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libri, di tutto un po'

elleboro

Florello
E' molto tempo che intendo leggerlo. Il punto è che, pur spendendo troppissimo in libri, questi capolavori di un'altra epoca mi riprometto di trovarli o sulle bancarelle o nella biblioteca della Terza Età nella quale convergono i libri vecchi di chi disfa una casa.

Non ridete ,ma, per esempio (ed ho scoperto che non sono la sola) pur avendo le mani bucate, strizzo il tubetto del dentifricio in maniera così esagerata, da far quasi pensare che l'ultimo micromillesimo di dentifricio lasciato nel tubetto possa mandarci in malora tutti!! :)

Misteri della psiche :confused:
 
H

H2O

Guest
Figurati: dieci minuti per questo forum li trovo senz'altro!
Il furto del grande dinosauro non è di Woodhouse, è di un altro autore del quale non mi ricordo il nome. Ti saprò dire. Nessun altro lo ha mai letto ?
Di Steinbeck ho letto anche "uomini e topi". Entrambi molto belli.
A presto
 
H

H2O

Guest
Per Bruna ed il dentifricio: lo faccio anch'io. Ho pagato anche quello. (Poi magari spreco da qualche altra parte)
Ma scusami, che cos'è "la biblioteca della terza età" ? l'hai nominata più di una volta e mi incuriosisce.
 

elleboro

Florello
invero è la sintesi di "biblioteca dell'università della terza età".
Poichè si nutre dei libri donati da Soci che alleggeriscono le loro librerie, vi si trovano facilmente titoli molto datati. Ma poichè c'è una quantità rispettabile di libri bellissimi e vecchi che non ho ancora letto... la frequento abbastanza.
Ricordo di aver letto anch'io Uomini e Topi, e forse altro di Steinbeck. 'è stato un periodo, qualche decennio fa, che andava di moda la narrativa americana.
La Cittadella è sua? Forse ho letto anche quella e, forse, se mi capita, li rileggo volontieri.

Senti, dato che sei di Milano (io sto a porta vittoria) un giorno nel quale sei meno presa ed hai del tempo libero, verresti da me a bere un te ed a chiacchierare di libri e piante? O magari, possiamo mangiarci una pizza a mezzogiorno, da qualche parte. Ma tu fai orario pieno d'ufficio, vero?
 
Ultima modifica:
H

H2O

Guest
per Bruna: no, mi spiace, non sono di Milano, ma in provincia. Ho lavorato a Milano per 15 anni ed ero di fronte al monumentale. Hai presente il palazzo delle Poste? Proprio lì vicino, c'è un altro palazzo 5-6 piani, scuro: ecco, io ero lì, 4 piano, affacciata sul cimitero...ogni tanto vedevamo levarsi un fil di fumo.....
Bei tempi. No, non per il fil di fumo, ma per quel che è stata la mia gioventù.
Avevo in mente di fare una capatina a Mi durante le vacanze natalizie, ma, chissà perchè, i miei programmi vanno quasi sempre a farsi benedire....
La cittadella è di Cronin e gli altri (3 uomini a zonzo e in barca) sono di JK Jerome.
Di Woodhouse ho letto anch'io qualcosa ed è pittosto divertente.
Un altro libro su questi temi - relax e divertimento - è "in viaggio con la zia" di G. Greene. Inizia più o meno così : "una volta ho assistito ad una cremazione prematura"...
ciao a tutti
 
B

bobino

Guest
Ho letto anch'io i libri che indichi H2O. Prima da piccola in italiano e poi un po' più grandicella, in lingua originale. Mi serve per tener fresco il vocabolario.
Un altro libro divertente è Il carnet del Maggiore Thompson di Pierre Daninos. Tratta di un uomo che si sposa due volte: la prima con una inglese e dopo alcuni anni dalla sua morte una francese. Nel libro narra e commenta le abitudini diverse di vita quotidiana trascorse con le due mogli che diventano così lo specchio di mentalità molto lontane da loro. Secondo me si legge tutto d'un fiato.......

:flower:
 

elleboro

Florello
ho letto anche in Viaggio con la Zia, me ne ero dimenticata. Ed anche - di questo genere che, evidentemente allora abbondava, anche un libro inglese che aveva qualcosa a che fare con un maggiordomo. Vi viene in mente=?
 
H

H2O

Guest
Caspita, se me ne ricordo! Jeeves, il maggiordomo! Mitico: Questi, se non sbaglio, sono quelli di JP Woodhouse..
 
B

bobino

Guest
Oggi mi hanno regalato un libro. Si intitola Autobiografia di un violoncello scritto da Wolf Wondratschek. E' un....autobiografia. nel senso che un violoncello che di nome fa Mara e di cognome Stradivari si racconta. I suoi primi "passi" nella bottega del liutaio, i suoi primi concerti nelle piccole orchestre, per arrivare, da grande, a fare il solista.La casa editrice è il Ponte alle Grazie.
Piccola nota: The Mara, (il soggetto del libro di cui parlo), è stato un violoncello famosissimo. Fu costruito a Cremona nel 1711 da Stradivari, aveva una "voce" calda e armoniosa. Fu ascoltato da Mozart e Haydn. Leggere questo libro significa entrare un po' nel mondo della musica, conoscerne i lati più intimi, le sensazioni che accomunano tutti coloro che suonano. Non è un libro accademico, ma un violoncello che si autoracconta davanti al fuoco....
bacibaci :love_4:
 

elleboro

Florello
Forse lo prenderò. Ma non adesso. Invece sono in possesso de I Mercanti. Ma è cellofanato e allora voglio regalarlo così a mio genero che vedrò sabato, forse. Poi me
lo farò imprestare perchè mi attira proprio molto. Il piccolo Sellerio aul Giardiniere l'ho ordinato. Grazie Bobino, sei una bella fonte.
 
H

H2O

Guest
Rieccomi per un intervento veloce:
ho terminato di leggere "Angeli e Demoni" di Dan Brown.
Non è male, è piuttosto avvincente ma, come il primo, batte sullo stesso chiodo.
E, come il primo, bisogna prenderlo così com'è: un romanzo.
Voglio dire; quando mi capita di leggere libri di fantascienza - che tra l'altro mi piacciono molto - accetto ciò che lo scrittore dice, senza andare a verificare se è vero o no.
La cosa è diversa nel caso in cui leggo un saggio storico: allora sì che pretendo che non si scrivano cavolate (ammesso che io possa leggere un saggio di storia: ho tentato, ma ho lasciato perdere. La "storia" non mi è mai piaciuta, fin dalle elementari. Forse perchè era tutto un susseguirsi di date e nomi che per me non avevano importanza. Una volta mio figlio - terza o quarta elementare - disse alla maestra: ma se sono tutti morti, perchè devo impararla ?)
Ora ho iniziato "L'archeologo" e mi ha già stancato. Leggerò ancora qualche pagina e, se non cambia ritmo, lo abbandono.
Ciao
 

elleboro

Florello
come concordo. Cassato Angeli e Demoni.
ma dimmi: l'Archeologo potrebbe annoiare persino me che sono una appassionata proprio dell'Archeologia (e che ho scavato per un paio d'anni, scavi di poca importanza ma che mi hanno divertito e interessato da pazzi?).
 

Joy

Giardinauta
Ieri dopo la seduta dalla fisioterapista per rimettermi in sesto la schiena sono passata dalla mia libreria li' accanto.
Ho fatto bottino.
Quanto prima vi daro' le recensioni, Per ora sto leggendo un delizinso libro di Gabriel Garzia Marques. E' un autore che amo moltissimo; uno dei libri piu' belli che abbia letto e' il suo Cent'anni di solitudine che certo conoscete.
Ciao, Luciana
 

elleboro

Florello
Anch'io lo consideravo così.
Poi qualche anno fa ho voluto rileggerlo. Non so cosa sia accaduto... non mi è più piaciuto. Nè mi era piaciuto un altro titolo di G.G.M. letto subito dopo (forse l'Autunno del Patriarca?).
 
H

H2O

Guest
Per Elleboro:
a mio giudizio personalissimo, credo che anche per te "l'Archeologo" possa essere noioso. Ho saltato diverse pagine, leggiucchiando qua e là, ma non mi avvince.
Anche a mio fratello il quale, a differenza mia, ama molto la storia, non è piaciuto.
Sei sei curiosa, ti conviene "noleggiarlo", non acquistarlo.
GGM l'ho letto anch'io e, a suo tempo, mi era piaciuto.
Non l'ho più riletto: non lo faccio più da parecchio, ormai..
Invece un buon libro può essere "l'ombra del vento" di Zafon . Anche se all'inizio è un po' lento, poi la storia avvince..
Ciao e buon fine settimana a tutti
 

Joy

Giardinauta
E' vero, succede che un libro riletto a distanza di tempo non faccia più lo stesso effetto o addirittura non piaccia più. Evidentemente cambiano i tempi, i gusti, la percezione delle cose: si chiama invecchiare.
Ciao, Luciana
 

elleboro

Florello
Vuoi dire che si appanna il senso del bello?
Oh madre santa! Ero convinta che si acuisse... Oh forse avevo talmente ingigantito nella memoria, il godimento di quelle pagine che, riprovandolo mi ha deluso.

Come quando il ricordo di un luogo, formatisi nell'infanzia, se viene rivisitato dal vivo nell'età adulta, cambia dimensione e si rimpicciolisce in maniera deludente...

Io, recentemente ho letto un altro Scerbanenco (mio adorato nessuno) ed ho capito cosa mi lasciava interdetta. Scerbanenco, oltre a una scrittura piacevole, in questi suoi libri che, forse, possiamo etichettare come "prima maniera", svolge trame e approfondimenti molto improntati a una sana eticità. E proprio perciò oggi appaiono assai datati. Un po' come Liala. E come Liala disegna trame molto romantiche, molto "da signorine", come si diceva una volta.
E nonostante sia anch'io mooolto datata, avverto questa scrittura come fuori dal tempo, come dotata da una morale troppo facile. Seppur mi piacerebbe tanto che i tempi moderni si soffermassero sul rispetto, le ritrosie, le rinunce che Scerbanenco illustra.
Poi ho letto Arcodamore di A:De Carlo. Trama non particolarmente attraente: la storia di un amore difficile ma forte. Scrittura, a mio parere troppo ricca di approfondimenti e di aggettivi, addirittura un po' barocca. Buono il finale. Non lo metterei fra i migliori libri letti ma... si può leggere.
Adesso stio leggendo un titolo che mi ha imprestato ieri mia cognata, ma mi ispira abbastanza poco:Apocalisse Bianca - Meteo Thriller di Alessio Grosso. Ve ne parlerò a lettura terminata (se lo termino).
 
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