.gif)
a tutti.