I personal computers attuali hanno alimentatori da 3/400 watt, hanno ovvero un assorbimento paragonabile alla quarta parte di un ferro da stiro casalingo. Quindi, un consumo niente affatto trascurabile.
Le parti che consumano di più, e sono anche soggette a più rapida usura, sono il video e il disco rigido; seguono le ventole di raffreddamento, quella principale e quella del processore, per i tipi più veloci.
Per quanto riguarda il video, i Sistemi operativi più diffusi (per esempio Windows) prevedono di poter impostare un tempo oltre il quale, se il video non è attivo, viene automaticamente spento, salvo riattivarsi - sempre automaticamente - al riattivarsi dell'operatività, per esempio, azionando il mouse. In Windows, si trova questa opzione nel pannello di controllo.
Anche i dischi rigidi sono soggetti ad usura, e innalzano il consumo in quanto hanno parti meccaniche in continuo movimento; anche per loro si può regolare un tempo limite, oltre il quale si spengono per riattivarsi con la stessa modalità del video.
A proposito dei dischi rigidi c'è da fare una considerazione: i fabbricanti più seri indicano per ciascun modello due valori che - in buona sostanza - sono indicativi della buona qualità e della resistenza all'usura dei loro prodotti.
Uno è il cosiddetto MTBF (dall'inglese, Mean Time Between Failures) o service life, che sta a indicare il tempo medio di vita di un HD in operatività continua, e il numero medio di cicli di start-stop, ovvero il numero di accensioni e spegnimenti del vostro pc, ognuno dei quali è causa di stress fisico per le testine e il motore del drive.
Tanto per quantificare, un buon HD per computer personale può avere un MTBF di 600.000 ore, e sopportare oltre 50.000 cicli di start-stop. Quest'ultimo valore tende ad essere più alto, anche di 5 volte superiore, per i modelli portatili che sono più soggetti ad operazioni di accensione/spegnimento.
Ora, 600.000 ore di MTBF (leggi "durata") corrispondono a quasi 70 anni! Eppure i migliori produttori non superano la concessione di 5 anni di garanzia.
Anche i 50.000 cicli di accensione/spegnimento corrispondono più o meno agli stessi 70 anni, se si accende il computer al mattino e lo si spegne la sera.
Se ne deduce che la cosa più deleteria per i vostri HD, anzi, per i vostri dati che vi sono allocati, è proprio lo spegnere e riaccendere il computer più volte al giorno, anche se la resistenza dei dischi attuali rischia di battere quella di alcuni di noi.
Se conoscete marca e modello del vostro HD, ne potete verificare l'"aspettativa di vita" consultando il sito del produttore.