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Ma...?

Tchaddo

Florello
Buongiorno, girando su un mercatino on line ho trovato questa foto...
IMG_20201010_105945_resize_24.jpg
Io avevo capito che senza essere innestate queste piante non possono vivere... o_O
 

mariated

Giardinauta Senior
È un Gymnocalycium mihanovichii, probabilmente trattato per togliere la clorofilla, che, però, non è stata tolta del tutto visto che sta vegetando. Oppure c'è un altra possibilità che sia innestato su un portainnesto molto basso e completamente interrato.

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Tchaddo

Florello
In effetti alla base ha dei polloni normali e uno mezzo rosso... Ho aperto la discussione perché pensavo non potessero sopravvivere a lungo
 
R

RobertoB

Guest
A quanto ho da poco saputo esiste una leggenda secondo la quale i Gymnocalycium mutati sarebbero stati ottenuti dallo scienziato malvagio spennacchiotto:ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:

A parte gli scherzi, il colore che presentano è dato dai carotenoidi che privi della copertura cromatica della clorofilla, mostrano il loro colore.
Per quanto strani non sono meno naturali di una foglia di acero o liquidambar che si colora in autunno ( stessi pigmenti).
Quindi non "sembra naturale" è a livello spennacchiotto, come d'altronde la teoria che la clorofilla venga tolta (qualcuno mi illustra come dovrebbe avvenire questo fantomatico procedimento?????)

Sono mutazioni genetiche che vengono selezionate e moltiplicate
 

mariated

Giardinauta Senior
Quindi non "sembra naturale" è a livello spennacchiotto, come d'altronde la teoria che la clorofilla venga tolta (qualcuno mi illustra come dovrebbe avvenire questo fantomatico procedimento?????)

Ho sempre letto che quei colori vengono ottenuti sottoponendo le piante a radiazioni che portano ad una ridotta produzione di clorofilla.
Non mi sono mai chiesta come.
Immagino che le radiazioni inducano delle mutazioni genetiche che rendano le piante incapaci di sintetizzare clorofilla in quantità "normali".
Insomma, più o meno quello che hai detto tu, solo che le mutazioni non sono spontanee ma indotte.





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cmr

Maestro Giardinauta
I gymno colorati (all'inizio c'erano solo i rossi e i gialli e si trovava anche qualche Chamaecereus decolorato rigorosamente innestati su Hylocereus) vanno in giro più o meno dagli anni '60, almeno qui da noi. Nel resto delle serre del Globo, specialmente in Asia dove oltre a creare gli Astrophytum superkabuto e parenti vari (kikko, onzuka, godzilla e tutti i nomi dei pokemon) si sono divertiti a decolorarne (no togliere) la clorofilla e innestarli per farli campare, a furia di impollinare tra loro quelli che presentavano caratteristiche interessanti specialmente come colorazione dell'epidermide, perche dei fiori non gli interessa un granche: per quelli ci sono i millemila ibridi di Echinopsis, sono riusciti a stabilizzarli, a tirarli su senza innestarli e con colori che sembrano photoscioppati: basta fare un giretto su Instagram per rendersene conto. Una volta che hai le piante madri con quelle caratteristiche fantascientifiche, far produzioni in batteria è un gioco da ragazzi!
 

Sofia D.

Giardinauta Senior
Non sono necessariamente irradiati, le mutazioni occorrono in una piccola parte della popolazione e vengono generalmente selezionati i milanovichii perché tendono statisticamente ad essere più soggetti a questo tipo di mutazione, come sono più statisticamente proni a creare le chimere quando innestati...
Alcuni milanovichii rossi possono sopravvivere perché in parte potrebbero "nascondere" la clorofilla fra i pigmenti rossi, in parte perché alcuni pigmenti rossi possono concorrere alla fotosintesi (alcuni organismi fotosintetici primigeni non avevano clorine su base di magnesio ma su base ferrosa e rameosa, ovvero rosso e blu)... Comunque sia in rari casi i gymno rossi possono avere radici proprie anche se sono tremendamente lenti a crescere, ma più spesso si tratta di un innesto nascosto come dice giustamente @cri1401
Per i polloni verdi... Ammettendo che siamo in buona fede, il tessuto verde è dominante sui tessuti variegati per ovvi motivi biochimici :)
 

cmr

Maestro Giardinauta
Due immagini tra le tante. Hanno tecniche di coltivazione probabilmente discutibili per via di quello che immagino usino per ottenere certi risultati; alla fine, purtroppo, è la logica del mercato quella che decide e la Natura...beh, a quella ci penseremo ....dopo!
Guardate che arcobaleno la semina nella prima immagine e non fatevi sfuggire la porcheria limacciosa di substrato che usano e, nella seconda immagine, i piccoli messi a crescere su radici proprie perchè si sa: le piante franche, non innestate, valgono di più.......

aaa (2).jpg
aaa (1).jpg
 

mariated

Giardinauta Senior
Due immagini tra le tante. Hanno tecniche di coltivazione probabilmente discutibili per via di quello che immagino usino per ottenere certi risultati; alla fine, purtroppo, è la logica del mercato quella che decide e la Natura...beh, a quella ci penseremo ....dopo!
Guardate che arcobaleno la semina nella prima immagine e non fatevi sfuggire la porcheria limacciosa di substrato che usano e, nella seconda immagine, i piccoli messi a crescere su radici proprie perchè si sa: le piante franche, non innestate, valgono di più.......

Vedi l'allegato 596026
Vedi l'allegato 596028
Impressionante. Posso sapere da dove provengono queste immagini o, almeno, se questi lavori vengano fatti, come immagino, in grosse strutture specializzate, o nei normali vivai?

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cmr

Maestro Giardinauta
Le ho prese gironzolando su Instagram; come ho detto, principalmente da vivai asiatici apparentemente nemmeno tanto grandi. Naturalmente non mostrano le tecniche ma espongono il risultato finale. Cosi come nel caso degli Astro superkabuto, non sapremo mai ufficialmente quali sono gli incroci alla base di quel risultato anche se qui a Roma, diversi anni fa, sono stati ricreati partendo dagli astro sp. (myriostigma, asterias, ornatum, ecc.); ma erano altri tempi e , sopratutto, altre persone che adesso, purtroppo, non ci sono più e, non meno importante, c'erano appassionati coltivatori interessati a "fare ricerca".
 
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