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Le poesie che mi invento

Sevi

Fiorin Florello
11 minuti... (04.06.'08)



Se adesso è quel momento
così vaga
e calma le mie ansie
la tua voce,
in quel ristretto spazio
di presente
rivela suoni e note
fra le dita,
e irresistibilmente
richiama quel piacere
che sorride,
in un'imprevedibile dolcezza
che inconfondibilmente
ti appartiene...
 

Sevi

Fiorin Florello
"Sei bella.
Ma quanto sei bella?
Sei troppo bella."

Quando i tuoi occhi
riescono a vedere
l'impossibile...
io m'innamoro sempre.

Strana la vita...
volere volare e non alzarsi
da terra.
Avere i piedi incollati
al soffitto
e diventare una stella.



(A J.) ❤
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Ti ho vista
Al primo accenno d’ autunno separarti dal ramo
Senza fare rumore.

Ti ho vista
Fremere un attimo, incerta,
mentre il vento ti sussurrava: vieni...

Ti ho vista
Abbandonarti, impotente, al tuo destino
Di nutrire quella terra che ti ha nutrita.

Mentre poco lontano i tralci si svuotano dall’uva.
 
Ultima modifica:

Waves

Master Florello
Ti ho vista
Al primo accenno d’ autunno separarti dal ramo
Senza fare rumore.

Ti ho vista
Fremere un attimo, incerta,
mentre il vento ti sussurrava: vieni...

Ti ho vista
Abbandonarti, impotente, al tuo destino
Di nutrire quella terra che ti ha nutrita.

Mentre poco lontano i tralci si svuotano dall’uva.

Bella, Bella bella! :tupitupi:
Mi vedevo la scena davanti agli occhi:love:
 

Waves

Master Florello
Questa è per ridere:LOL::ROFLMAO::love:

Ode al giubbotto

Fuori fa freddo, forse piove
Devo uscire,
le galline devo aprire
Non ho il coraggio: mi prenderò un malanno, per dar loro il foraggio?

Ma, animo, le pennute chiamano
"è urgente, vieni da noi!".
Così, con i sonori becchi, proclamano
Son chiamata al dovere: basta lamentarsi
A quello ci penseremo poi!

Poi, eccolo là
Sapete, non è più perfetto
Ornato con più di uno strappetto
Rovi e ferro, rami e legno
Son stati loro a rovinarlo, qui e là

Ecco, eccolo qua!
Vedete, è un po' largo
È di un colore che non m'è mai,
ma mai piaciuto: bruno
Come il pelo di una talpa
che nel fango rotola, e inciampa

Toh, guardate qua!
Nelle tasche un mondo
Di cose che nemmeno ricordo
Ganci, rami, ghiande.
Sassi, corde, una vecchia oliva e poi
Tanti chicchi di grano.

Eh, ma non è finita qua!
Guanti che usavo, guanti che metto
Un foglietto, una vite, un rametto
Una foglia secca che era gialla
E ora è bruna, bruna come la tasca.

E poi, vedete qua?
Una macchia d'olio da motore
L'impronta delle gocce di pioggia
No, non è il taglio montano
Son loro a farne la foggia

Da due, tre anni ormai
Sa tutto di pollai
Cibo, acqua, piume,
Sciroppi per la tosse,
Uno spicchio d'aglio,
Qualche spruzzo di permetrina.

Si, è un amico fedele.
Come un cucciolo giocoso, color miele
Mi segue senza far domande
Devio per la strada, alla quercia grande
Su, giù per i prati di velluto
Avanti, indietro, su un terreno conosciuto

È il mio giubbotto. :love::V
 

Sevi

Fiorin Florello
Pronto?
Un minuto…
Per dirti che ti amo.
Un minuto per dirti
che ti voglio,
che ti penso
ti sento
ti credo.
È trascorso?
No, qualche secondo ancora
per stasera?
Quando il sonno di se stesso
già respira.
Quando vedo somigliare
il tempo tuo
all'impronta della notte sulle dita,
quand'è luce la paura
per la forza con cui è stretta una parola.
È trascorso?
A stasera, Amore mio.
A stasera, Amore nostro.




(a J.) ❤
 

Sevi

Fiorin Florello
Titolo del libro? ;)


"<<Non so se sarà sempre così esaltante, ma ti garantisco il lieto fine>>, assicurò lui, scortandola verso la carrozza ristorante.

<<Il lieto fine sarebbe: "E vissero sempre felici e contenti?">> domandò lei.

<<Ne conosci uno migliore?>> la incalzò lui.

<<Non si vive mai felici e contenti per sempre, non mi devi raccontare una favola.
Un finale migliore, anche perché più realistico, sarebbe: "E morirono insieme, amandosi, l'uno nelle braccia dell'altra">>, disse, sottovoce.

<<È questo che vorresti?>>

<<No, se penso al presente. Sì, se penso agli anni che verranno.>>

<<Allora pensa soltanto al presente e leggi il menu. Ci sono ostriche per antipasto. Tu non le hai mai mangiate e io te le sconsiglio. Non è vero che facciano bene all'amore, mentre è certo che fanno male allo stomaco....
Però una potresti assaggiarla. Così saprai che sapore hanno.>>

<<Dimmelo tu.>>

<<Io non lo so. Le ostriche mi hanno sempre fatto schifo. Come le cervella, il rognone, le lumache e le rane.>>

<<Come l'aglio, la cipolla cruda, i cetrioli e il brodo di tartaruga>>, incalzò lei.

<<Quando hai bevuto brodo di tartaruga?>> s'insospettì lui.

<<Mai. Mi fa schifo solo il nome>>, rispose lei.

Risero divertiti, consapevoli che se il lieto fine non esiste, esiste tuttavia un modo lieto per arrivare al traguardo."
 
Ultima modifica:

Sevi

Fiorin Florello
Fammi restare in piedi ancora un po',
mentre la voce culla un desiderio
di amore che non sia quello che provo.

"Fammi provare qualcosa di diverso",
che io vorrei farti sentire all'infinito
il mio sentire,
e poi vedere quel che vedo io.

Che ti ho aspettato senza mai
aspettarmelo,
e ti ho ascoltato senza mai chiamarlo:
che non ha un nome il termine di un sogno...
per cominciarne un altro.


 

Sevi

Fiorin Florello
mi piacciono troppo queste ultime due :)

Grazie Tartina :V

Il primo dialogo è tratto da un libro: avevo scritto "film" ma poi mi sono ricordata che era nel libro letto la scorsa estate (e dire che io leggo pochissimo, quindi non ho tutta 'sta gran scelta a cui attingere per giustificare così scarsa memoria :cautious: :LOL:)
 

Sevi

Fiorin Florello
Il ricordo di un pensiero dello stesso giorno (10.03.'20)




Oggi solo un paio di volte un rumore di passi per strada.
Non ne sentivo da tanti giorni.
Del resto non c'erano neppure i miei, e chissà come mi sentirò nel farli, perché tra poco dovrò, non ho scelta se voglio nutrirmi.

È che non uscivo neanche prima, quando ci avevano già pensato malinconia e nostalgia, molto prima di questo microscopico stronzetto, a farmi rinchiudere come in un bozzolo.

Credo che sarò molto strana e confusa.
Ma forse non più di quanto lo sia in questo istante di poca lucidità per il sonno mancato, per la notte cattiva.

Altri brutti motivi, ma dieci anni fa era proprio lo stesso percorso, ad imporre barriere e recinti di filo spinato al normale svolgimento di tutto.
La caldaia mi fa sobbalzare ogni tanto, coi suoi forti "Tic" a cui non so attribuire alcun senso.

Speriamo resista. Che almeno un senso ce l'abbia la compagnia fastidiosa che mi fa ultimamente, sono arrivata al punto di dirglielo ad alta voce... di non farmi scherzi "di cattivo genere".

Tra poco arriveranno le rondini, e vorrei che facessero un nido sulla mia casa.
Così, perché non l'hanno mai fatto.
Tanto il cielo è rimasto lo stesso, non sarebbe di certo invidioso ❤
 

Waves

Master Florello
Il ricordo di un pensiero dello stesso giorno (10.03.'20)




Oggi solo un paio di volte un rumore di passi per strada.
Non ne sentivo da tanti giorni.
Del resto non c'erano neppure i miei, e chissà come mi sentirò nel farli, perché tra poco dovrò, non ho scelta se voglio nutrirmi.

È che non uscivo neanche prima, quando ci avevano già pensato malinconia e nostalgia, molto prima di questo microscopico stronzetto, a farmi rinchiudere come in un bozzolo.

Credo che sarò molto strana e confusa.
Ma forse non più di quanto lo sia in questo istante di poca lucidità per il sonno mancato, per la notte cattiva.

Altri brutti motivi, ma dieci anni fa era proprio lo stesso percorso, ad imporre barriere e recinti di filo spinato al normale svolgimento di tutto.
La caldaia mi fa sobbalzare ogni tanto, coi suoi forti "Tic" a cui non so attribuire alcun senso.

Speriamo resista. Che almeno un senso ce l'abbia la compagnia fastidiosa che mi fa ultimamente, sono arrivata al punto di dirglielo ad alta voce... di non farmi scherzi "di cattivo genere".

Tra poco arriveranno le rondini, e vorrei che facessero un nido sulla mia casa.
Così, perché non l'hanno mai fatto.
Tanto il cielo è rimasto lo stesso, non sarebbe di certo invidioso ❤
Che bello Sevi! :love:
Credo che rifletta in maniera molto trasparente la malinconia che prende un po' il mondo, in questo periodo. E poi mi è piaciuto anche il tuo riferimento al "prima", che non è sempre da considerare un'età dell'oro perduta. Forse non era oro, o forse non è perduta :love:
Quest'ultima parte mi piace moltissimo :love:
Anche a me ovviamente, mi ha deliziata il riferimento alle rondini:V
 

Sevi

Fiorin Florello
Quest'ultima parte mi piace moltissimo :love:
Grazie Angilino :bacio:
Che bello Sevi! :love:
Credo che rifletta in maniera molto trasparente la malinconia che prende un po' il mondo, in questo periodo. E poi mi è piaciuto :oops:anche il tuo riferimento al "prima", che non è sempre da considerare un'età dell'oro perduta. Forse non era oro, o forse non è perduta :love:

Anche a me ovviamente, mi ha deliziata il riferimento alle rondini:V

Grazie anche a te, cara Waves :bacio:
E sì, infatti mi pare che fosse il primo giorno di lockdown totale, si respirava un'atmosfera irreale, di stordimento, paura e confusione :oops:

P.S. adoro le rondini :love:
 

Waves

Master Florello
Questo qua è un sonetto quasi elisabettiano (tre quartine e un distico, schema rimico giusto ma non sono endecasillabi :whistle::whistle::ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO: ) su Romeo e Giulietta :LOL: :LOL: :ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:
mi annoiavo a studiare e mi è venuta questa idea stupida :ROFLMAO::ROFLMAO::LOL::LOL:

È a Verona che succede tutto
In corso c'è un brutto litigio
chè il Montecchi in faccia al Capuleti ha fatto un rutto
E il destino di Romeo e Giulietta è tutto bigio

A una festa si son incontrati
Com'è che si dice, colpo di fulmine?
I bacini non li hanno contati
se non fossero di famiglie nemiche, Romeo sarebbe già a passar le pattine

Per questo progettano un matrimonio
Ma c'è più d'un intoppo
Alla fine Giulietta beve troppo plutonio
E rimane addormentata un minuto di troppo

Romeo pensa troppo cupo e s'avvelena:
Perciò Giulietta con la daga chiude la scena!
 

Sevi

Fiorin Florello
(a J.)


È l'infelicità
quel che mi tiene viva
e appesa a un filo,
e se si spezza
torno fra le tue braccia
a piangere di nuovo.
Come non fossi altrove.
Come se dentro agli occhi
ci fosse la prigione del mio
amore.
"Mi copri?"
Un filo anche la voce
di perle di speranza a illuminare.
Mentre il sussurro strappava l'aria
quanto di gioia un grido...
pensavo che avevo ancora
il tuo respiro,
e mi bastava per essere felice
pur morendo.
 
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