• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

lettera di una figlia ad una madre

billgates13

Giardinauta Senior
quanta sofferenza in queste righe.


Battaglie
Agenda
Bullismo



. .
Corriere della Sera
> La ventisettesima ora
> Il testamento di Reyhaneh: “Dona i miei organi e lascia che il vento mi porti via”


Testata

rey2

ott

27

Cara mamma dal cuore d'oro, nell'altro mondo gli accusatori siamo io e te, e loro sono gli imputati. Vediamo quel che vuole Dio. Io avrei voluto abbracciarti fino alla morte. Ti voglio bene
Il testamento di Reyhaneh: “Dona i miei organi e lascia che il vento mi porti via”

di redazione La27ora


Tags: iran, omicidio, pena di morte, reyhaneh, stupro




Reyhaneh Jabbari, la ventiseienne iraniana impiccata sabato in Iran per aver ucciso un uomo che accusava di tentato stupro, ha lasciato questo messaggio vocale alla madre lo scorso aprile (quando era prevista la sua esecuzione poi rimandata). Alcuni attivisti iraniani lo hanno trascritto e fatto circolare su internet: lo considerano il suo testamento. Reyhaneh è stata seppellita domenica mattina, ma alla famiglia non è stato permesso di celebrare un funerale per lei.




Cara Shole,


oggi ho appreso che e’ arrivato il mio turno di affrontare la Qisas (la legge del taglione del regime ndr). Mi sento ferita, perché non mi avevi detto che sono arrivata all’ultima pagina del libro della mia vita. Non pensi che dovrei saperlo? Non sai quanto mi vergogno per la tua tristezza. Perché non mi hai dato la possibilità di baciare la tua mano e quella di papa’?



Il mondo mi ha permesso di vivere fino a 19 anni. Quella notte fatale avrei dovuto essere uccisa. Il mio corpo sarebbe stato gettato in un qualche angolo della città e, dopo qualche giorno, la polizia ti avrebbe portata all’obitorio per identificare il mio cadavere, e avresti appreso anche che ero stata stuprata. L’assassino non sarebbe mai stato trovato poiché noi non godiamo della loro ricchezza e del loro potere. E poi avresti continuato la tua vita nel dolore e nella vergogna, e un paio di anni dopo saresti morta per questa sofferenza, e sarebbe finita cosi’.



Ma a causa di quel colpo maledetto la storia e’ cambiata. Il mio corpo non e’ stato gettato via, ma nella fossa della prigione di Evin e nelle sue celle di isolamento e ora in questo carcere-tomba di Shahr-e Ray. Ma non vacillare di fronte al destino e non ti lamentare. Sai bene che la morte non e’ la fine della vita.





Mi hai insegnato che veniamo al mondo per fare esperienza e per imparare una lezione, e che ogni nascita porta con se’ una responsabilità. Ho imparato che a volte bisogna combattere. Mi ricordo quando mi dicesti che l’uomo che conduceva la vettura aveva protestato contro l’uomo che mi stava frustando, ma quest’ultimo ha colpito l’altro con la frusta sulla testa e sul volto, causandone alla fine la morte. Sei stata tu a insegnarmi che bisogna perseverare, anche fino alla morte, per i valori.



Ci hai insegnato andando a scuola ad essere delle signore di fronte alle liti e alle lamentele. Ti ricordi quanto hai influenzato il modo in cui ci comportiamo? La tua esperienza pero’ e’ sbagliata. Quando l’incidente e’ avvenuto, le cose che avevo imparato non mi sono servite. Quando sono apparsa in corte, agli occhi della gente sembravo una assassina a sangue freddo e una criminale senza scrupoli. Non ho versato lacrime, non ho supplicato nessuno. Non ho cercato di piangere fino a perdere la testa, perché confidavo nella legge.



Ma sono stata incriminata per indifferenza di fronte ad un crimine. Vedi, non ho ucciso mai nemmeno le zanzare e gettavo fuori gli scarafaggi prendendoli per le antenne. Ora sono colpevole di omicidio premeditato. Il mio trattamento degli animali e’ stato interpretato come un comportamento da ragazzo e il giudice non si e’ nemmeno preoccupato di considerate il fatto che, al tempo dell’incidente, avevo le unghie lunghe e laccate.



Quanto ero ottimista ad aspettarmi giustizia dai giudici! Il giudice non ha mai nemmeno menzionato che le mie mani non sono dure come quelle di un atleta o un pugile. E questo paese che tu mi hai insegnata ad amare non mi ha mai voluta, e nessuno mi ha appoggiata anche sotto i colpi dell’uomo che mi interrogava e piangevo e sentivo le parole più volgari. Quando ho rimosso da me stessa l’ultimo segno di bellezza, rasandomi i capelli, sono stata premiata con 11 giorni di isolamento.



Cara Shole, non piangere per quello che senti. Il primo giorno che nell’ufficio della polizia un agente anziano e non sposato mi ha colpita per via delle mie unghie, ho capito che la bellezza non e’ fatta per questi tempi. La bellezza dell’aspetto, la bellezza dei pensieri e dei desideri, la bella calligafria, la bellezza degli occhi e di una visione, e persino la bellezza di una voce piacevole.

Mia cara madre, il mio modo di pensare e cambiato e tu non sei responsabile. Le mie parole sono senza fine e le darò a qualcuno in modo che quando sarò impiccata senza la tua presenza e senza che io lo sappia, ti verranno consegnate. Ti lascio queste parole come eredita’.



Comunque, prima della mia morte, voglio qualcosa da te e ti chiedo di realizzare questa richiesta con tutte le tue forze e tutti i tuoi mezzi. Infatti, e’ la sola cosa che voglio dal mondo, da questo paese e da te. So che hai bisogno di tempo per questo. Per questo ti dirò questa parte del mio testamento per prima. Per favore non piangere e ascolta. Voglio che tu vada in tribunale e presenti la mia richiesta. Non posso scrivere questa lettera dall’interno della prigione con l’approvazione delle autorità, perciò ancora una volta dovrai soffrire per causa mia. E’ la sola cosa per cui, anche se tu dovessi supplicarli, non mi arrabbierei – anche se ti ho detto molte volte di non supplicarli per salvarmi dalla forca.



Mia buona madre, cara Shole, più cara a me della mia stessa vita, non voglio marcire sottoterra. Non voglio che i miei occhi o il mio cuore giovane diventino polvere. Supplicali perché subito dopo la mia impiccagione, il mio cuore, i reni, gli occhi, le ossa e qualunque altra cosa possa essere trapiantata venga sottratta al mio corpo e donata a qualcuno che ne ha bisogno. Non voglio che sappiano il mio nome, che mi comprino un bouquet di fiori e nemmeno che preghino per me. Ti dico dal profondo del cuore che non voglio che ci sia una tomba dove tu andrai a piangere e soffrire. Non voglio che tu indossi abiti scuri per me. Fai del tuo meglio per dimenticare i miei giorni difficili. Lascia che il vento mi porti via.



Il mondo non ci ama. Non voleva il mio destino. E adesso sto cedendo e sto abbracciando la morte. Perché nel tribunale di Dio incriminerò gli ispettori, l’ispettore Shamlou, il giudice, i giudici della Corte suprema che mi hanno colpita quando ero sveglia e non hanno smesso di abusare di me. Nel tribunale del creatore accuserò il dottor Farvandi, e Qassem Shabani e tutti coloro che per ignoranza o menzogna mi hanno tradita e hanno calpestato i miei diritti.



Cara Shole dal cuore d’oro, nell’altro mondo siamo io e te gli accusatori e loro sono gli imputati. Vediamo quel che vuole Dio. Io avrei voluto abbracciarti fino alla morte. Ti voglio bene.



Reyhaneh
 

Olmo60

Guru Master Florello
ho seguito questa vicenda e avrei voglia di spaccare il mondo. per quel poco che posso maledico per l'eternità questi mostri disumani, la loro legge,e i loro costumi, mi fanno ribrezzo e amen.
p.s non ho potuto darti una rep. per questa lettera, ma fa come se l'avessi data:):Saluto:
 
Ultima modifica:

garofano

Maestro Giardinauta
A leggere queste parole viene ,si ,voglia di spaccare il mondo,almeno un certo tipo di mondo.Per ragioni di lavoro "quel"mondo un po' lo conosco,ho a che fare con colleghi mussulmani e per di più maschi.Devo dire,per non fare generalizzazioni,come giustamente dice un nostro amico in un'altra discussione,che ci sono persone gentili e illuminate,che rispettano le donne, e con le quali ho un rapporto di cordiale colleganza se non amicizia,conosco pure le loro famiglie.Ci sono pero'nello stesso novero persone che, pur avendo una laurea in una branca molto particolare ad alto impatto umano come quella medica, sono persone grette,chiuse,che non vedono oltre il loro naso e le loro convinzioni.Persone che non rispettano le donne,che trovandosi in Occidente non possono fare quello che vorrebbero,ma che comunque fanno di tutto per mancarti di rispetto.Uno di loro una volta,ha tentato di abusare sessualmente di una collega,fra l'altro bionda,occhi azzurri (colori cui loro sono sensibili) e molto carina.l'Ha approcciata con l'inganno e lei se l'è cavata per un pelo,ma ne è uscita sconvolta. La lettera di Reyahneh è un pugno nello stomaco,un pugno nelle coscienze di tutti.E' terribile il fatto che,pure essendo stata lei ad essere offesa e ferita nella sua integrità di persona e di donna,è toccato a lei essere punita,torturata ed uccisa,per colpa di una legge interpretata da uomini ,per gli uomini.Ho letto il Corano,in molte sue parti,per curiosità,per cultura,e non mi sembra proprio che nelle sue pagine si ammettano simili cose.La Sharia è stato un"parto"degli uomini,di color che hanno interpretato e travisato:persino per quanto riguarda la faccenda del velo, Maometto parla di invito alla modestia,NON di imposizione a forza del velo nelle sue varie declinazioni ,come invece si vede in pratica,e questo è solo un esempio. Ritornando a noi,Reyahneh,secondo l'uso, avrebbe potuto evitare la pena di morte solo se la famiglia dell'ucciso avesse concesso il perdono,cosa che si è ben guardata dal fare...ma in realtà dovevano essere loro a chiedere perdono per quello che il loro congiunto le aveva fatto,non lei.Qui sta pure l'assurdo.E l'assurdo sta anche nel fatto che,comunque fosse andata,se la povera Reyahneh fosse rimasta uccisa per colpa di quell'uomo,non ne sarebbe lo stesso uscita bene,perchè per quella mentalità non è l'uomo ad essere colpevole dello stupro,ma la donna perchè,secondo la loro mentalità, l'avrebbe in un certo senso "permesso",come se se lo fosse andato a cercare:questi ragionano in un modo francamente poco comprensibile,diciamo così per essere buoni.Per dirla con Manzoni,in quei posti, è "mala cosa nascer donne".Comunque,non crediate che in Italia in caso di stupro sia poi tanto meglio,visto quello che si legge in giro...Ritornando alla lettera di Rayahneh,quello che colpisce è il senso di abbandono,il suo sentirsi rifiutata dal mondo o,per lo meno,dal mondo in cui è nata e cresciuta,e questo è già morire,far sentire questo ad una persona, è già ucciderla.E Rayahneh ,lo possiamo dire,è stata uccisa due volte.E,se vogliamo,è stat uccisa anche una terza volta,quando ha visto i suoi ideali,glischemi etici in cui è stata educata,con cui è cresciuta,fatti crollare miseramente da una logica assurda e prepotente.certe cose fanno parte dell'integrità di una persona,e dissipare questa integrità è come uccidere. E' triste leggere nelle sue righe la speranza di una vita migliore dopo la morte:è vero,nella Fede cattolica la vera e ultima patria per l'uomo è il Cielo,ma se Dio ha creato la Terra donandole tanta bellezza,se codifica il rispetto per il corpo e per la vita,una ragione ci sarà...E allora questo significa che Rayahneh ha vissuto tanta infelicità quanta un essere umano ne puo' sopportare in tutta una vita,e questo non è giusto. E' triste legger nelle sue righe la speranza nella giustizia dell'altro mondo,ma lei avrebbe dovuto avere giustizia già qui sulla terra,nel mondo di qua,giustizia che non le è stata data,ma che è stata essa stessa tradita.
 
Ultima modifica:

Olmo60

Guru Master Florello
QUOTE=garofano;2483155]A leggere queste parole viene ,si ,voglia di spaccare il mondo,almeno un certo tipo di mondo.Per ragioni di lavoro "quel"mondo un po' lo conosco,ho a che fare con colleghi mussulmani e per di più maschi.Devo dire,per non fare generalizzazioni,come giustamente dice un nostro amico in un'altra discussione,che ci sono persone gentili e illuminate,che rispettano le donne, e con le quali ho un rapporto di cordiale colleganza se non amicizia,conosco pure le loro famiglie.Ci sono pero'nello stesso novero persone che, pur avendo una laurea in una branca molto particolare ad alto impatto umano come quella medica, sono persone grette,chiuse,che non vedono oltre il loro naso e le loro convinzioni.Persone che non rispettano le donne,che trovandosi in Occidente non possono fare quello che vorrebbero,ma che comunque fanno di tutto per mancarti di rispetto.

io non ne faccio una questione di persone, anzi, lascerei da parte questo discorso, ne faccio una questione di leggi e costumi che seguono pari pari lo scritto da mille e quattrocento anni. (legge coranica applicata, alla lettera in molti paesi, più blanda in altri.
Uno di loro una volta,ha tentato di abusare sessualmente di una collega,fra l'altro bionda,occhi azzurri (colori cui loro sono sensibili) e molto carina.l'Ha approcciata con l'inganno e lei se l'è cavata per un pelo,ma ne è uscita sconvolta.
la violenza sulle donne non è prerogativa dell'islam: vedi quello che succede in tutto il mondo e in tutti i contesti, ma una cosa è la legge che punisce, altra la legge che in qualche modo trova la scappatoia per giustificare il maschio: leggi sull'eredità (8-14) sanzioni sull'adulterio (15-18) superiorità del maschio sulla femmina (34-35 ma si evince in molti altri passaggi sparsi) ancora sulle donne (127-130)..e questo per brevità solo nella IV sura.

La lettera di Reyahneh è un pugno nello stomaco,un pugno nelle coscienze di tutti.E' terribile il fatto che,pure essendo stata lei ad essere offesa e ferita nella sua integrità di persona e di donna,è toccato a lei essere punita,torturata ed uccisa,per colpa di una legge interpretata da uomini ,per gli uomini.
purtroppo ripeto, se si trattasse solo di religione il problema si porrebbe su un altro piano. Paradossalmente è proprio la libertà di interpretazione concessa ai seguaci (non c'è possibilità di una Patristica Islamica) che fa si che venga posto l'accento su alcune sure piuttosto che su altre, molto più pacifiche.
Ho letto il Corano,in molte sue parti,per curiosità,per cultura,e non mi sembra proprio che nelle sue pagine si ammettano simili cose.La Sharia è stato un"parto"degli uomini,di color che hanno interpretato e travisato:
no, qui sbagli: all'occidente fa "piacere" credere che qualcuno abbia travisato, ma dal 190 al 194 lo scritto è chiaro come il sole, ma anche il 12-13-14 nella IX sura, come è chiaro il 178-179 sulla legge del taglione: sebbene sia raccomandato il perdono, se si verificano fatti precisi, non solo è ammesso ma è legge. uno per tutti, il 33 sura XVII. (si raccomanda di non fare "eccessi" nella vendetta). (?).
persino per quanto riguarda la faccenda del velo, Maometto parla di invito alla modestia,NON di imposizione a forza del velo nelle sue varie declinazioni ,come invece si vede in pratica,e questo è solo un esempio.
la questione del velo in verità è un falso problema anche dal punto di vista della "legge": nella XXIV si parla di coprire il capo con il velo, non mostrare ornamenti e le nudità. Ora su queste nudità c'è chi lo legge alla lettera e sempre alla lettera non sbaglia, se per nudità si intende la nuda pelle. (31) Mi ha fatto un pò ridere il punto 60 dove sono esonerate dal coprirsi le donne in menopausa: motivo: poichè "non hanno più fantasia di cercar marito"....(alla lettera-60-). per amor del vero c'è da dire che l'uso del velo è molto più antico dell'islam (se ne parla nella letteratura persiana e bizantina).
Ritornando a noi,Reyahneh,secondo l'uso, avrebbe potuto evitare la pena di morte solo se la famiglia dell'ucciso avesse concesso il perdono,cosa che si è ben guardata dal fare..
l'unica speranza secondo me è che i governi lascino la religione alle moschee e adottino codici occidentali, come fece la Turchia di Ataturk e pochi altri..ma l'ondata estremista promette niente di buono.
 
Ultima modifica:

Olmo60

Guru Master Florello
mazza olmo come sei ferrata sul corano!!! non è che ti vuoi convertire no?:D:lol:

macchè...il fatto è che tutte le questioni umane (cioè le discipline umanistiche) mi hanno sempre interessato..credo che la storia delle religioni sia non solo interessantissima, ma è a fondamento delle civiltà, governi, del pensiero tout-court. Niente è facile da capire, ma bisogna pur cercare di farlo..
 

garofano

Maestro Giardinauta
Per Olmo:Ho riletto meglio le sure che citavi,hai ragione,ero io ad averle lette in chiave un po' più "buonista".Concordo con te su tutto,e,infatti,anch'io, nel mio post, ad un certo punto ho detto che lo stupro non è solo faccenda islamica,solo che non mi sono dilungata al momento senno' mi usciva fuori un'enciclica papale:D.Qui in Italia abbiamo "brillanti "esempi in proposito,sicuramente ti ricorderai il "famoso" (io direi famigerato)processo per stupro che fu trasmesso in tv.Quella povera ragazza fu moralmente massacrata dalla difesa degli imputati,che poco mancava che fosse colpa sua.Oppure le "famosa" trovata che lo stupro su una donna in jeans non è stupro,e qui,per fortuna la Corte di Cassazione si è espressa in modo completamente diverso.E la tragedia del Circeo,vittime quelle due povere ragazze,la Rosaria Lopez che rimase uccisa,e la Donatella Colasanti che è sul momento sopravvissuta,ma che non si è più ripresa dal trauma ed è morta di tumore anni dopo (somatizzazione evidente).Questi sono gli episodi più eclatanti.Personalmente ho assistito ad un processo per violenza,ho accompagnato una mia paziente,diventata poi amica ,che aveva avuto il coraggio di denunciare il suo violentatore.Credetemi,ci vuole veramente coraggio,perchè l"'avventura "comincia, si,con la violenza,ma continua in sede di denuncia,e anche in tribunale.Capisco che un'accusa di stupro non è un qualcosa di leggero,non è uno schiaffo,ne' un furto di caramelle,ma,credetemi,ci vanno pesante,i giudici da una parte,perchè con la necessità di appurare la verità,chiedono TUTTO,il perchè il come il quanto il quando il cosa,e la povera crista deve ricordare per forza cio' che vorrebbe dimenticare.La difesa dell'imputato,ovviamente,deve difendere l'imputato,e chiaramente fa di tutto per far passare la vittima per una disgraziata,con costumi sessuali liberi,liberissimi al limite del meretricio,o una bugiarda patologica,e lo stupratore un povero innocente agnellino,vittima delle malie di quella Circe disgraziata e anche un po' pure ninfomane.certo,lo sanno tutti che è un gioco delle parti,ma,caspita,fa male.E non è che le udienze si esauriscono brevemente,Visti i tempi è un supplizio che dura tanto tempo,e si rinnova sempre,finchè la sentenza non si pronuncia.E neanche al quel punto,perchè se il condannato fa appello,la giostra continua.E la vittima diventa vittima infinite volte.Certamente non tutti gli avvocati ci vanno giu' così pesante,ma la loro parte,nell'interesse del loro asistito, la fanno.Credetemi,ci vuole tanto tempo per guarire,guarire il corpo,guarire l'anima,guarire la mente,ci vogliono anni
 

Olmo60

Guru Master Florello
si....come non ricordare...non credo si possa mai guarire da cose del genere....quel processo fu un trauma..
 

lilith

Master Florello
lo ricordo benissimo anch'io( si vede che siamo pivelline!:lol:) lo dettero anche in tv e fu davvero angosciante!
 
Alto