Lampropeltis
Aspirante Giardinauta
Riciao a tutti.
Essendo anche appassionato di piante "insolite" avrei bisogno di un consiglio. L'anno scorso ho preparato un sfagnera utilizzando il metodo classico (100% perlite, 50% torba acida con 50% perlite ed infine solo torba) in modo che la zolletta di terra potesse galleggiare sull'acqua ed infine l'ho colonizzata con dello sfagno vivo (non normale muschio). Il lavoro è uscito abbastanza bene e lo sfagno, sopravvivendo senza problemi alle gelate invernali, ha ora riempito lo spazio (la sfagnera l'ho fatta in un vaso, forse un po' troppo profondo). Ora mi piacerebbe metterci qualche carnivora (nello sfagno vivo ovviamente) e io ero più orientato verso gli affascinanti Cephalotus. Però non vorrei che ci fossero delle incongruenze tra i "fabbisogni" dello sfagno e quelli della carnivora: ho letto in giro che sono in molti ad eseguire talee fogliari nello sfagno vivo per le proprietà "miracolose" di quest'ultimo, però io ce lo verrei lasciare. Lo sfagno ha bisogno di moltissima acqua, mentre sul Cephalotus ci sono pareri discordanti, c'è chi dice che debba stare all'asciutto, chi invece lo tiene col popò sempre immerso nell'acqua... e c'è chi dice che dipenda solo da come la pianta è stata abituata in precedenza e che quindi cambiando l'apporto idrico (magari con il cambio di proprietario dopo l'acquisto) si rischia di ucciderla. Se allora è solo una questione di abitudine non dovrei avere problemi visto che sono intenzionato a usare la talea. Ma il problema principale subentra per l'inverno. Molti dicono di lasciare la pianta all'aperto per averla rinvigorita in estate... però dicono anche di togliere l'acqua dal sottovaso e di nebulizzare da sopra. Quindi io come potrei fare con la sfagnera? Non rischio di far morire il muschio?
Vabbè che per tutto l'inverno non ho mai dato acqua alla sfagnera, però...
Voi cosa mi consigliate? Penso che questo discorso possa valere anche per le altre carnivore.
Aspetto un vostro aiuto.
Grazie a tutti.
Essendo anche appassionato di piante "insolite" avrei bisogno di un consiglio. L'anno scorso ho preparato un sfagnera utilizzando il metodo classico (100% perlite, 50% torba acida con 50% perlite ed infine solo torba) in modo che la zolletta di terra potesse galleggiare sull'acqua ed infine l'ho colonizzata con dello sfagno vivo (non normale muschio). Il lavoro è uscito abbastanza bene e lo sfagno, sopravvivendo senza problemi alle gelate invernali, ha ora riempito lo spazio (la sfagnera l'ho fatta in un vaso, forse un po' troppo profondo). Ora mi piacerebbe metterci qualche carnivora (nello sfagno vivo ovviamente) e io ero più orientato verso gli affascinanti Cephalotus. Però non vorrei che ci fossero delle incongruenze tra i "fabbisogni" dello sfagno e quelli della carnivora: ho letto in giro che sono in molti ad eseguire talee fogliari nello sfagno vivo per le proprietà "miracolose" di quest'ultimo, però io ce lo verrei lasciare. Lo sfagno ha bisogno di moltissima acqua, mentre sul Cephalotus ci sono pareri discordanti, c'è chi dice che debba stare all'asciutto, chi invece lo tiene col popò sempre immerso nell'acqua... e c'è chi dice che dipenda solo da come la pianta è stata abituata in precedenza e che quindi cambiando l'apporto idrico (magari con il cambio di proprietario dopo l'acquisto) si rischia di ucciderla. Se allora è solo una questione di abitudine non dovrei avere problemi visto che sono intenzionato a usare la talea. Ma il problema principale subentra per l'inverno. Molti dicono di lasciare la pianta all'aperto per averla rinvigorita in estate... però dicono anche di togliere l'acqua dal sottovaso e di nebulizzare da sopra. Quindi io come potrei fare con la sfagnera? Non rischio di far morire il muschio?
Vabbè che per tutto l'inverno non ho mai dato acqua alla sfagnera, però...
Voi cosa mi consigliate? Penso che questo discorso possa valere anche per le altre carnivore.
Aspetto un vostro aiuto.
Grazie a tutti.