Vuoi dire che si appanna il senso del bello?
Oh madre santa! Ero convinta che si acuisse... Oh forse avevo talmente ingigantito nella memoria, il godimento di quelle pagine che, riprovandolo mi ha deluso.
Come quando il ricordo di un luogo, formatisi nell'infanzia, se viene rivisitato dal vivo nell'età adulta, cambia dimensione e si rimpicciolisce in maniera deludente...
Io, recentemente ho letto un altro Scerbanenco (mio adorato nessuno) ed ho capito cosa mi lasciava interdetta. Scerbanenco, oltre a una scrittura piacevole, in questi suoi libri che, forse, possiamo etichettare come "prima maniera", svolge trame e approfondimenti molto improntati a una sana eticità. E proprio perciò oggi appaiono assai datati. Un po' come Liala. E come Liala disegna trame molto romantiche, molto "da signorine", come si diceva una volta.
E nonostante sia anch'io mooolto datata, avverto questa scrittura come fuori dal tempo, come dotata da una morale troppo facile. Seppur mi piacerebbe tanto che i tempi moderni si soffermassero sul rispetto, le ritrosie, le rinunce che Scerbanenco illustra.
Poi ho letto Arcodamore di A
e Carlo. Trama non particolarmente attraente: la storia di un amore difficile ma forte. Scrittura, a mio parere troppo ricca di approfondimenti e di aggettivi, addirittura un po' barocca. Buono il finale. Non lo metterei fra i migliori libri letti ma... si può leggere.
Adesso stio leggendo un titolo che mi ha imprestato ieri mia cognata, ma mi ispira abbastanza poco:Apocalisse Bianca - Meteo Thriller di Alessio Grosso. Ve ne parlerò a lettura terminata (se lo termino).