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Ipomea... allucinogena?????????

Clorophilla

Florello
Splendido!!!:hands13: :hands13: Quanto mi piace quando spieghi tutte queste cosette (chiamale cosette), potrei leggerti all'infinito, perchè non continui? Che ne so', potresti raccontarci qualcosa anche dei pomodori....è vero che non sono spontanei in natura così come li troviamo ora ma sono frutto di manipolazioni botaniche?? Anche la storia dei ciclopi mi affascina non poco....:ciglione:
Ok, basta, non rompo più :rolleyes: :baf: Grazie infinite :flower:
 

milla04

Maestro Giardinauta
ma allora perchè è prassi abbastanza comune far essudare le melanzane sotto sale prima della cottura? Se non lo faccio mi viene una tosse convulsiva :crazy:

Mettendo le melanzane sotto sale e con un peso sopra ad essudare, non si fa altro che tirar fuori da questi ortaggi un liquido che non è tossico, ma spiacevole al palato perchè amaro:crazy: .
Questo passaggio è inutile nel caso di bollitura o di passaggio alla griglia delle melanzane, perchè in entrambi i casi tale liquido amaro si disperde, ma è necessario se devono essere fritte o cotte nei sughi, perchè in quel caso questo si riversa fuori e rovina il sapore del piatto cucinato:storto: .
Ciao bella!:flower:
 
A

ambapa

Guest
Cloro, la tua domanda richiama la vecchia ma pur sempre attuale questione della possibile tossicità delle patate... la leggenda ulissea dei ciclopi con un solo occhio centrale abbia un fondamento scientifico per ragioni su cui non mi soffermo.
kiwo
Marooo kiwo che pozzo di scienza! Dai raccontaci 'sta storia della leggenda ulissea...siamo qui tutte orecchi...pardon occhi
 

kiwoncello

Master Florello
Su gentile richiesta......
I Ciclopi omerici: dal mito alla fantatossicologia?
di Kiwoncello
Il Ciclope Polifemo, crudele ma un pò tonto gigante dell'Odissea omerica ignorava certamente che il suo unico occhio fosse una fra le varie malformazioni (teratogenesi) cranio-facciali proprie della oloprosencefalia (OPE). Un termine astruso che etichetta una sequenza di anomalie congenite generalmente incompatibili con la sopravvivenza del neonato, dovute all'aberrante segmentazione sterica del cervello primitivo nei due emisferi ed in aree funzionalmente specializzate. Dopo Omero, il mito dei Ciclopi ha stimolato l'estro di numerosi letterati ed artisti, non ultimi il tormentato simbolista dell'ottocento francese Odile Redon ed il surrealista René Magritte, ma si presta altrettanto facilmente all'esercizio della fantatossicologia. Infatti alcuni aspetti della leggenda omerica trovano agevole spiegazione scientifica, tanto da far immaginare i Ciclopi come sublimazione leggendaria di una sfortunata popolazione afflitta da un alto tasso di neonati portatori di malformazioni del sistema nervoso, OPE inclusa, di origine genetica e/o tossica. La componente genetica è suffragata dalla recente identificazione del gene responsabile dell'OPE e dalla probabile segregazione del genoma nelle famiglie dei Ciclopi che, a detta di Omero, vivevano nel più totale isolamento. Quella tossica si desume dall'abbondanza di essenze vegetali cntenenti una o più delle almeno 1300 tossine palesemente malformanti nell'animale. Solo pochissime fra queste sono risultate tali nell'umano, perché banalmente presenti in materiali non commestibili ma, soprattutto, per la grande diversità interspecifica nella risposta embrio-fetale. Particolarmente pericolose sotto questo aspetto tutte le parti del veratro (falso elleboro), una graziosa liliacea di pascoli e sottoboschi dai rizomi confondibili con quelli "fitoterapici" della genziana maggiore. Poiché il veratro è presente in varie isole del Mar Egeo teatro delle peregrinazioni di Ulisse, le gestanti Ciclopesse dell'epoca micenea ben avevano opportunità di assumerne dosi non letali grazie a pozioni purganti e vermifughe in voga fin dal 1400 a.C., già in tempi pre-omerici.
Ricco di numerose tossine potenzialmente letali, il veratro contiene alcuni alcaloidi potenti teratogeni cranio-facciali, soprattutto negli ovini. Tre di essi, jervina, ciclopamina e cicloposina, hanno provocate circoscritte epidemie di OPE fra il bestiame di alcune regioni statunitensi, con circa il 25% di nati vivi malformati, inclusi alcuni "ciclopi". Nel recente
passato ha fatto scalpore l'allarme sanitario, poi rientrato, lanciato da James Renwick. Il noto genetista-teratologo londinese incolpava nientemeno che le patate di una piccola epidemia di teratogenesi cerebrale verificatasi in U.K. ed altre zone. L'accusa si basava sulla stretta somiglianza chimica delle veratro-tossine con alcuni alcaloidi già presenti nelle patate di miglior qualità, ma straordinariamente abbondanti in polpa, buccia inverdita e germogli di tuberi parassitati o conservati troppo a lungo. Colpevole dell'episodio dei potato-babies sarebbe stata appuntol'ingestione di patate infestate dal fungo Phytophthora. Certo è che solanina, solanidina e chaconina, peraltro noti veleni generici delle solanacee, sono anche potenti induttori di OPE nell'animale da esperimento.
Tornando ai Ciclopi non sembra infine improbabile l'ipotesi alternativa che la leggenda abbia esteso a questi pastori viventi nell'habitat del veratro, cioè i "molli ed irrigui prati....." della traduzione del Pindemonte, il monocularismo da OPE frequente nella loro "infinita nazion di capre...." facilmente ciclopizzabili. Al di là di tutte queste un pò dissacranti elucubrazioni scientifiche, non è pur vero che la pentola da cui scaturisce l'arcobaleno del mito contiene sempre un pò di realtà?
 

kiwoncello

Master Florello
Ma nooooooo! Le patate sane, meritevole e straordinario tubero, sono assolutamente OK; se non fosse così immaginate che gravi ed estensive epidemie di malformazioni fetali sarebbero stranote e temute da secoli, cosa che ovviamente non è.
kw
 
C

cerchina

Guest
Dottissimo Kiwo,
affascinante la Sua argomentazione ciclopica:hands13: :hands13:
 

xst84

Giardinauta Senior
Su gentile richiesta......
I Ciclopi omerici: dal mito alla fantatossicologia?
di Kiwoncello
Il Ciclope Polifemo, crudele ma un pò tonto gigante dell'Odissea omerica ignorava certamente che il suo unico occhio fosse una fra le varie malformazioni (teratogenesi) cranio-facciali proprie della oloprosencefalia (OPE). Un termine astruso che etichetta una sequenza di anomalie congenite generalmente incompatibili con la sopravvivenza del neonato, dovute all'aberrante segmentazione sterica del cervello primitivo nei due emisferi ed in aree funzionalmente specializzate. Dopo Omero, il mito dei Ciclopi ha stimolato l'estro di numerosi letterati ed artisti, non ultimi il tormentato simbolista dell'ottocento francese Odile Redon ed il surrealista René Magritte, ma si presta altrettanto facilmente all'esercizio della fantatossicologia. Infatti alcuni aspetti della leggenda omerica trovano agevole spiegazione scientifica, tanto da far immaginare i Ciclopi come sublimazione leggendaria di una sfortunata popolazione afflitta da un alto tasso di neonati portatori di malformazioni del sistema nervoso, OPE inclusa, di origine genetica e/o tossica. La componente genetica è suffragata dalla recente identificazione del gene responsabile dell'OPE e dalla probabile segregazione del genoma nelle famiglie dei Ciclopi che, a detta di Omero, vivevano nel più totale isolamento. Quella tossica si desume dall'abbondanza di essenze vegetali cntenenti una o più delle almeno 1300 tossine palesemente malformanti nell'animale. Solo pochissime fra queste sono risultate tali nell'umano, perché banalmente presenti in materiali non commestibili ma, soprattutto, per la grande diversità interspecifica nella risposta embrio-fetale. Particolarmente pericolose sotto questo aspetto tutte le parti del veratro (falso elleboro), una graziosa liliacea di pascoli e sottoboschi dai rizomi confondibili con quelli "fitoterapici" della genziana maggiore. Poiché il veratro è presente in varie isole del Mar Egeo teatro delle peregrinazioni di Ulisse, le gestanti Ciclopesse dell'epoca micenea ben avevano opportunità di assumerne dosi non letali grazie a pozioni purganti e vermifughe in voga fin dal 1400 a.C., già in tempi pre-omerici.
Ricco di numerose tossine potenzialmente letali, il veratro contiene alcuni alcaloidi potenti teratogeni cranio-facciali, soprattutto negli ovini. Tre di essi, jervina, ciclopamina e cicloposina, hanno provocate circoscritte epidemie di OPE fra il bestiame di alcune regioni statunitensi, con circa il 25% di nati vivi malformati, inclusi alcuni "ciclopi". Nel recente
passato ha fatto scalpore l'allarme sanitario, poi rientrato, lanciato da James Renwick. Il noto genetista-teratologo londinese incolpava nientemeno che le patate di una piccola epidemia di teratogenesi cerebrale verificatasi in U.K. ed altre zone. L'accusa si basava sulla stretta somiglianza chimica delle veratro-tossine con alcuni alcaloidi già presenti nelle patate di miglior qualità, ma straordinariamente abbondanti in polpa, buccia inverdita e germogli di tuberi parassitati o conservati troppo a lungo. Colpevole dell'episodio dei potato-babies sarebbe stata appuntol'ingestione di patate infestate dal fungo Phytophthora. Certo è che solanina, solanidina e chaconina, peraltro noti veleni generici delle solanacee, sono anche potenti induttori di OPE nell'animale da esperimento.
Tornando ai Ciclopi non sembra infine improbabile l'ipotesi alternativa che la leggenda abbia esteso a questi pastori viventi nell'habitat del veratro, cioè i "molli ed irrigui prati....." della traduzione del Pindemonte, il monocularismo da OPE frequente nella loro "infinita nazion di capre...." facilmente ciclopizzabili. Al di là di tutte queste un pò dissacranti elucubrazioni scientifiche, non è pur vero che la pentola da cui scaturisce l'arcobaleno del mito contiene sempre un pò di realtà?
Vallo a dire ai catanesi: l'elefantino non spiega tutto ?:eek:
 
Ultima modifica:
A

ambapa

Guest
Su gentile richiesta......
I Ciclopi omerici: dal mito alla fantatossicologia?
di Kiwoncello
Il Ciclope Polifemo...non è pur vero che la pentola da cui scaturisce l'arcobaleno del mito contiene sempre un pò di realtà?
Grazie Kiwo. Che il mito abbia origine da nuclei di realtà è risaputo, ed è interessante cercare di risalirvi con la ragione e con le conoscenze che abbiamo oggi. Comunque che Polifemo fosse un pò geneticamente "tocco" l'avevamo sospettato!
 

RosaeViola

Master Florello
Kiwo...sei grande!!! :hands13:
Troppo interessante questa discussione!

In quanto alla Noce Moscata, mi son sempre chiesta perchè mi piaccia così tanto sniffarla quando cucino e assaporarla mangiando!!! :rolleyes: :lol:

E' una delle spezie che adoroooo!!!
Comunque il pediatra mi disse di non eccedere nell'uso, perchè gli effetti tossicologici sui bambini sono ben diversi.
Devo dire che mia figlia minore, l'adora anche lei e che ogni tanto, quando cucino e la maneggio, ne approfitta per farsi il suo bel trip annusando la boccetta.

In quanto al Rosmarino, è verissimo che è un tonico del sistema nervoso, tant'è che in aromaterapia lo si usa anche per questi scopi.

Ma, mi chiedo, perchè una sostanza di attira più di un'altra o, addirittura, alcune ci ripugnano? E' solo un comportamento legato al nostro olfatto o ci sono anche altre implicazioni?
 

kiwoncello

Master Florello
Eh Ro, con la tua domanda mi metti in crisi: qui sì che rischiamo la fantafisiologia. Comunque le preferenze o repulsioni possono basarsi anche inconsciamente su esperienze personali, tipico esempio "odio la mortadella perché mi ha fatto male" oppure al fatto che una determinata sostanza-cibo attiva in modo particolare il circuito ricettori gustativi-aree cerebrali del piacere funzionanti a dopamina mentre altre non lo attivano. Io sono un'eccezione in quanto ogni sostanza-cibo mi attiva invariabilmente i ricettori "buoni".
 

RosaeViola

Master Florello
Indubbiamente è intrigante l'argomento.
Io noto che in certi momenti il mio corpo cerca più certi alimenti che non altri e poi mi accorgo che quel tipo di alimento contiene delle sostanze di cui sono carente in quel momento.
Quando vado verso una lieve anemia, ad esempio, me ne rendo conto dalla "voglia" che sorge improvvisa e insistente, di certi cibi.

Partendo da questo ragionamento mi chiedevo se ci potesse essere un'attinenza anche con le spezie o con certe piante aromatiche di cui si parlava.

Un'altra spezia che mi fa impazzire è il curry. Mitico!!! Fra sniffarla e assaporarla è una libidineee!!! :hands13:

Non parliamo poi del pepe. Ho sempre pensato che il pepe fosse tutto uguale, bianco, nero, verde che fosse e cioè, che il pepe nero, ad esempio, avesse tutto lo stesso aroma.
Sbagliato. Di varietà ce ne sono tantissime e, in particolare, un amico ci ha portato dalla Finlandia un pepe che si commercializza solo lì.
E' ECCEZIONALE!!! Aromatico, profumatissimo e con un aroma molto intenso, è stupendo nel cibo, ma da odorare è proprio 'na botta de vita!

...e adesso ne siamo dipendenti, in più l'ho fatto provare ad altri e sembra che sortisca gli stessi effetti.
Staresti ore ad annusarne la boccetta!!! :inc:

Kiwo, quali effetti tossici procura la sniffata da pepe???
 
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