patrizia
Maestro Giardinauta
Queste piantine sono il risultato di semine e prelievi dell'anno scorso
ve li racconto uno per uno, pur rischiando di annoiarvi...
A partire da sinistra il primo è il sambuco, o meglio, credo sia sambuco, ma non posso esserne ancora sicura.
Cresceva sul bordo della stada ed era già stato tagliato una volta dalla brutale mangusta della ditta appaltata dalla Provincia per la manutenzione stradale, per questo ha una forma così innaturale, col ginocchio a metà fusto.
Il secondo è un ibisco nato da seme, mi sembra abbia un piede interessante, con la tendenza a biforcarsi già fuori terra, lo sto scalzando progressivamente a un millimetro per volta, se riuscirò metterò una pietra quando sarà pronto.
Il terzo è un ibisco con un bel fusto di diametro già considerevole, superiore al centimetro, è nato nel giardinetto roccioso, quindi ha sviluppato delle radici superficiali e ho potuto metterlo in vaso quest'inverno a febbraio, quando era ancora in riposo, l'ho tagliato per accorciarlo, ma dovrò taglaire ancora.
Intanto ha buttato dei bei rametti nuovi teneri e flessibili, mi dedicherò a modellarli, ma non so ancora se verrà una scopa rovesciata o se potrà avere un portamento eretto formale.
Vedrò come si cicatrizzeranno i prossimi tagli dei rami mozzati.
Il quarto è un altro ibisco sinensis, nato in vaso da seme, per adesso ha un portamento abbastanza equilibrato, senza onori né gloria, vedrò se riuscirà a crescere piramidale.
Il quinto è un ginkgo biloba, anche questo nato da seme l'anno scorso, non presenta ancora ramificazioni ma solo il ciuffo di foglie sulla sommità.
Il sesto è un maggiociondolo, per adesso ha solo il fusto centrale tutto ricoperto di foglioline, ma nessuna ramificazione, forse dovrei capitozzarlo per stimolare l'emissione di rametti laterali.
Intanto li guardo
ve li racconto uno per uno, pur rischiando di annoiarvi...
A partire da sinistra il primo è il sambuco, o meglio, credo sia sambuco, ma non posso esserne ancora sicura.
Cresceva sul bordo della stada ed era già stato tagliato una volta dalla brutale mangusta della ditta appaltata dalla Provincia per la manutenzione stradale, per questo ha una forma così innaturale, col ginocchio a metà fusto.
Il secondo è un ibisco nato da seme, mi sembra abbia un piede interessante, con la tendenza a biforcarsi già fuori terra, lo sto scalzando progressivamente a un millimetro per volta, se riuscirò metterò una pietra quando sarà pronto.
Il terzo è un ibisco con un bel fusto di diametro già considerevole, superiore al centimetro, è nato nel giardinetto roccioso, quindi ha sviluppato delle radici superficiali e ho potuto metterlo in vaso quest'inverno a febbraio, quando era ancora in riposo, l'ho tagliato per accorciarlo, ma dovrò taglaire ancora.
Intanto ha buttato dei bei rametti nuovi teneri e flessibili, mi dedicherò a modellarli, ma non so ancora se verrà una scopa rovesciata o se potrà avere un portamento eretto formale.
Vedrò come si cicatrizzeranno i prossimi tagli dei rami mozzati.
Il quarto è un altro ibisco sinensis, nato in vaso da seme, per adesso ha un portamento abbastanza equilibrato, senza onori né gloria, vedrò se riuscirà a crescere piramidale.
Il quinto è un ginkgo biloba, anche questo nato da seme l'anno scorso, non presenta ancora ramificazioni ma solo il ciuffo di foglie sulla sommità.
Il sesto è un maggiociondolo, per adesso ha solo il fusto centrale tutto ricoperto di foglioline, ma nessuna ramificazione, forse dovrei capitozzarlo per stimolare l'emissione di rametti laterali.
Intanto li guardo