1) prima favola europeista: il progetto dei padri fondatori:
l' EU è un parto USA, precisamente della "dottrina" Truman, economia liberista contro economia pianificata. Shuman, De Gasperi, Spinelli ecc....i padri fondatori, sono stati dei prestanome, chissà quanto in buona fede. l'UE nasce dalla guerra fredda e a noi c'hanno imbottito di sciocchezze.
Cardine di tale assetto non può che essere la pacificazione della Francia con la Germania ma senza contrapposizione all'URSS niente europa dei sei.
2) seconda favola: la caduta dei muro di Berlino (e la fine del comunismo sovietico) ci ha uniti:
triplo AHAH che non ha bisogno di spiega, parlano i fatti successivi, le rivendicazioni regionaliste che sono riemerse,
Senza la paura comunista siamo stati liberi di tornare ad essere quello che siamo sempre stati, cioè popoli ed entità statuali, orgogliosi ognuno delle sue tradizioni, ognuno della propria storia. chi si stupisce che siano riemersi anche antichi rancori mai sopiti?
l'89 è stato l'anno dell'inizio della fine del "sogno", non il contrario.
3) terza favola: il destino comune:
gli ottimisti dicono che la crisi in atto farà si che si troverà un accordo condiviso sul come uscirne, della serie "siamo tutti sulla stessa barca e remeremo in sincrono": la fine della Grecia, per alti, racconta un'altra storia. Sui primi due punti non ho dubbi, sul terzo, troppe informazioni discordi, ma a sensazione questo destino comune non lo vedo.