Il tema della concimazione delle piante grasse è uno di quelli che periodicamente riaffiora assieme a altri temi “caldi” quali : la composizione del terriccio, vaso di coccio o vaso di plastica, chimica si-chimica no, ecc. Tutte queste discussioni, inevitabilmente, poi si realizzano nella pratica come ha perfettamente sintetizzato AmbraB:
“Poi alla fine ognuno adatta il “ciò che si dovrebbe fare” in astratto, alla propria situazione sia di clima, che di esposizione, sia anche esigenze personali…d’altronde l’esperienza è la migliore maestra.” (AmbraB)
“Ciò che si dovrebbe fare” nella concimazione delle grasse, è scegliere un concime avente un titolo N
:K (rapporto tra gli elementi nutritivi che lo compongono – è riportato sulla confezione) pari a 1:2:3 ossia per ogni parte di Azoto (N) ne occorrono 2 di Fosforo (P) e 3 di Potassio (K). Il bello è che non è molto facile trovarne in commercio uno con queste caratteristiche: anche quelli specifici per grasse (che costano un occhio e non si sa perche) non sempre rispettano questa regola. Uno dei piu usati (e con successo) è il Ferty 4 (N-P-K=8-16-24+microelementi – reperibile in rete). Ma se avete voglia di perdere un po di tempo davanti allo scaffale dei concimi dell’agricola, troverete che diversi concimi idrosolubili per piante fiorite, per agrumi, per geranei e, addirittura, per pomodori o per l’orto potranno soddisfare le vostre esigenze. E sceglieteli di marca!!!
Per rispondere al quesito posto da coppolaumberta direi che la pianta a cui somministrare il concime è talmente compromessa (eziolata) che sarebbe inutile. Il tempo (estate) e le modalità di somministrazione (pipetta) non sono quelli giusti: aspetterei settembre e acquisterei un altro Gymno in migliori condizioni.