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M'illumino di Meno

musig

Giardinauta Senior
musig il tuo ragionamento non farebbe una grinza. non farebbe se si considerasse che il cemento armato e altre tecniche oggi utilizzate in realtà sono recenti, quindi oltretutto anche meno collaudate.
in realtà prima dell'avvento di questi materiali che oggi vengono definiti convenzionali, per secoli e secoli si sono utilizzati materiali migliori. non che nel settore della bioedilizia la ricerca dei materiali sia solo verso il passato, ci sono anche dei materiali che prima non esistevano.


credo di non essermi spiegata bene... il mio "fare quello che si è sempre fatto" rivolto alle imprese era inteso verso il cemento armato, molto più comodo sotto vari punti di vista... so bene che molti materiali usati in precedenza erano migliori e danno più garanzie di durata perchè hanno subito un "collaudo" sul campo vero e proprio, dal vero...
ti davo ragione...
 

giaa

Giardinauta Senior
...
tornando alle lampadine ho solo segnalato un articolo, le lampade consumano di meno e questo si sapeva, ma io per esempio non sapevo che erano così inquinanti. anche io sono tra quelli che aspettano l'illuminazione a led e nel frattempo non sono disposto a stare senza luce.

Come dicevo forse non chiaramente, il maggiore inquinamento delle lampade fluorescenti spero sia almeno compensato dalla minore quantità di energia utilizzata nella vita complessiva della lampada.

Per il resto siamo d'accordo ...

Quello che vorrei io e' che ci fosse la massima concorrenza nell'offerta e la minima rigidezza nella domanda, in modo che nuove e più convenienti tecnologie si possano affermare più rapidamente.
Nell'interregno poi ci saranno ovviamente i "saldi" dei vecchi prodotti.
Non e' successo così anche con i televisori CRT vs LCD ? Fra qualche anno succedera' tra LCD vs OLED ... E ci sarà qualcuno che dirà, stupidamente scandalizzato : "Ma come prima ci fate comprare gli LCD e poi ce li fate cambiare ? "
 

Memes

Giardinauta Senior
a me è sempre sembrata un'ottima iniziativa.
il risparmio energetico di un giorno non risolve i problemi, ma serve a sensibilizzare le persone!!!

Questa è senza dubbio una delle frasi più intelligenti che si possano dire. E credo che valga per tutto,non solo per il risparmio energetico,ma per la raccolta della spazzatura differenziata, per il rispetto civile. Sono tutte cose di cui ora non ci renderemo mai conto per la società del caxxo in cui viviamo,ma se tutto stessimo attenti (è giusto "stessimo"?:lol: ) a tutte queste piccole cose i nostri figli e i nostri nipoti vivrebbero in un mondo migliore!
 

giaa

Giardinauta Senior
....
so bene che molti materiali usati in precedenza erano migliori e danno più garanzie di durata perchè hanno subito un "collaudo" sul campo vero e proprio, dal vero...

Scusami ma credo che questo non abbia molto senso ...

Innanzitutto la maggior durata delle costruzioni antiche (ma mica di tutte !) è dovuto non tanto alla migliore qualità del materiale impiegato ma al largo sovradimensionamento delle opere.
Poi, premesso che la qualita' di ogni costruzione andrebbe tarata sulla sua vita utile di progetto, francamente preferirei che il c.a. durasse molto meno di quanto invece ci toccherà subire, almeno ci potremmo liberare più facilmente degli orrori degli ultimi cinquanta anni !

Infine, il c.a. è solo una tecnica di utilizzo di materiali tutt'altro che nuovi.
 
A

anydaynow

Guest
il cemento che trovi in commercio è in pratica una poltiglia di additivi chimici e di scarti d'altoforno. una casa in legno può durare di più di una in cemento armato, così come una in pietra o una in mattoni d'argilla. il materiale più utilizzato in assoluto al mondo è e rimane la terra cruda, a tutte le latitudini si possno trovare case realizzate con mattoni realizzati con sabbia-argilla-paglia/canneto/pula essicati al sole. In Germania e Austria sono molto più avanti con questa "tecnologia", la casa è molto più comfortevole perchè a differenza del cemento armato le pareti traspirano e isolano allo stesso momento. a differenza del cemento armato che non isola e che non traspira affatto. certo che se si vuole costruire un grattacielo il cemento armato è obbligatorio, ma avete idea di cosa costi mantenerne uno in termine di costi economici ed energetici? le case costruite in bioedilizia non dovrebbero mai presentare problemi di muffa e umidità, non dovrebbero mai necessitare di essere rinfrescate artificialmente in estate e hanno bisogno di un consumo energetico molto più basso in inverno per il riscaldamento. il riscaldamento che deve essere obbligatoriamente a irraggiamento, altrimenti tutto il discorso del comfort e della salute va a farsi benedire. per quanto riguarda gli isolamenti, si va dalla fibra di canapa a quella di legno, dal sughero ad altre...

per i post precedenti vorrei dire agli altri due giardinauti che non li stavo criticando, stavamo facendo lo stesso ragionamento.
 

giaa

Giardinauta Senior
Sulla questione "scarti d'altoforno" mi pare di aver gia' risposto in un altro 3d.
Il termine poltiglia descrive molto bene anche argilla e fango. E non tutta la chimica e gli additivi sono necessariamente nocivi.
Credo sarebbe meglio non usare terminologie più o meno spregiative in un discorso che vuole essere razionale.

Sulla traspirazione ecc proprio non ti seguo : il c.a. è usato per le strutture, non certo per le tompagnature.
E in sola muratura non si va oltre i 4-5 piani, meno ancora con il legno. Altro che grattacieli.
Le strutture dei grattacieli sono poi per lo più in acciaio, salvo uno o più eventuali nuclei per incrementare la controventatura. E anche qui irraggiamento, isolamento e tutte le caratteristiche fisico-tecniche sono demandate a componenti dell'edificio altre dalla struttura portante.

Il tuo discorso mi sembra applicabile limitatamente a edifici di uno, due piani (e infatti parli di "case").

Il fatto che la maggioranza della popolazione mondiale abiti in costruzioni del tipo che dici dipende solo da condizioni economiche, non è che quelle sono più diffuse perché "migliori".

Detto questo, la ricerca di nuove tecniche costruttive e/o il recupero di antiche tecniche e/o materiali, quando razionalmente giustificato e capace di addivenire a risultati migliori e' ovviamente benvenuta (ma pauperismo e naturismo emozionali non mi attirano).

Il problema e' che "migliore" può avere significati diversi, dipende dall'obiettivo che ci si pone.

Per quello che dicevo in un post precedente, la "durata" non la considero un valore assoluto.
 
Ultima modifica:

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
Perché dici "invece" ? Mi sembra voler contraddire in modo preconcetto ...
Produzione alternativa e consumo intelligente sono due fronti da portare entrambi avanti.
Se seguissi caterpillar anche solo saltuariamente ti renderesti conto che è esattamente quello che promuovono !
Tutti i giorni, dal lunedi al venerdi dalle 18:00 alle 19:30.
Ed è anche molto divertente !

Edit: ooops scusa Silvia ... ti ho involontariamente "clonato" :D

Parlo di buttarsi nell'energia alternativa da parte dell'Italia, abbiamo uno stato che ancora con alcune leggi per esempio non permette l'installazione di pale eoliche ai privati per la produzione di energia pulita. Noi ne abbiamo comprata una piccolina per l'illuminazione del giardino ma è dotata di batteria, non può essere allacciata al contatore di casa. So che l'Italia paga delle penali all'Europa per non essersi allineata al resto d'Europa per quanto riguarda l'energia pulita, intanto regala lampadine a basso costo.
 
S

scardan123

Guest
il cemento che trovi in commercio è in pratica una poltiglia di additivi chimici e(...) il materiale più utilizzato in assoluto al mondo è e rimane la terra cruda .

E' la terra cruda perché al mondo ci sono un mucchio di poveracci che possiedono solo lo sporco sotto i piedi, non certo perché sia un materiale valido !

"poltiglia di additivi chimici" non mi piace: anche noi siamo poltiglie di roba chimica, se per questo. Poi ci sono tanti cementi diversi, per usi specifici diversi.
Come nel tuo post sui fertilizzanti, continui a usare "chimica" come sinonimo di "male", il che non ha molto senso: tutto è fatto di elementi chimici, anche tu. Buono o cattivo è l'uso che se ne fa.

Questo senza stare certo a difendere i vari ecomostri che rallegrano tanti km dell'italico paesaggio.
 

giaa

Giardinauta Senior
si anche io ma dato che consumano poco le tengo accese di più....che cazzata

un po' di impegno da parte di ciascuno ci vuole sempre, mica deve/può essere tutto imposto o servito sul vassoio d'argento.

ogni tanto fatti un giro per casa e spegni le luci inutili che per pigrizia sono state lasciate accese ....
 

giaa

Giardinauta Senior
....
intanto regala lampadine a basso costo.

Il punto è che non c'è contraddizione.
Su alcuni fronti si riesce a incidere di più , in altri e più difficile (sull'eolico pensa anche alla posizione assurda di alcune associazioni ecologiste tipo italia nostra, che è contraria perché le pale "rovinano il paesaggio" !!)

Non è necessario disprezzare una o più tra le iniziative che vanno nella stessa direzione ... Puoi dire che non si fa abbastanza, e questo è certamente vero.

Se invece vuoi dire che le scelte coraggiose e realmente incisive non le vogliono fare, per motivi più o meno inconfessabili, e ci propinano operazioni di facciata per darci un po' di fumo negli occhi, anche questo può essere vero, e dipende in gran parte dalle "nostre" scelte al momento del voto.
 
A

anydaynow

Guest
E' la terra cruda perché al mondo ci sono un mucchio di poveracci che possiedono solo lo sporco sotto i piedi, non certo perché sia un materiale valido !

"poltiglia di additivi chimici" non mi piace: anche noi siamo poltiglie di roba chimica, se per questo. Poi ci sono tanti cementi diversi, per usi specifici diversi.
Come nel tuo post sui fertilizzanti, continui a usare "chimica" come sinonimo di "male", il che non ha molto senso: tutto è fatto di elementi chimici, anche tu. Buono o cattivo è l'uso che se ne fa.

Questo senza stare certo a difendere i vari ecomostri che rallegrano tanti km dell'italico paesaggio.

lasciamo perdere il discorso sul nascere. se per voi un isolamento in fibra naturale è uguale ad uno in materile sintetico, non ha nemmeno senso stare qua a parlarne.
per me non è una questione di male o di bene, ma semmai quasi una questione filosofica. si preferisce fare case che contengono veleni a case che non ne contengono e che permettono anche alal casa di essere meglio isolata, più traspirante e sana, e mi vieni fuori col discorso del bene e del male come se, la mia, fosse questione puramente morale. per quel che riguarda el case in terra cruda ripeto che in Austria e Germania sono molto più avanti, così come sono molto più avanti anche in Olanda. disgraziatamente non sono dei poveracci pidocchiosi da quelle parti.

Se poi fai riferimento alle case in sterco di mucca, cosa vuoi che ti dica? non facevo riferimento alle capanne, anche eprchè entriamo in un'altro discorso. ad ogni modo le case fatte con sterco e sabbia e terra isolano molto meglio delle baracche messe su con plastica e lamiera. e trovo che le prime siano meravigliosamente in simbiosi con l'habitat. stesso discorso tra edilizia convenzionale e bioedilizia, tra materiali artefatti e dannosi e materiali naturali. niente moralismo, solo che se non si riesce a distinguere tra un olio di oliva extravergine e un olio lampante, prima di fare commenti sarebbe meglio provare: evitando discorsi su questo è il bene e quello è il peccato. poi, son intervenuto in una discussione dove si parlava di risparmio energetico e mi volete far sentire fuori tema? ah, esistono meravigliose città in terra cruda che sono anche patrimonio dell'unesco.
 

giaa

Giardinauta Senior
beh, meglio le case in cemento armato con i condizionatori a go-go!!!!!

Ancora mi sfugge in base a quale logica ritieni che un edificio con la struttura portante in c.a. o in acciaio non possa essere adeguatamente coibentato e dotato di tutti gli accorgimenti che lo rendano complessivamente a basso consumo energetico.

Ti assicuro che negli Stati Uniti tengono i condizionatori a go-go anche nelle case costruite con materiali naturali...
La struttura non c'entra proprio niente. E' un problema principalmente culturale.
 
S

scardan123

Guest
beh, meglio le case in cemento armato con i condizionatori a go-go!!!!!

queste e altre tue affermazioni di stizza, appena uno prova a fare un discorso diverso -e sai già che vivo in una casa vecchia fatta di legno e pietra quindi non sono certo un fanatico della cementificazione- mostrano incapacità di discutere, secondo me, ed è un peccato.

Non tutti i materiali moderni sono peggiori a priori di quelli naturali. E procurarsi quelli naturali spesso inquina parecchio: la pietra la devo estrarre, il legno lo prendo abbattendo alberi.
Inoltre, non tutti i materiali moderni sono velenosi!
Molti materiali naturali inoltre costano parecchio. Chi fa le case le deve anche vendere.
E prova a fare una casa alta alcuni piani con una buona resistenza sismica, usando pietra: come fai?

Un uso intelligente di materiali moderni aiuta a un risparmio energetico.
E il vetro come lo consideri? uno dei tanto aborriti materiali "artefatti" e velenosi? o quello è naturale? Guarda che dietro un "banale" doppiovetro (che isola molto bene il calore) c'è molta tecnologia.
E un pannello di silicio per cercare di sfruttare un minimo l'energia solare? Tutto è tranne che "naturale"! E allora non va bene?
E l'acciaio? cos'è, un materiale "naturale" ? certo che no! E allora? Non va bene usare acciaio secondo te nella costruzione di una casa?

PS: i miei vicini stanno in una deliziosa casetta seicentesca in pietra e tengono lo stesso il condizionatore a go-go. Quella è cattiva abitudine. Non c'entra coi materiali usati per costruire la casa, potrebbero anche stare in un igloo e lo stesso terrebbero il condizionatore a palla.
 
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A

anydaynow

Guest
certo, stizza. se parlo di case in terra cruda mi vien detto che son quelle degli aborigeni. le case antiche in sasso e pietra, che avendo mura dello spessore anche di un metro, isolano meglio della maggior parte di quelle moderne. Anche se, la pietra, può fare da ponte termico se nell'intercapedine non viene messo un materiale che lo blocchi.

Ad ogni modo se vivi in una casa antica puoi ben sentire che anche quando in casa fa un po' più caldo del solito la sensazione non è sgradevole come nei moderni edifici, dove pare di sentirsi dentro a dei forni.
non ho detto che bisogna buttare via tutto quanto, solo che in una discussione sul risparmio energetico se volete parlare solo delle lampadine allora accomodatevi.
 
A

anydaynow

Guest
ECO-TOSSICITÀ. Recenti studi rivelano che il tungsteno, ritenuto finora inerte e innocuo per l'ambiente, può avere effetti negativi sul ciclo biologico di animali e piante

ECO-TOSSICITÀ. Recenti studi rivelano che il tungsteno, ritenuto finora inerte e innocuo per l'ambiente, può avere effetti negativi sul ciclo biologico di animali e piante
Fonte: Galileo, GIORNALE DI SCIENZA E PROBLEMI GLOBALI http://www.galileonet.it
Recenti studi rivelano che il metallo, ritenuto finora inerte e innocuo per l'ambiente, può avere effetti negativi sul ciclo biologico di animali e piante
Il tungsteno, il metallo di cui sono costituiti i filamenti delle lampadine a incandescenza, potrebbe essere più pericoloso per l'ambiente di quanto ritenuto finora. La sua reputazione è messa in discussione in un articolo di Rachel Petkewich pubblicato sulle pagine del Chemical & Engineering News Magazine, settimanale dell’American Chemical Society.
Buon conduttore di elettricità, resistente alla corrosione degli acidi, con il punto di fusione più elevato di tutti i metalli: grazie a queste caratteristiche, il tungsteno è stato ampiamente utilizzato nell’industria elettrica e per la produzione di leghe. In più, gli scienziati lo hanno sempre ritenuto un elemento chimicamente inerte, insolubile in acqua e soprattutto non ecotossico. Motivo per cui è stato anche preferito al piombo dall’industria militare statunitense. Ora, però, nuovi studi ne mettono in dubbio l'eco-compatibilità, tanto che sia il Dipartimento della Difesa sia l’Agenzia di Protezione Ambientale americane lo hanno recentemente classificato come “contaminante emergente”. Sembra infatti che alcuni composti del metallo si diffondano rapidamente nel suolo e nelle acque, interferendo con i cicli vitali di piante e animali.
Qualche esempio: Anthony Bednar, geochimico dell'Environmental Laboratory dello U.S. Army Engineer Research & Development Center, ha dimostrato che i composti di tungsteno e sodio possono inibire la riproduzione dei lombrichi. E l’ecologo Nikolay Strigul del Center for Environmental Systems presso lo Stevens Institute of Technology (Usa) ha scoperto che alcune forme del metallo possono bloccare la crescita delle piante e causare la morte di organismi acquatici.
Sebbene questi indizi siano allarmanti, gli autori dell'articolo invitano alla cautela perché al momento non sono disponibili dati sufficienti per dire se il tungsteno sia o meno una minaccia per l'ambiente. Non resta quindi che aspettare gli esiti di nuovi e più approfonditi studi per conoscere appieno i suoi effetti su flora e fauna. (m.s.)
 
A

anydaynow

Guest
Boom degli impianti di piccola taglia. Per il futuro, esperti a consiglio nelle Giornate della Microgenerazione

Boom degli impianti di piccola taglia. Per il futuro, esperti a consiglio nelle Giornate della Microgenerazione
Fonte: E-gazette http://www.e-gazette.it
Se non è boom non si sa come chiamarlo. Da 6364 impianti in esercizio al 9 gennaio 2008 si è saliti oggi a 24367; da 63 MW installati alla stessa data si sfiorano oggi i 00 MW (297,6 per la previsione). Non ci sono ancora dati sulla produzione nello stesso periodo, e sono difficili da calcolare in quanto il Gestore del Sistema Elettrico, che ha l'incarico per legge di fornire dati statistici in merito, nel rapporto appena reso pubblico si ferma alla fine dello scorso agosto. Elaborando però i dati disponibili si possono fare alcune osservazioni interessanti, che vanno al di là delle cifre, pur incontestabilmente lusinghiere.
Innanzitutto, si è rafforzata una tendenza che avevamo nel 2008: la rimodulazione degli incentivi introdotta dal Nuovo Conto Energia (NCE) ha spinto a concentrare l'attività sugli impianti di piccola e piccolissima taglia (i famosi tetti fotovoltaici). Il 97 per cento delle installazioni a NCE è infatti di dimensioni inferiori a 20 KW, e il 56 per cento inferiore ai 3 KW.
I dati aggregati, che comprendono anche la "coda" degli impianti autorizzati in base agli incentivi del Vecchio Conto Energia (VCE), vedono il dati dei piccoli/piccolissimi al 92 per cento, riflettendo la non penalizzazione dei quelle tariffe nei confronti di medi e grandi impianti. Altri dati relativi alla coda del VCE confermano questa particolarità: il migliaio circa di impianti VCE installati nel 2008 ha portato da solo circa 85 nuovi MW fotovoltaici, mentre ce ne sono voluti 17.000 NCE per apportarne circa 140.
Dal punto di vista delle prospettive della microgenerazione solo da fotovoltaico, quindi, il 2008 è stato un anno importante, con un'evoluzione che ha regolarmente sorpassato le previsioni del GSE (penalizzato anche dal fatto che l'NCE ha spostato l'iter autorizzativo alla fine della realizzazione degli impianti, per cui si trova senza strumenti previsionali certi), sia in numero di impianti che di potenza. Fattori di questo accelerazione progressiva sono stati fino a luglio la crescita impetuosa e apparentemente inarrestabile del prezzo del petrolio, che ha spinto molti a "buttarsi" sul fotovoltaico domestico e che per i tempi tecnici ha avuto riflessi sino ad autunno inoltrato. Nell'ultimissima parte dell'anno un'altra spinta è venuta poi dal fatto che nel 2009 l'NCE prevede un taglio del 2 per cento degli incentivi su nuovi impianti.
Girata la boa del 1° gennaio, che c'è da aspettarsi? Cosa succederà sul fronte del "carburante" del mercato fotovoltaico, ossia i finanziamenti bancari coperti dalla cessione dell'incentivo? Per ora, è un mistero. Non si hanno notizie di restrizioni nelle erogazioni di credito, ma è chiaro che, se la tendenza europea alla riduzione degli incentivi al fotovoltaico proseguirà (apripista sono stati Germania, con meno 25 per cento, e Spagna, con meno 35 per cento) e si estenderà all'Italia, la "bancabilità" del fotovoltaico (ricordando che gli incentivi non sono rivalutati in base all'inflazione) soffrirà. Le fonti fossili sembrano anch'esse aver subito un ridimensionamento di prezzo duraturo, e con esse i prezzi dell'energia elettrica. Sul fronte "positivo", per il fotovoltaico c'è il calo atteso nei prezzi dei pannelli fotovoltaici, innescato da diversi fattori, in primis quello della sovraccapacità produttiva in tutti gli stadi della filiera fotovoltaica dovuta alla crisi economico-finanziaria globale. È troppo presto per capire se questa riduzione dei prezzi sarà sostenuta da una contemporanea discesa dei costi derivanti da innovazioni tecnologiche, per esempio l'aumento della produzione di pannelli a film sottile.
Sul fronte microgenerazione, comunque, il film sottile probabilmente non porterà a grandi effetti, in quanto si tratta di tecnologia conveniente per ora solo in impianti di grandi dimensioni e a basso rendimento, come le applicazioni su grandi edifici commerciali. I produttori di moduli in silicio cristallino potrebbero essere costretti ad abbassare i prezzi comunque, ma ci potrebbe anche essere un effetto contrario, di segmentazione dei prezzi in base alla taglia dell'impianto che penalizzerebbe i "tetti fotovoltaici". Inoltre, c'è da tenere presente che, se i prezzi dovessero scendere troppo a costi stabili, potrebbe venire a mancare l'incentivo alla ricerca industriale a e all'allargamento della capacità produttiva. Secondo gli analisti, se il prezzo dei moduli (i componenti elementari dei pannelli) dovesse scendere dagli attuali 4 dollari/W a 2,6 dollari/W (cifra possibile entro fine 2009), i produttori lavorerebbero in perdita. Per cercare di capire come si evolveranno le cose, la cosa migliore da fare è sorvegliare le notizie di chiusure di impianti di produzione in Cina.
Per capire invece il futuro prossimo del fotovoltaico in Italia, la cosa migliore da fare è partecipare alla terza edizione delle Giornate della Microgenerazione, organizzata dal settimanale e-gazette.it e da Updating, in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano il 18 e 19 febbraio prossimi presso il Centro Congressi della Camera di Commercio in Via Meravigli 9/b. La prima giornata sarà interamente dedicata alla microgenerazione da fonti rinnovabili, con l'intervento in qualità di speaker di rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni del settore e delle aziende.
Maggiori dettagli sulle Giornate della Microgenerazione sono reperibili sul sito www.microgenforum.it, dove è anche possibile preregistrarsi per la partecipazione gratuita
 
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