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Lasciate tutte le comodità

Daniela S.

Guru Giardinauta
Vabbè fin qui si è parlato solo del lato negativo, ma vogliamo parlare un pochino degli aspetti positivi dell'epoca?
innanzitutto allora non c'era lo smog, il problema traffico, poi..... dunque poi c'era ...... aspetta aspetta...... beh qualcosa di positivo ci doveva pur essere o no :confuso:
 

RosaeViola

Master Florello
Ah sì Daniela, certo.
Per esempio i morti ammazzati erano all'ordine del giorno.
La delazione era un modus operandi e vivendi.
Le guerre poi, nemmeno a dirsi.
Fame e carestie di continuo. Pestilenze non ne parliamo.
E poi, andando anche più indietro, c'era anche quella bellissima cosa che era lo jus primae noctis...una vera libidine.

Certo poi non avevano lo smog, lo stress di oggi (come se la fame non lo fosse) non avevano l'assillo del mutuo della casa (certo manco l'avevano), lavoravano en plen air, a pieno contatto con la natura (come bestie dall'alba al tramonto e il raccolto manco lo vedevano) e in certi periodi storici, se si lamentavano della fatica, finivano anche al rogo per stregoneria.

Che avevavo alla fine di bello?
 

RosaeViola

Master Florello
E anche alle donne della nobiltà, non è che andasse tanto meglio.

I matrimoni erano combinati, i mariti se ne fregavano e loro contavano come il due di picche, almeno ufficialmente. Non avevano diritto di parola e per il tradimento le facevano fuori.
Dovevano soggiacere a uomini rudi, per lo più, che mica si facevano tanti scrupoli o usavano molte gentilezze nel letto e fuori.
Se pensiamo al medioevo, dovevano portare la cintura di castità e qualcuna il cilicio.
In tutti i tempi, se rimanevano vedove dopo che il marito ci lasciava le penne in una qualche guerra, erano considerate niente.
Non avevano diritti di successione e se erano sterili, venivano ripudiate e bandite.
Ohh ma che fortuna eh??? :martello:
 

Daniela S.

Guru Giardinauta
non c'era proprio niente di bello in quell'epoca, infatti il mio era puro sarcasmo, perchè invece non proviamo ad immaginare una ipotetica vita nel prossimo millennio?
Chissa come sarà tra cento o mille anni, magari neanche ci sarà più la vita, forse un' altra era glaciale, forse la vita sarà trasferita su un altro pianeta o forse si fluttuerà nello spazio, la vita si svolgerà tutta sulle astronavi e non ci saranno giardini e balconi per coltivare le piante :cry: per fortuna tra qualche decennio non ci sarò più :storto:
 
C

calla bianca

Guest
no no scusate è che io ho scritto una cosa..un'altra persona ne ha scritta un'altra ancora ecc...e leggendo il post non sembrava che stessimo parlando l'uno con l'altro, ma ognuno per i fatti suoi!!!! ma ora si è ripresa la conversazione...:eek:k07:
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Se avessi le possibilità di tornare indietro nel tempo ma con l'opzione di tornare al presente quando voglio, lo farei volentieri. Non tanto per le comodità che il mondo moderno offre, quanto proprio al rischio di vivere costantemente in quelle condizioni: ci si può abituare al freddo, alla scarsa igiene, ai viaggi scomodi, ma non alle infezioni, alle malattie e alle eventuali complicazioni. Per il resto mi piacerebbe visitare i luoghi di oggi com'erano nei secoli scorsi, e vedere com'è cambiato il mondo.
 
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california

Florello Senior
uh...vivere come si viveva nel 1800?
vabene il contatto con la natura..vabene tutto.. ma vivere come vivevano 200 anni fa è x me qualcosa di inconcepibile..
semmai il bello starebbe nel cercare di usare meno quelle comodità che oggi abbiamo e che non sono sempre necessarie..
 

Daniela S.

Guru Giardinauta
calla bianca ha scritto:
no no scusate è che io ho scritto una cosa..un'altra persona ne ha scritta un'altra ancora ecc...e leggendo il post non sembrava che stessimo parlando l'uno con l'altro, ma ognuno per i fatti suoi!!!! ma ora si è ripresa la conversazione...:eek:k07:
Calla abbi pazienza ma sai capita spesso che si scriva quello che ci passa per la testa anche se non ha attinenza con l'argomento trattato, è che siamo tutti un pò fuori :D
 
B

bobino

Guest
Qualche nota positiva...

Bene, io vorrei far l'avvocato del diavolo...e così ecco le cose positive dell'Ottocento, almeno dal mio punto di vista.
Giornali: tanti, troppi, ben scritti e ricolmi di scoperte, di primi pubblicità, con un bell'italiano, ben stampati e diffusi.
Arte: o mio Dio...quanta. Il secolo di Verdi, di Rossini, Bellini, Donizetti, Beethoven, dei grandi maestri e delle grandi voci che infiammavano i teatri. e quanti teatri venivan costruiti, e quante nuove tecnologie applicate...
Il secolo dei narratori viaggianti, leggetevi le Memorie di Berlioz, di Twain.
Per non parlare della storia dell'arte...
Servizi postali: vi posso assicurare che le lettere arrivavano meglio e più veloci di adesso....:lol:
Scienza: tante scoperte, tante raccolte. I primi erbari (Targioni Tozzetti in primis), le grandi scoperte della fisica e della matematica.
Letteratura....qui c'e davvero da perdersi.....Manzoni, Goethe, Leopardi e Pascoli....
Cucina: i grandi cuochi....
Certo tutto quello che avete detto è vero, sacrosanto...ma c'è tanto di positivo....
 
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Eltuena

Guru Giardinauta
Vero quello che scrivi Anto, ma, al contrario di oggi, quanti di quelli vissuti allora potevano godere di tanta bellezza e tanta sapienza?
 

Eltuena

Guru Giardinauta
Un viaggetto di un paio di giorni, armata di medicine, guanti, acqua e qualche tramezzino, ce lo farei. Magari andrei a far visita a qualche trisavolo. Uhhhhhh e se avessi bisogno d'aiuto?
 
B

bobino

Guest
Più di quelli che pensi dato che è con l'Ottocento anche il popolo entrava a teatro e non c'era l'indifferenza che c'è adesso :storto:
 

Daniela S.

Guru Giardinauta
bobino ha scritto:
Giornali: tanti, troppi, ben scritti e ricolmi di scoperte, di primi pubblicità, con un bell'italiano, ben stampati e diffusi.
Vero peccato solo che il "popolo" fosse analfabeta.

Arte: o mio Dio...quanta. Il secolo di Verdi, di Rossini, Bellini, Donizetti, Beethoven, dei grandi maestri e delle grandi voci che infiammavano i teatri. e quanti teatri venivan costruiti, e quante nuove tecnologie applicate...
Il secolo dei narratori viaggianti, leggetevi le Memorie di Berlioz, di Twain.
Per non parlare della storia dell'arte....
Se non ci fossero stati forse ora sarebbe tutto diverso, e non potremmo godere delle bellezze che sono giunte a noi.

Servizi postali: vi posso assicurare che le lettere arrivavano meglio e più veloci di adesso....:lol:.
sempre troppi analfabeti, quindi pochi invii, per forza erano puntuali :D

Scienza: tante scoperte, tante raccolte. I primi erbari (Targioni Tozzetti in primis), le grandi scoperte della fisica e della matematica. .
qui nulla da ridire
Letteratura....qui c'e davvero da perdersi.....Manzoni, Goethe, Leopardi e Pascoli.....
ne godiamo noi adesso ma allora....
Cucina: i grandi cuochi.....

che allietavano solo le tavole dei Signori...

Con la sfortuna che ho sarei nata figlia di poveracci e quindi tutto quello che hai detto tu Anto non me lo sarei goduto e magari sarei morta di peste :storto:
 

gigino67

Florello Senior
vivere nell'800...

bhe mi piacerebbe.....ma ovviamente vivere in un ambiente ricco....carrozze, feste, balli, si...si......

oppure vorrei vivere nell'antico Egitto si dai, pero' fra i ranghi piu' ricchi, mica da schiavo.hihihihihihihihihi
 
B

bobino

Guest
Daniela, scusami, sono io che tendo a vedere solo il lato positivo di tutto, pur essendo consapevole di quello negativo....scusami davvero. Mi sto accorgendo che vivo in un altro mondo...:martello:
Comunque: sempre per parlare: il popolo era in parte analfabeta, ma molto sensibile alle arti, partecipe e con senso di appartenenza della città molto più di adesso.
Le poste funzionavano, e non perché non ci fosse mole di lavoro. Nei miei studi ho trascritto centinaia di lettere e non solo di artisti, ma anche di sarti, manovali, meccanici, pittori, falegnami e fabbri. Portieri semialfabeti di teatro, che annotavano la lista della spesa giornaliera. Tutti con un italiano semplice, si, ma corretto. e con viva emozione ho letto quelle pagine mangiate dal tempo, dove il portiere di turno annotava "cibo per il micio e cacio". Oppure: "rammendo dei calzoni"
Invii con una media di 4 lettere al giorno in distanze tipo Napoli-Venezia.
Lo so Daniela, che ci son sempre stati quelli più uguali degli altri. Ma sempre studiando, li ho riconosciuti più nel nostri secono XX che in quelli passati.....Granduchi, Principi, Imperatori (Napoleone I ) cortigiani che pagavano palchi interi a teatro per interi decenni. Perché mi son chiesta?
Perché il Granduca faceva scontare le tasse a chi ospitava i suoi ospiti? perché vendeva i prodotti del suo aranceto e del suo orto per pagarsi le feste? Non può essere demagogia se fatta per secoli interi, fin dall'epoca di Lorenzo il Magnifico....
Eppure peste, malattie, fame e freddo devastavano intere regioni....eppure le coltellate si sprecavano, il freddo imperversava. I disagi erano immensi, i viaggi devastanti...ma come fare a dimenticarsi di tanto prezioso tesoro?
e guardare solo il negativo? Se si continua così....arriverà un giorno che sboccerà una rosa e noi vedremo solo le spine....e perderemo e non ci ricorderemo più del suo profumo....
 
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Bia

Giardinauta Senior
Quoto Boba74 e Bobino (scusate, :martello: non è un gioco di parole).

E' vero, non sopporterei nemmeno io le malattie e le infezioni, forse perchè ne ho già avute anche troppe in questa vita....

Però trovo che nessuno ci potrà mai ridare l'arte, la musica, la scrittura dei grandissimi che hanno fatto la storia di 200 anni fa.

Per quanto riguarda il confronto con gli agi del nostro presente, mi sento di dire che, se dal presente torniamo indietro al passato, credo che ben pochi accetterebbero di vivere "per sempre" come si viveva 200 anni fa, davvero troppo difficile rinunciare a quanto il progresso ci ha regalato. Però se dal passato arrivassimo a 200 anni fa (cioè senza aver conosciuto il presente) io credo che staremmo molto meglio nel 1800 che non nel Medioevo, e che gli uomini del Medioevo invidierebbero "le agiatezze" degli uomini di due secoli or sono.

Dipende da quale prospettiva prendiamo a confronto.

Non so se mi sono spiegata, non è che connetto molto bene a quest'ora....:martello: :martello: :martello:
 

m.boss1971

Aspirante Giardinauta
Non so come si vivesse 200 anni fa; mia nonna che è stata ragazza 100 anni fa ed era di umili origini e lavorava nei campi dall'alba al tramonto ha sempre rimpianto la serenità che regnava in famiglia e nel paese dove è cresciuta. Forse noi ci spaventiamo per le scomodità e i nostri antenati si spaventerebbero dei nostri costumi attuali.
Sono convinto che se facessimo l'ipotesi al contrario, molti di loro preferirebbero tornare indietro.
 
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RosaeViola

Master Florello
Sull'arte e la letteratura niente da dire, ma sono straconvinta che fosse comunque appannaggio di pochi.
Il popolo era per lo più contadino e ben poco rimaneva, fra la stanchezza e il poco tempo, per dedicarsi a certi piaceri.
Certo, i teatri allora erano aperti a tutti ma erano comunque una realtà molto più cittadina che agreste.
Forse nelle campagne c'era la possibilità giusto il sabato di concedersi qualcosa di più, ma era veramente poco...molto poco.
L'analfabetismo era dilagante (dopo la metà '800, il 78% della popolazione lo era, di cui il 72% uomini e l'84% donne e, ancor oggi, l'analfabetismo in Italia è del 2%) e dobbiamo anche considerare le diverse realtà che contrassegnavano ogni regione.
Immagino, ad esempio, che il contadino della pianura padana, il contadino veneto, bresciano, bergamasco, vivesse una realtà abbastanza diversa rispetto al contadino toscano o emiliano.
Un certo fermento intellettuale non era tipico di zone sin da allora culturalmente depresse, come lo è ancora oggi per molti versi.

Poi, nulla toglie all'idea romantica che si ha di un certo passato, ma ad essere razionali e lucidi nel fare certe valutazioni, possiamo dire che la vita dell'uomo di quei tempi, l'uomo del volgo intendo, fosse una vita davvero tremenda, fatta essenzialmente di fatica fisica e di privazioni.

Noi siamo il prodotto di intere generazioni che hanno patito e siamo l'eccesso opposto.
Consumiamo troppo, fatichiamo troppo poco, bruciamo la nostra esistenza in una vita fatta di corse e molta superficialità, non conosciamo più la parola solidarietà e viviamo la famiglia in modo quasi asettico.
 
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