Confesso che ho fatto fatica a decidere di intervenire in questo 3d. Anche se non vivo più al Sud da moltissimi anni "calabrese sugnu" (sono) e là sono le mie radici, solidamente abbarbicate a quella Terra a cui mi sento di appartenere.
La Terra, appunto! Ho qualche problema in più ad identificarmi con alcuni, molti, dei miei conterranei che aspettano ancora la manna dal cielo e che vivono in un sistema sociale in cui alla base di tutto c'è il clientelismo. E ho scelto con cura la parola "clientelismo" perché mi sembra ridondante usare parole come 'ndrina, 'ndrangheta che, per quanto diffuse, sono comunque un fenomeno estremo. E' il clientelismo la vera piaga sociale, potenziale bacino di utenza della malavita locale.
E si, perché se io ti ho fatto avere il posto fisso in Comune, alla Provincia, alla Regione...poi tu chiederai un occhio quando dovrai concedermi la licenza per costruire "il più grande parco eolico d'Europa". Vita vera, roba di qualche settimana fa, guardate:
http://www.corriere.it/cronache/12_luglio_13/calabria-ndragheta-impianto-eolico_c52ed416-cd02-11e1-a3bf-e53ef061f69e.shtml
E allora? Allora ben vengano le manifestazioni come quella del treno a Rossano, un plauso a MaryFlowers ed ai suoi concittadini, ma non credo che servirà a cambiare radicalmente la situazione. Non andare a votare servirà solo a farsi governare da chi non vogliamo. C'è bisogno di un cambiamento radicale e la base non può che essere un'educazione seria: la Scuola, la Famiglia. E fin quando leggerò notizie come quella di oggi, che riporta di 72 lauree rubate all'università di Cosenza, non vedo luce alla fine del tunnel.
Voi mi direte: ma queste cose avvengono anche al Nord, al Centro...Si vero, ma non come "sistema di vita".
So che quanto ho scritto sopra non farà piacere a molti e chiedo scusa fin d'ora, soprattutto ai miei conterranei, ma dobbiamo prenderne coscienza: lo Stato in Calabria è assente ma bisogna ammettere che abbiamo fatto di tutto per meritarci un simile trattamento:squint:
E' dai tempi delle rivolte contadine contro i latifondisti di fine anni '40 (vedi i fatti di Melissa) che non rialziamo la testa, la schiena, per rivendicare non l'assistenzialismo, ma i mezzi, gli strumenti per costruirci da soli il nostro futuro. Perché allora ha funzionato, almeno per un decennio, e ora no? Perché chiediamo all'Unione Europea i contributi di integrazione del grano, delle olive, di...e li utilizziamo per costruire scempi in un territorio di rara bellezza? Perché chiediamo di mantenere in vita, anzi espandiamo, un aeroporto come quello di Crotone, costantemente in perdita, e poi viviamo passivamente l'esistenza di un'autostrada colabrodo?
Mary, il tuo treno è stato per lungo tempo anche il mio treno e sapere che non c'è più mi rattrista, ma forse non bisogna cominciare da lì.
P.S.-1 Sono orgogliosa di essere calabrese (per chi avesse qualche dubbio!)
P.S.-2 Alla fine degli anni '60 organizzai anch'io una manifestazione come quella di Rossano. Combattevo per l'acqua (non c'era proprio nelle case) e bloccai, insieme ad un centinaio di paesani, la statale 106. Arrivarono i Carabinieri con il Brigadiere in testa che si rivolse a mio padre (con il quale giocava a scopa) chiedendo chi fosse l'organizzatore. Mio padre rispose che era sua figlia ed il Brigadiere, ponendo una mano sulla spalla di mio padre, lo rassicurò dicendo che avrebbe ignorato tutto. Era un buon uomo il Brigadiere ma chissà perché io rimasi delusa