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Infedeltà: che sollievo

francoises

Giardinauta Senior
sono arrivata tardi...!!!
cassspita avete scritto un sacco. E non riesco a leggere tutto.
Però sono d'accordo con olmina, rocco..
Amare vuol dire avere rispetto e lasciare libertà all'altro. Non siamo oggetti, tantomeno immobili di proprietà.
Ma anche avere rispetto. io sono stata una traditrice seriale ( e non me ne vanto purtroppo) fino al mio attuale fidanzato. Ogni volta che ho tradito era un campanellino di allarme che mi indicava che mancava qualcosa.
E mi chiedo quindi se succederà anche questa volta. Si può essere fedeli tutta una vita?
Una bellissima frase di Gramellini, nel libro "l'ultima riga delle favole" recita così: "..le disse che l'amore muore per strangolamento ogni volta che Io soffoca Noi..le disse che l'amore muore di noia ogni volta che Io si concentra sulle emozioni e non coltiva progetti per Noi.."
 

rocco.co

Guru Giardinauta
E ciò che voglio è l’amore,
l’amore spensierato e quello che rimette tutto in discussione,
quello che fa rinascere,
l’amore passionale, l’amore lontano, il fine amore,
quello che vi costringe a superarvi,
l’amore platonico, l’amore sessuale,
l’amore lieve, l’amore oscuro, l’amore luminoso,
l’amore tenero,
l’amore fedele, l’amore infedele,
l’amore geloso, l’amore generoso,
l’amore libero, l’amore sognato,
l’amore adorazione, l’amore mistico, l’amore istintivo,
l’amore che si fa, il prima, il durante e il dopo l’amore,
l’amore che brucia, l’amore pudico,
l’amore segreto, l’amore gridato,
l’amore che fa male al corpo, l’amore che fa bene al corpo,
l’amore che paralizza e quello che dà le ali,
l’amore a morte, l’amore a vita,
il primo amore, l’amore perduto,
l’amore ferito, il prossimo amore,
perché non ci sono regole,
perché è necessario inventare i propri amori,
inventare la propria vita.

Alina Reyes

E a chi mi cita Ovidio una rosa in o-maggio...anche se siamo a luglio
:tupitupi:
 
V

vinceco2

Guest
io amo mio figlio e sto con suo padre.. ma se so che suo quest ultimo mi tradisce scusatemi se NON LO VOGLIO IN CASA......ci pensasse prima........no davvero non fa.. se volete la finta famiglia felice,ok viva il mulino bianco,io non voglio e parlo per me..non di tutto il resto del mondo

quanti mulini bianchi in giro ci sono ....
ciao
 
V

vinceco2

Guest
Io invece ci terrei proprio che mio marito mi cornificasse ... evidentemente, per quanto mi sia sforzata, non sono riuscita a farmi capire. Io sto parlando di una situazione in cui il rapporto è finito ... siamo esseri umani, prima o poi ci si innamora di un'altra persona. A questo punto nella coppia, lealmente ognuno va per la sua strada, se non ci sono figli si volta pagina, se ce ne sono la donna si rifà una vita col figlio ed il padre deve rinunciare. Secondo te, perchè nella maggior parte delle situazioni di coppie in crisi che ormai non si toccano più neanche con un dito e che, umanamente, hanno altre storie, a prendere la decisione di separarsi sono sempre le donne? Non è che siamo più cazzute o meno ipocrite e che solo a noi non piace la facciata Mulino Bianco è che il figlio rimane con noi, la casa se vogliamo ci viene assegnata, se siamo delle donne senza dignità ci facciamo pure mantenere ...
Senti, anche io se scoprissi che mio marito mi tradisce gli farei le valigie ma questo perchè sono una donna, se fosse il contrario e dovessi perdere mio figlio non lo so ... spero di essermi spiegata meglio.

quante valigie disfate ci sono ingiro? molte credimi ,anzi qualcuna ci ha aggiunto qaulcosina solo per simpatia almeno ci si illude di qualcosa e tutto procede come prima.
Donne ....uomini...oggi il mondo gira così e lo sappiamo tutti quindi quando capita sono dolori e decidere non è facile ed allora si cerca quasi sempre di far finta di niente.
rimane sempre la paura della solitidine ed è mlta credetemi .
La solitudine a volte fa tacere molto...
adesso leggo i prossimi e poi scrivo ...ù
ahahahah
ciao
vincenzol
 
V

vinceco2

Guest
mmmmm....sono scellte--si puo' star soli e cosi' non si fa male a nessuno ma.....non so rocco...non voglio pormi il problema.....nell isola deserta ,i ci vorrei da sola una stereo e tanta frutta esotica......[/QUOTE
]
che tipo di frutta?
mi verrebbe da pensare un pò....
 
Mi allineo a Glass...non ritengo il sesso una delle componenti predominanti nel rapporto di coppia...
ma solo uno degli elementi che devono stare in equilibrio.....
Anche per questo non manderei a rotoli una relazione stabile per una scappatella (e lo stesso mi aspetterei se a porla in essere fossi io)
In linea di massima (superata in vario modo la questione riproduttiva) il sesso è gioco.
-------------------------------------------
Sai che per il perdono mi hai aperto un sacco di dubbi?
Davvero il perdono può essere solo associato alla religiosità e non anche ad un sentire ...laico....?

ragionamenti simili, se fatti dalla mia lei, mi smonterebbero in un nanosecondo e verrebbe fankulizzata.
Senza offesa ma credo che chi viva la vita di coppia o il matrimonio secondo questi parametri abbia qualche problema, una visione distorta dei valori (o di certi valori) e probabilmente dovrebbe riprendere contatto con concetti come "lealtà", "esclusività", "complicità" "completamento", oppure con astrazioni come la "condivisione" sempre che siano anche solo vagamente concepibili. esistono psicoterapeuti che servono esattamente a questo.

L'intervento contraddittorio di Glass l'ho preso così, per quello che appare: o parole scritte così per fare il bastian contrario o scritte da una persona profondamente delusa (deve aver beccato corna dolorose). Il tentare di dare "pari dignità" ai rapporti "aperti" e alle relazioni stabili, inoltre, è quasi offensivo per chi si dedica anima e corpo alla costruzione di un qualcosa di unico e speciale (e che richiede talvolta amorevoli sacrifici e rinunce) ma sopratutto patetico per chi vive una relazione vera e vede trasparire da questo improprio, goffo accostamento, superficialità, paure, timori, solitudine e scarsa conoscenza di sè e di chi ci circonda.
Che il sesso possa essere gioco, non si discute, ma parliamo di un qualcosa di piuttosto diverso della sessualità complice e "miracolosa" di un rapporto di coppia sano che o si vive o nemmeno si immagina come possa essere. magari si dimentica, ma vabbuò, esiste ed è molto coinvolgente, appagante ma sopratutto arricchisce.
Il discorso poi si chiude molto semplicemente: se ci si diverte trombacchiando in giro (legittimo e MOLTO divertente) che necessità si ha di avere e/o vivere un rapporto "stabile" ?



che tipo di frutta?
mi verrebbe da pensare un pò....

[video=youtube;LIR6mvpZAUk]http://www.youtube.com/watch?v=LIR6mvpZAUk[/video]
 

rocco.co

Guru Giardinauta
Seeeee: meni il can per l'aia
Non metto in discussione i valori
Sto chiedendo se ritieni che la sessualità sia predominante sull'equilibrio di coppia e se la scappatella occasionale frutto di debolezza debacle errore
sia giusta ragione bastevole per interrompere un rapporto consolidato , anzichè chiudere gli occhi o perdonare

Per te è causa sufficiente
Per me no poichè
1) conosco l'essere umano fallibile ed non oso io per prima giudicar non ritenendomi al di sopra delle miserie terrene
2) non penso il compagno come una proprietà e gli riconosco il diritto di cambiare idea, garantendogli il mio rispetto oltre il mio interesse o senso di abbandono

Magari hai ragione ...ne parlo apposta per avere pareri diversi dal mio....ma sei mai stato unito nel bene e nel male per 25 anni?

Ancora una cosa : non credo per esperienza negli esorcisti religiosi e laici, preti e psicoterapeuti
 

Olmo60

Guru Master Florello
:confuso: certo: escludendo però a priori che ci possano essere coppie che accettano, anzi, condividono insieme i reciproci tradimenti, che a quel punto non sono più tradimenti, ma qualcos'altro..penso ad esempio alle coppie di scambisti: eppure ci sono, non possiamo far finta che non esistano (qui a Bologna so che ci sono molti locali, per sentito dire): sono tutti malati? e se stanno tanto male insieme e si cornificano consenzienti, perchè non si lasciano? per me non sono malati, solo hanno un'altra visione del sesso e della coppia, tutto qui. A me non fanno nè caldo nè freddo: io non lo farei mai, ma perchè sono diversa. Però tra migliaia di coppie di questo tipo non escludo che ce ne siano di molto affiatate e felici, perchè no?

(ho dimenticato di quotare Finnigan's:eek:k07:)
 
Ultima modifica:

rocco.co

Guru Giardinauta
Ma poi scusa: il sesso sano complice e miracoloso è solo quello all'interno di una coppia datata?

Il tentare di dare "pari dignità" ai rapporti "aperti" e alle relazioni stabili, inoltre, è quasi offensivo per chi si dedica anima e corpo alla costruzione di un qualcosa di unico e speciale (e che richiede talvolta amorevoli sacrifici e rinunce) ma sopratutto patetico per chi vive una relazione vera e vede trasparire da questo improprio, goffo accostamento, superficialità, paure, timori, solitudine e scarsa conoscenza di sè e di chi ci circonda.

Chi si offende per un parere discordante riguardo alla morale privata è perchè è uno sfegatato integralista, convinto pregiudizievolemnte di essere dalla parte della ragione, arrogantemente chiuso al dialogo ed al diverso,
... insomma si gira dalle parti del sessita omofobico fascista.
 
Seeeee: meni il can per l'aia
Non metto in discussione i valori
Sto chiedendo se ritieni che la sessualità sia predominante sull'equilibrio di coppia e se la scappatella occasionale frutto di debolezza debacle errore
sia giusta ragione bastevole per interrompere un rapporto consolidato , anzichè chiudere gli occhi o perdonare

Per te è causa sufficiente
Per me no poichè
1) conosco l'essere umano fallibile ed non oso io per prima giudicar non ritenendomi al di sopra delle miserie terrene
2) non penso il compagno come una proprietà e gli riconosco il diritto di cambiare idea, garantendogli il mio rispetto oltre il mio interesse o senso di abbandono

Magari hai ragione ...ne parlo apposta per avere pareri diversi dal mio....ma sei mai stato unito nel bene e nel male per 25 anni?

Ancora una cosa : non credo per esperienza negli esorcisti religiosi e laici, preti e psicoterapeuti

Inizio dicendo che sono stato unito nel bene & nel male per "soli" 10 anni. Sebbene le cose non siano andate come dovevano andare, IO nonostante frustrazioni ed infelicità non ho mai tradito. Mi sono fatto venire l'esaurimento nervoso, però.
Non è una questione di giudizio, di quello che fanno gli altri io non mi interesso, mi interesso i quel che faccio io e sopratutto di come lo faccio. Inizio casomai a smantellare o a cercare di smantellare parallelismi evidentemente sbagliati e contraddittori.

Tant'è che credo che se un rapporto inizia con una base di sentimento (amore) attrazione, RISPETTO, lealtà, (io almeno se devo iniziarlo lo baso su questi presupposti altrimenti resto felicemente da solo e vado a mignotte) e sopratutto fiducia, nel momento in cui quest'ultima viene a mancare il rapporto si incrina e non è più un'isola felice in cui vivere ma un insieme di rancori, si perde il senso di abbandono l'uno nell'altra e tutto va a rotoli. Se poi inizia su altri presupposti, la cosa non mi tange perchè nel mio privatissimo privato certi atteggiamenti non li accolgo ed il problema non mi si pone neppure...
Il "perdono" lo trovo una minchiata cattolicheggiante e non ci credo. E' più un imporsi di far finta di nulla.

Sulla fallibilità dell'essere umano lasciamo stare, un tradimento non è un "errore" istantaneo, immediato, non è distrarsi e non fermarsi allo stop, ma un gesto che prevede una certa qual premeditazione, organizzazione e volontà, quindi non prendiamoci per il cu.lo, così come il considerare il proprio partner una proprietà. Il rapporto costruito assieme è eventualmente una proprietà, di entrambi, e se uno dei due lo incrina o lo rovina viene meno ad un tacito accordo e di sicuro crea danni difficili da riparare.
Io non credo al matrimonio indissolubile sancito da Iddiopadreonnipotente, credo ancora, e nel mio privato faccio di tutto per essere coerente, nel concetto di coppia che cresce negli anni anzichè spegnersi, nel proiettarsi nel futuro con progetti e desideri e sogni da condividere, magari con figli sani ed educati con coerenza e che possano crearsi la loro felicità. A me piace costruire, fare ed assemblare. In "in to the wild" infatti qualcuno diceva che la felicità è reale solo se condivisa. Non posso dargli torto. Qualcuno magari si, ma è un problema suo.

P.S. Lo psicoterapeuta non è una questione di fede nè è un esorcista laico. E' un medico che cura patologie mentali. Il problema è che tutti si rifiutano di riconoscerle in sè stessi e perciò ci convivono, spesso però rompendo i coglioni agli altri....

penso ad esempio alle coppie di scambisti: eppure ci sono, non possiamo far finta che non esistano (qui a Bologna so che ci sono molti locali, per sentito dire): sono tutti malati?

certo che si. La scienza medica ha prodotto una sterminata letteratura in proposito, si parla di un tipo di dipendenza che (fino a prova contraria) è una patologia, quasi sempre curabile. Il problema è che al contrario di altre patologie, essendo manifestata-praticata in ambienti chiusi e non venendo palesata, nè producendo disagi sociali o reati (p.es. rubare i soldi per comprare droga, molestare minori, scatti d'ira dovuti all'etilismo) è socialmente tollerata. Diciamo inoltre che al contrario del tabagismo non fa venire il cancro, non brucia cellule cerebrali ma francamente non posso non trovare patologico il farsi le pippe guardando la proria moglie che si fa sbattere da uno sconosciuto...

Ma poi scusa: il sesso sano complice e miracoloso è solo quello all'interno di una coppia datata?

il "miracolo" è incontrare colui-colei con il-la quale nasce un meccanismo inspiegabile, un'armonia superiore ed una vera e propria comunione di spirito che (ripeto) o si prova o neppure si riesce a concepire. Il trombare in tale contesto acquista un sapore-valore vagamente differente, personalmente lo posso affermare per esperienza diretta. Come girare in scooter o in Ducati 1098.

Il tentare di dare "pari dignità" ai rapporti "aperti" e alle relazioni stabili, inoltre, è quasi offensivo per chi si dedica anima e corpo alla costruzione di un qualcosa di unico e speciale (e che richiede talvolta amorevoli sacrifici e rinunce) ma sopratutto patetico per chi vive una relazione vera e vede trasparire da questo improprio, goffo accostamento, superficialità, paure, timori, solitudine e scarsa conoscenza di sè e di chi ci circonda.

Chi si offende per un parere discordante riguardo alla morale privata è perchè è uno sfegatato integralista, convinto pregiudizievolemnte di essere dalla parte della ragione, arrogantemente chiuso al dialogo ed al diverso,
... insomma si gira dalle parti del sessita omofobico fascista.

A parte che non mi sono offeso, era solo un modo di dire anche perchè sono talmente preso a coltivare il mio orticello rigoglioso che francamente della gramigna altrui me ne fotto... è solo che si gira dalle parti di persone NORMALI che si potrebbero far girare gli zibbidei (non il mio caso, ripeto) quando qualcuno tenta di spacciare un Teomondo Scrofalo per un Gauguin, quando qualcuno tenta di giustificare le proprie turbe, intemperanze, squilibri e manie tirando in ballo o accostandosi a situazioni che non può comprendere solo per cercare di dare un senso e una direzione alle proprie contraddizioni che sarebbe il caso, sempre che voglia stare bene e felice, risolvesse quanto prima. Perchè costruire una cattedrale richiede sforzi e sacrifici ma dà soddisfazioni proporzionate allo sforzo, costruire una baracca... beh... dai lasciamo perdere...
Quite simple.
 
Ultima modifica:

rocco.co

Guru Giardinauta
Cito

"quando qualcuno tenta di spacciare un Teomondo Scrofalo per un Gauguin, quando qualcuno tenta di giustificare le proprie turbe, intemperanze, squilibri e manie tirando in ballo o accostandosi a situazioni che non può comprendere solo per cercare di dare un senso e una direzione alle proprie contraddizioni che sarebbe il caso, sempre che voglia stare bene e felice, risolvesse quanto prima."

Le affermazioni di buon senso che esprimi precedentemente al citato, vengono vanificate dal non riconoscere al tuo prossimo il diritto di parlare di argomenti scomodi in base alle proprie esperienze e/o limiti culturali
Rivolgersi a chi chiede un confronto ricorrendo alla mortificazione od all'uso di un linguaggio volgare è dimostrazione di quanto poco si crede nel proprio pensiero... sarà il tuo caso?
E chi lo sa?
Troppe volte ti ho visto fare ricorso a questa strategia per prenderti sul serio

PS
Non passi la parola "perdono" perchè la ritieni "minkiata cattolicheggiante" (pur essendo laica non mi permetterei ) poi usi la parola "miracolo"
Anche su questo argomento scabroso mantieni posizioni di trincea, anche qui dileggi il "pensiero diverso" dal tuo .....professi etica ed impegno ma che siano alle tue condizioni : una contraddizione
Secondo me ti piace il tuo eloquio a discapito di sostanza e coerenza
Però litigare con te è sempre costruttivo ...come picchiarsi a scuola coi bulli....quindi...pazienza...
beccati un bacio da sorellastra
 

Olmo60

Guru Master Florello
certo che si. La scienza medica ha prodotto una sterminata letteratura in proposito, si parla di un tipo di dipendenza che (fino a prova contraria) è una patologia, quasi sempre curabile. Il problema è che al contrario di altre patologie, essendo manifestata-praticata in ambienti chiusi e non venendo palesata, nè producendo disagi sociali o reati (p.es. rubare i soldi per comprare droga, molestare minori, scatti d'ira dovuti all'etilismo) è socialmente tollerata. Diciamo inoltre che al contrario del tabagismo non fa venire il cancro, non brucia cellule cerebrali ma francamente non posso non trovare patologico il farsi le pippe guardando la proria moglie che si fa sbattere da uno sconosciuto...



il "miracolo" è incontrare colui-colei con il-la quale nasce un meccanismo inspiegabile, un'armonia superiore ed una vera e propria comunione di spirito che (ripeto) o si prova o neppure si riesce a concepire. Il trombare in tale contesto acquista un sapore-valore vagamente differente, personalmente lo posso affermare per esperienza diretta. Come girare in scooter o in Ducati 1098.


La dipendenza da sesso non è quello di cui parlavo io, ma un bisogno di fare sesso sempre. Tant'è che tra gli uomini colpiti da questa patologia la maggioranza sono separati, o vedovi almeno questo dice la scienza: lo scambismo non è ritenuto (dalla scienza) una patologia, ma è ritenuta una perversione da chi vede che c'è un sesso sano e uno malato, quindi partendo dal suo punto di vista (che ci sta) e solo da quello.
  • Il normotipo del dipendente sessuale
    (Dott. Franco Avenia; Presidente dell'AIRS, Direttore della Ricerca).

    Il normotipo del dipendente sessuale è: uomo, tra i 36 ed i 50 anni, residente al nord Italia, con licenza media inferiore, separato o vedovo. Premesso che la Dipendenza da Sesso è una reale psicopatologia, cerchiamo di capire perché il dipendente ha queste caratteristiche. La nostra società è ossessionata dal sesso (da sessuofobica negli anni '50 è divenuta di recente sessuofila) e l'uomo è più esposto delle donne ai continui e martellanti stimoli sessuali che i mass media impongono, proponendo figure femminili sempre più spogliate, sempre più provocanti. E' residente al nord Italia perché al nord i rapporti umani sono, in genere, più rarefatti ed più facile sentirsi soli, spronando a cercare comunque una relazione. Ha un basso livello d'istruzione e ciò innesca due processi distinti e sinergici: primo, ha meno strumenti culturali per difendersi; secondo, le sue frustrazioni sociali sono più probabili, inducendolo a cercare una facile gratificazione nel sesso. Infine, è single (separato o vedovo) e la ricerca - non sempre facile - di una partner lo spinge a surrogare un rapporto affettivo con l'attività sessuale."
sul fatto che l'amore vero sia un miracolo che cambia le coordinate sono d'accodo: ma d'amore vero al mondo ce n'è poco, di -questo tipo,- voglio dire..:flower:
 
Cito

"quando qualcuno tenta di spacciare un Teomondo Scrofalo per un Gauguin, quando qualcuno tenta di giustificare le proprie turbe, intemperanze, squilibri e manie tirando in ballo o accostandosi a situazioni che non può comprendere solo per cercare di dare un senso e una direzione alle proprie contraddizioni che sarebbe il caso, sempre che voglia stare bene e felice, risolvesse quanto prima."

Le affermazioni di buon senso che esprimi precedentemente al citato, vengono vanificate dal non riconoscere al tuo prossimo il diritto di parlare di argomenti scomodi in base alle proprie esperienze e/o limiti culturali
Rivolgersi a chi chiede un confronto ricorrendo alla mortificazione od all'uso di un linguaggio volgare è dimostrazione di quanto poco si crede nel proprio pensiero... sarà il tuo caso?
E chi lo sa?
Troppe volte ti ho visto fare ricorso a questa strategia per prenderti sul serio

PS
Non passi la parola "perdono" perchè la ritieni "minkiata cattolicheggiante" (pur essendo laica non mi permetterei ) poi usi la parola "miracolo"
Anche su questo argomento scabroso mantieni posizioni di trincea, anche qui dileggi il "pensiero diverso" dal tuo .....professi etica ed impegno ma che siano alle tue condizioni : una contraddizione
Secondo me ti piace il tuo eloquio a discapito di sostanza e coerenza
Però litigare con te è sempre costruttivo ...come picchiarsi a scuola coi bulli....quindi...pazienza...
beccati un bacio da sorellastra

i miracoli di cui parlo sono laicissimi... tipo il nuovo bicilindrico Ducati corsacorta, o la straordinaria vernice che ho comprato per restaurare la mensolina dell'800 che ho messo in soggiorno. O il mio gatto quando dorme e sogna e fa versi stranissimi. O quando assemblo un kit elettronico e una volta finito... FUNZIONA!
Io non dileggio il pensiero diverso dal mio, sia chiaro, dileggio il non-pensiero o rendo palesi le straordinarie caz.zate che si leggono in giro mimetizzate da idee o opinioni. E' molto diverso! La libertà di espressione, specie in pubblico, non prevede la totale condivisione, accettazione o tolleranza di concetti astrusi o ai limiti del farneticante. Tant'è che l'ultimo titolo de "La Padania" che recita "un negro e un terrone ci hanno portato in finale" ha provocato non poche polemiche in giro o perlomeno tra le persone decenti...
Per quanto riguarda il parlare volgare, purtroppo che ci devo fare: è un brutto vizio, un'abitudinaccia che sfiora il patologico. cambierò il nickname in "tourette" e scriverò una selva di caxxokulofaygatette in firma. Nessuno mi potrà dire che non sono coerente, minchia.

La dipendenza da sesso non è quello di cui parlavo io, ma un bisogno di fare sesso sempre. Tant'è che tra gli uomini colpiti da questa patologia la maggioranza sono separati, o vedovi almeno questo dice la scienza: lo scambismo non è ritenuto (dalla scienza) una patologia, ma è ritenuta una perversione da chi vede che c'è un sesso sano e uno malato, quindi partendo dal suo punto di vista (che ci sta) e solo da quello.
  • Il normotipo del dipendente sessuale
    (Dott. Franco Avenia; Presidente dell'AIRS, Direttore della Ricerca).

    Il normotipo del dipendente sessuale è: uomo, tra i 36 ed i 50 anni, residente al nord Italia, con licenza media inferiore, separato o vedovo. Premesso che la Dipendenza da Sesso è una reale psicopatologia, cerchiamo di capire perché il dipendente ha queste caratteristiche. La nostra società è ossessionata dal sesso (da sessuofobica negli anni '50 è divenuta di recente sessuofila) e l'uomo è più esposto delle donne ai continui e martellanti stimoli sessuali che i mass media impongono, proponendo figure femminili sempre più spogliate, sempre più provocanti. E' residente al nord Italia perché al nord i rapporti umani sono, in genere, più rarefatti ed più facile sentirsi soli, spronando a cercare comunque una relazione. Ha un basso livello d'istruzione e ciò innesca due processi distinti e sinergici: primo, ha meno strumenti culturali per difendersi; secondo, le sue frustrazioni sociali sono più probabili, inducendolo a cercare una facile gratificazione nel sesso. Infine, è single (separato o vedovo) e la ricerca - non sempre facile - di una partner lo spinge a surrogare un rapporto affettivo con l'attività sessuale."
sul fatto che l'amore vero sia un miracolo che cambia le coordinate sono d'accodo: ma d'amore vero al mondo ce n'è poco, di -questo tipo,- voglio dire..:flower:

scambismi ed altre perversioni SONO patologie, al pari della "canonica" dipendenza da sesso, cosa che il web ha contribuito non poco ad alimentare. Quando parlo di letteratura in merito cito alcune riviste cui la mia lei è abbonata e sulle quali, in alcuni numeri, viene affontato con cognizione il problema. Prometto di trovare il tempo di scannerizzare le pagine e allegarle, sono davvero interessanti anche se probabilmente forumistically uncorrect, se volessimo esser ligi al regolamento. (e già si è sgravato non poco, mi pare)
Chiunque affermi che coprofilia, pedofilia, zoofilia, voyeurismo NON sono patologie dovrebbe a sua volta farsi un esamino di coscienza, così come coloro i quali sostituiscono la vita e i rapporti reali con simulacri multimediali come forum chat o social networks fingendo che la loro vita sia appagante e priva di problemi.
Diciamo che spalmarsi cacca addosso per eccitarsi o farsi ingroppare da un rottweiler non sono forme di sessualità propriamente sane, così come -lo ripeto- eccitarsi nel vedere il proprio partner impegnato sessualmente con qualcun altro. Non è moralismo il mio, sia chiaro, (nè lo è da parte di chi affronta tali problematiche scientificamente) è solo avere la consapevolezza che il concetto di "normalità" che lo si voglia o no, e per difficile che sia da concepire, ancora esiste.
Diciamo che il concetto di "limite" o "misura" in questi casi è basilare.
Sicuramente sono i ritmi e i "nuovi" valori della società moderna che disumanizzano i rapporti sociali, così come i mezzi di comunicazione che -avvicinando da un lato gli individui- dall'altro li separano oltre a bombardare tutti di informazioni spesso scorrette se non addirittura false o -al limite- ingannevoli.
Tutto sta nell'averne coscienza, lo ripeto.
 
V

vinceco2

Guest
Non esitono isole dove ci sono tutti i frutti ,ma isole dove c'è per poter vivere, basta solo adattarsi a mangiare di tutto.
Molte cose sono meno buone di altre ,ma alla fine si mangiano ugualmente e si sopravvive ,se poi alcune cose impediscono di mangiare perchè fanno vomitare od altro allora quest'isola è rischiosa perchè isola .
Bisognerebbe avere il coraggio di prendere mare con un tronco ,ma il mare è pericoloso e da soli è difficile vincerlo.
Si ha paura del mare come della montagna quando si è soli e questo induce molti ad accettare anche il vomito oppure il mal di pancia .
Non c'è isola felice e carica di benessere e felicità,sarebbe il paradiso ,ma non esiste i l paradiso ed allora non esiste niente ,solo vivere la vita nel per quello ch e ci da,accettando di tutto.
Piedi per terra senza sognar etroppo che fa male,la mente nn è fatta per pensare troppo ,va in tilt e si fanno cose assurde poi.
tranquilli ,ciao vincenzo
 

Olmo60

Guru Master Florello
se metti lo scambismo sullo stesso piano della pedofilia/zoofilia/coprofilia ecc..allora hai ragione tu.:flower:
 
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