A
anydaynow
Guest
partiamo da un dato di fatto: il nostro pianeta sta soffrendo, e con esso i suoi abitanti sia nel regno della flora che della fauna.
il nostro orticello magari gode di perfetta salute, ma gli angoli del pianeta che soffrono stanno crescendo a dismisura e non è salvando il proprio spazio che questo feomeno verrà arginato.
Senza essere catastrofisti, senza pensare che le soluzioni possono venire solo dai governi, senza rovinarsi il fegato: stiamo vivendo nell'unico periodo storico in cui l'atteggiamento dell'uomo riesce a condizionare l'intero habitat in cui vive. ci sono aree che sono definitivamente compromesse, fiumi ridotti a fogne, l'aria nelle città perennemente inquinata da nano particelle etc etc.
inoltre, la teoria che più si consuma e più si diventa ricchi, non c'ha manco tanto azzeccato tanto che stiamo capendo a nostre spese che paghiamo le scelte di quando si pensava che a fare i furbi c'era solo da guadagnarci.
come acquistare terreni agricoli o boschi per renderli edificabili...
esistono delle soluzioni, altre si possono trovare. alcune sono insignificanti, altre incidono notevolmente. bisognerebbe iniziare a ragionare in contro tendenza: la natura ha un suo equilibrio, spostarlo vuol dire comprometterlo e magari ha senso provare a pensare di ripristinarlo?
discutere solo di soluzioni che possono aiutare noi e questo mondo che ci appartiene adesso ma che un domani apparterrà a qualcun'altro e che merita di non trovarsi a fare i conti con eventuali scelte catastrofiche fatte da noi oggi. il nucleare di terza generazione e gli OGM non sono delle soluzioni ma presentano tutte le caratteristiche per diventare delle aggravanti.
possiamo provare a discuterne.
(senza timore di dire fesserie, anche le cavolate tipo di acquistare prodotti confezionati nel cartone che nella plastica, se fatto da tanti può far nascere la necessità di chi confeziona con la plastica di essere costretto ad utilizzare a sua volta il cartone)
il nostro orticello magari gode di perfetta salute, ma gli angoli del pianeta che soffrono stanno crescendo a dismisura e non è salvando il proprio spazio che questo feomeno verrà arginato.
Senza essere catastrofisti, senza pensare che le soluzioni possono venire solo dai governi, senza rovinarsi il fegato: stiamo vivendo nell'unico periodo storico in cui l'atteggiamento dell'uomo riesce a condizionare l'intero habitat in cui vive. ci sono aree che sono definitivamente compromesse, fiumi ridotti a fogne, l'aria nelle città perennemente inquinata da nano particelle etc etc.
inoltre, la teoria che più si consuma e più si diventa ricchi, non c'ha manco tanto azzeccato tanto che stiamo capendo a nostre spese che paghiamo le scelte di quando si pensava che a fare i furbi c'era solo da guadagnarci.
come acquistare terreni agricoli o boschi per renderli edificabili...
esistono delle soluzioni, altre si possono trovare. alcune sono insignificanti, altre incidono notevolmente. bisognerebbe iniziare a ragionare in contro tendenza: la natura ha un suo equilibrio, spostarlo vuol dire comprometterlo e magari ha senso provare a pensare di ripristinarlo?
discutere solo di soluzioni che possono aiutare noi e questo mondo che ci appartiene adesso ma che un domani apparterrà a qualcun'altro e che merita di non trovarsi a fare i conti con eventuali scelte catastrofiche fatte da noi oggi. il nucleare di terza generazione e gli OGM non sono delle soluzioni ma presentano tutte le caratteristiche per diventare delle aggravanti.
possiamo provare a discuterne.
(senza timore di dire fesserie, anche le cavolate tipo di acquistare prodotti confezionati nel cartone che nella plastica, se fatto da tanti può far nascere la necessità di chi confeziona con la plastica di essere costretto ad utilizzare a sua volta il cartone)