Beh, se ci pensi è quasi impossibile che una pianta nata da seme non possa fiorire e fruttificare, perchè altrimenti non si spiegherebbe come abbiano fatto a ottenere quel seme, che proviene da un frutto prodotto da una pianta che in un modo o nell'altro sarà nata anche lei da seme e così via....
Prima che arrivasse l'uomo a innestare mandorle e susine, come facevano questi alberi a esistere?
L'equivoco sta nel fatto che la pratica dell'innesto, serve per ottenere frutti aventi determinate caratteristiche (che l'uomo ha selezionato nei secoli, ottenendo tutte le varietà attualmente coltivate), mentre una pianta nata da seme avrà caratteristiche "selvatiche" o comunque "non selezionate" a causa del rimescolamento genetico. Ciò non vuol dire che tale pianta non possa fiorire e fruttificare, perchè fioritura e fruttificazione sono il mezzo di riproduzione delle piante, posseduto da sempre da tutte le piante, e non può venire perduto....
Un'altro equivoco sta nel fatto che prima di arrivare a fiorire, un albero ha bisogno di un certo tempo di "maturazione" delle sue cellule, cosa che avviene dopo vari anni dalla nascita dal seme, mentre innestando un ramo "già maturo", inizierà a fiorire molto prima, perciò si può dire che la pianta nata da seme arriverà a fiorire più tardi rispetto a quella innestata, ma non che non fiorirà mai...
Per esempio: io ho un ciliegio nato da seme che ha iniziato a fiorire solo dopo 10 anni, ora fiorisce abbondantemente e fa ciliegine piccole. Se lo avessi innestato da giovane sicuramente già dopo 4-5 anni avrebbe fatto ciliegie, grosse come quelle del ramo usato per l'innesto. E' questa l'utilità dell'innesto.
Il mandorlo non lo conosco bene, perciò non so quanto tempo impiega a fiorire, ma quando inizierà potrai mangiare le mandorle (sperando che non siano amare....)