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Lavoro e Natura in perfetta armonia.

Ari68

Florello
Ciao ragazzi
oggi voglio postarvi un articolo inerente a una fabbrica metalmeccanica del Nord Est....il suo giovane imprenditore, innamorato della Natura ne ha fatto una piccola oasi....un esempio sicuramente da imitare.:hands13:

Tutto quello che leggerete ve lo posso confermare,corrisponde a verità.
Questa piccola oasi è a 2 chilometri da casa mia, e molto spesso mi reco lì di persona per godere di questo luogo straordinario....

cipputi2.jpg
E adesso Cipputi lavora a Yellowstone...
Nel Nord-Est dei capannoni e del cemento c'è anche una fabbrica metalmeccanica nata in mezzo ad una specie di riserva naturale. Dove tra laghetti e cascate gli operai in tuta blu passeggiano tra aironi, struzzi, fenicotteri, tartarughe giganti, falchi e scoiattoli.


L’operaio ha sempre la tuta blu, il cacciavite nel taschino, la gavetta con la minestra di fagioli e la Gazzetta dello Sport sotto il braccio. Come il buon vecchio Cipputi. Solo che prima di timbrare il cartellino, passati i cancelli della fabbrica, gli sembra ogni mattina di entrare al parco di Yellowstone.
Chi entra in macchina, operai compresi, deve farlo a passo d'uomo. Altrimenti si rischia di dover inchiodare di colpo per non stendere lo struzzo che, incurante di tutto, ti attraversa la strada all' improvviso. Può essere uno struzzo, ma anche un airone o una cicogna o una tartaruga di quelle giganti. Manca solo l’orso Yoghi, che se l’è cavata perché è un cartone animato. Ma non siamo in una riserva naturale né allo zoo: Siamo alla Raasm, una fabbrica che produce attrezzature per la lubrificazione e più precisamente pompe pneumatiche.

E' un'azienda nata nel '75, a due passi da Bassano del Grappa. Settanta operai, oltre il 90 per cento di quello che produce viene esportato, un fatturato che sfiora i 25 miliardi. Un'azienda come tante nel Nord est, di quelle nate dal nulla (all'inizio occupava i 70 metri quadri di una stalla) ma cresciuta presto in linea con quell'ascesa economica che ha fatto del modello veneto la terra dei miracoli. Ma il miracolo, in questo caso, sono i nove ettari di verde nei quali è immersa l'azienda e dove circolano liberi e allo stato brado gru, fenicotteri, struzzi, antigoni, nandù, fagiani, pernici, starne, pavoni e una trentina di specie diverse di uccelli acquatici. A questi si aggiungono civette, falchi e barbagianni che si sono insediati spontaneamente nel parco e poi scoiattoli, tartarughe...

laghetto.jpg


Fin qui la fauna. II capitolo flora è ancora più nutrito: a circondare la fabbrica (che su 8 ettari di terra occupa solo 16 mila metri quadri ) sono oltre 200 specie di piante diverse tra cui acacie, faggi, carpini, celtis. E poi migliaia di arbusti e fiori di ogni tipo che costeggiano i corsi d'acqua che attraversano il parco e che confluiscono in un lago alimentato da una cascata (un vero e proprio giardino giapponese da far invidia ai giardinieri del Sol Levante). Un bacino di riserva, inserito addirittura nelle mappe provinciali dei Vigili del fuoco, a cui possono attingere con elicotteri in caso di necessità.

E con gli elicotteri, gli animali del parco hanno grande familiarità. Quando parte o atterra quello che usa abitualmente il propietario dell'azienda, non si scompongono neppure e continuano imperturbabili a zampettare per nulla spaventati dal rumore dei motori. Così come circolano placidi tra le auto di operai e impiegati parcheggiate sul piazzale antistante l'ingresso di questa fabbrica-fattoria. Così almeno la definisce il proprietario, 48 anni, l'aria più di un biologo che di un imprenditore.

Capelli grigi, jeans e camicia hawaiana, Giovanni Menon racconta di aver realizzato il suo sogno nel cassetto. «Ho sempre desiderato lavorare in un ambiente immerso nel verde, dove uomini e animali potessero convivere in armonia. Nei primi anni '70 quando andavo a Milano per lavoro tornavo distrutto da lunghe riunioni fatte dentro una stanza senza finestre o quasi, all'interno di stabili di cemento, circondati da asfalto. Un incubo».

Così quando la Raasm nasce, nel '75, in quattro stanze recuperate in una ex stalla lo spazio riservato al verde c'è già. E siccome le cose vanno bene e gli affari girano per il verso giusto Menon investe comprando terreno e poi ancora terreno fino a trasformare la sua proprietà in una sorta di piccolo Yellowstone dove trapianta alberi di ogni tipo, ci mette gli animali , crea corsi d'acqua, ponti in legno che li attraversano, trasporta massi alluvionali da 340 quintali e li piazza all' ingresso della fabbrica. «Anche un sasso - dice -parla dell'uomo e della sua storia».

airone2.jpg


Non a caso sugli scaffali della libreria, dentro il suo ufficio, campeggiano titoli come «Minerali e rocce», oppure «Saggezza della natura» o ancora «Balloons, il fascino del volo in mongolfiera». Libri che rispecchiano il suo modo di essere. «Se mi sento realizzato? Sì, sto bene - dice - sono in pace con me stesso, soddisfatto per aver messo in piedi un patrimonio che non andrà disperso e che è una specie di inno alla vita».

Una vita che, in effetti, pulsa ovunque si giri lo sguardo. Per esempio davanti all'ufficio tecnico dove, su un cornicione, le rondini hanno fatto il nido. O davanti alle porte a vetri dell’ingresso dove le gru ogni tanto bussano con il becco. Scene dell'altro mondo per chi le vede per la prima volta, abitudine, invece, per chi alla Raasm ci entra ogni mattina. Per gli abitanti della zona la fabbrica di Menon è come il paradiso terrestre. Oltretutto neanche proibito, perché da qualche tempo l' imprenditore apre le porte del parco a chi desidera visitarlo. Le maestre hanno preso l'occasione al volo e ci hanno portato i loro marmocchi in visita con tanto di block notes e di biro per annotare tutte quelle meraviglie. E le coppie di sposi vanno lì vestiti di tutto punto a farsi immortalare possibilmente con uno struzzo sullo sfondo o, perché no, una cicogna che porta pure bene. E poi ci sono gli anziani per i quali Giovanni Menon ha in serbo un progetto che realizzerà, una mini ferrovia a vapore ( come i trenini di una volta) che percorre il parco in lungo e in largo toccando anche gli angoli più suggestivi in modo che chi stenta a camminare possa ugualmente non perdersi lo spettacolo. Quella delle vaporiere, a dire il vero, è una delle tante passioni di Menon. Che una volta all'anno salta su un aereo diretto a Birmingham, in Inghilterra, dove si tiene la Fiera del vapore, una grande parata di collezionisti che espongono tra le altre cose vecchi trenini alti poco più di un metro. Menon guarda, fotografa, compra. Quest'anno è tornato a casa con una collezione di ampolle d'olio del secolo scorso. «In tutto sono 500 pezzi che sistemerò all'ingresso dell'azienda - dice Menon - come testimonianza di un oggetto che il progresso ha profondamente cambiato». II passato, del resto, è un suo chiodo fisso. Tanto che un'ala della fabbrica sarà dedicata ad ospitare 91 attrezzi usati nei mestieri di una volta, quelli dimenticati da tutti e sepolti dalla tecnologia.

Di progetti per la testa Giovanni Menon ne ha tanti. Ogni tanto si alza dalla poltrona, esce dall'ufficio e si mette a camminare in mezzo ai prati incrociando gli animali . «Vorrei trasmettere il senso di tutto questo a mia figlia - dice - vorrei che capisse, magari un domani perché adesso è ancora piccola, quanto è importante non perdere di vista la dimensione umana del vivere. Io non compro Ferrari come altri imprenditori e abito al quarto piano di un condominio, ma quello che ho fatto sono sicuro che resterà nel tempo».

prima.jpg



Che dire...imprenditori che investono in questo modo ce ne vorrebbe piu' di uno....:)

(immagini prese dal web-fonte Nautilus articolo di Anna Madron).
 
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Olmo60

Guru Master Florello
Meraviglia delle meraviglie!!! sono d'accordo che di imprenditori che investono in questo modo ce ne vorrebbe più d'uno, ma con un occhio anche a investire nell'attività vera e propria per creare occupazione
con questi lumi di luna ritengo gli operai più importanti dei fenicotteri :):eek:k07:
 

Ari68

Florello
Meraviglia delle meraviglie!!! sono d'accordo che di imprenditori che investono in questo modo ce ne vorrebbe più d'uno, ma con un occhio anche a investire nell'attività vera e propria per creare occupazione
con questi lumi di luna ritengo gli operai più importanti dei fenicotteri :):eek:k07:

Stanno investendo e assumendo molti giovani.....
 

Olmo60

Guru Master Florello
ah bè...se assume anche è da fargli un monumento! una persona in generale e un imprenditore in particolare che ha una sensibilità così alta verso l'ambiente, il lavoro (e non solo, direi anche verso certi valori umani) è una mosca bianca: quanto mi sarebbe piaciuto lavorare in un contesto del genere!! spero che il suo esempio invogli altri a fare altrettanto:love:
 
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Ari68

Florello
ah bè...se assume anche è da fargli un monumento! una persona in generale e un imprenditore in particolare che ha una sensibilità così alta verso l'ambiente, il lavoro (e non solo, direi anche verso certi valori umani) è una mosca bianca: quanto mi sarebbe piaciuto lavorare in un contesto del genere!! spero che il suo esempio invogli altri a fare altrettanto:love:

Ho avuto il piacere di conoscerlo di persona ed è veramente una mosca bianca.....mercoledì inizia a lavorare lì mio figlio,a settembre appena entro in lista di mobilità farò domanda anch'io....mi andrebbe bene anche fare la custode delle cicogne :lol: :lol:....e se mi mettono con le tartaruge và ben istess :D
 

Federica

Master Florello
TI REPUTO Ariiii!!!
che posto fantastico, vengo pure io a lavorare lì, con piante e animali :love:

fai subito domanda :love::love:
 

Olmo60

Guru Master Florello
io da piccina facevo il pastone (antrìsa in dialetto:lol:) per le galline e le nane: per caso ci sono pennuti????:lol::lol: mi metto in lista!!:eek:k07:
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
tutto fantastico

solo che.. qualcosa non mi quadrava
e se non ho sbagliato a contare
se il nostro simpatico imprenditore ha 48 anni, è del 64
la vedo dura a 6-10 anni (primi anni 70 citati dal giornalista) andare a milano alle riunioni
e meno ancora ad 11 anni, nel 75 anno in cui nasce l'azienda, fondare una tale realtà

quindi o l'articolo è di qualche annetto fa e il tipo ha ben + di 48 anni e quindi non è un giovane imprenditore, il che non è un difetto,
oppure il giornalista ha confuso un po' di numeri, e come è noto.. i giornalisti NON sanno contare :)

p.s ari.. perchè non fare domanda subito? se sai già che andrai in mobilità?
potrebbe succedere che da qui a settembre le possibilità, ora disponibili, per allora non lo siano più
 

carne

Florello Senior
Che dire, ogni tanto qualche genio appare e questo si è creato un posto di lavoro in cui si dovrebbe stare da re, comunque, per chi conosce il veneto ed il friuli, le aziende sono piccoli e grandi gioiellini, con verde ben tenuto, fiori e nessun magazzino in vista, perfino i bordi delle strade tengono in ordine loro.
 

patrizia

Maestro Giardinauta
In effetti avevo notato l'incongruenza con l'età e il lavoro a Milano... pensavo a dove stavo io negli anni '70...:rolleyes:
Vabbe', comunque a me piace, non è forse più facile che far passare un cammello per la cruna di un ago?
 

Ari68

Florello
io da piccina facevo il pastone (antrìsa in dialetto:lol:) per le galline e le nane: per caso ci sono pennuti????:lol::lol: mi metto in lista!!:eek:k07:

Ci sono pavoni,cicogne e pennuti vari....dai mettiamoci in lista assieme che la tuta da metalmeccaniche stile Ciputti a noi non manca :lol:

tutto fantastico

solo che.. qualcosa non mi quadrava
e se non ho sbagliato a contare
se il nostro simpatico imprenditore ha 48 anni, è del 64
la vedo dura a 6-10 anni (primi anni 70 citati dal giornalista) andare a milano alle riunioni
e meno ancora ad 11 anni, nel 75 anno in cui nasce l'azienda, fondare una tale realtà

quindi o l'articolo è di qualche annetto fa e il tipo ha ben + di 48 anni e quindi non è un giovane imprenditore, il che non è un difetto,
oppure il giornalista ha confuso un po' di numeri, e come è noto.. i giornalisti NON sanno contare :)

p.s ari.. perchè non fare domanda subito? se sai già che andrai in mobilità?
potrebbe succedere che da qui a settembre le possibilità, ora disponibili, per allora non lo siano più

In realtà è un articolo uscito un bel pò di tempo fa e che avevo già postato in un'altro forum di etica....l'ho rispolverato....

Ribadisco che il posto lo conosco bene ...è a due passi da casa mia e con gli anni il parco e la ditta sono cresciuti e diventati ancora piu' belli, l'imprenditore sì è un pò piu' grandicello :lol: (sulla sessantina)

Mi hanno detto loro di presentare il curriculum a settembre....intanto chissà che vada bene a mio figlio,che lui ha 21 anni e un fuuro da costruirsi ....largo ai giovani!!!!

Che dire, ogni tanto qualche genio appare e questo si è creato un posto di lavoro in cui si dovrebbe stare da re, comunque, per chi conosce il veneto ed il friuli, le aziende sono piccoli e grandi gioiellini, con verde ben tenuto, fiori e nessun magazzino in vista, perfino i bordi delle strade tengono in ordine loro.

Ce ne sono parecchie tenute bene è vero....anche dove lavoravo io fino a 3 anni fa era stupenda,avevamo la mensa con enormi vetrate che dava in un giardino pieno di fiori,alberi e fontane.....se la vedi adesso:(....quando ci passo davanti mi vien da :cry:
 
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patrizia

Maestro Giardinauta
Facciamo tutti domanda che lo facciano anche altri imprenditori:hands13:
Quasi quasi inoltro al mio capo...:rolleyes:
 
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