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il 'riposo' invernale

G

Giulio

Guest
Si parla di specie che vogliono il 'riposo', di specie che non lo vogliono, o che lo vogliono con temperature basse o .. ecc. ecc.
Prima di partire con il resto, dovete sempre avere in mente che (tranne specie particolari che avete voluto cercare con il lanternino in vivai specializzati) l'habitat originario delle orchidee normalmente coltivate, che troviamo nei garden center o dai fiorai, è la foresta pluviale tropicale, la giungla che vediamo nei documentari di Quark.
Poi voglio dire un'altra cosa. Avete libri sulle orchidee??? DIMENTICATELI!
Le specie che non vogliono periodi di riposo, vivono in posti dove piove 350 giorni all'anno su 365, o in posti che vengono quotidianamente inzuppati d'acqua da nebbie che la nostra pianura padana se le sogna.
Tra queste abbiamo (solo tra i generi maggiori): Phalaenopsis, Vanda, Paphiopedilum, alcuni Dendrobium, alcuni Epidendrum.
Poi abbiamo quelle che vogliono il riposo, che invece vivono in posti dove piove solo 200 giorni all'anno, con i giorni sereni concentrati perlopiù in una stagione. Questa stagione chiamiamola 'inverno'. Durante l'inverno piove "solo" per 5-10 giorni al mese invece dei normali 30.
Nei periodi 'secchi' ci sono 30-100 mm di pioggia al mese (più o meno come nei mesi più piovosi in italia) mentre in quelli 'umidi' si va dai 3-400 mm fino ed oltre i 1000 mm di pioggia mensile.
Cioè, *le loro* stagioni secche sono ben più umide delle nostre stagioni umide.
In questi posti vivono Cymbidium, Dendrobium (tipo nobile), alcune Coelogyne.
In posti che sono una via di mezzo tra quelli descritti vivono Cattleya, Odontoglossum e Oncidium che quindi vogliono un "semiriposo" (si vabbè ..)

Ok, adesso fate finta di non sapere nulla.

Quanto dobbiamo annaffiare le orchidee in inverno?
Quanto dobbiamo annaffiare le orchidee in estate?
Quanto dobbiamo annaffiare le orchidee in fiore?
Quanto dobbiamo annaffiare le orchidee in riposo?
La risposta definitiva (sulla vita, l'universo e ... ehm), vi suonerà strano, ma è la stessa per tutte e 4 le domande.

Le orchidee vanno annaffiate non appena sono asciutte. (punto)

Non prima. E se non siete sicuri annaffiate il giorno dopo.
Questa è la regola globale-generale-unica-e-definitiva.

Fanno eccezione ... tutte le eccezioni, che sono fin troppe :( ma che trovate solo in vivai specializzati, hanno il cartellino con il nome scientifico in latino ecc ecc insomma, o ve la siete cercata o va bene la regola.

Ciao

Giulio
 
M

mitcha

Guest
:eek:
Caro Giulio, è la prima volta che ti "incontro" ma devo dire che SEI GRANDE!!
Va a finire che mi ci metto pure con le orchidee...
Grazie!! ;)
Paola
 
M

MariaElisa

Guest
Grazie Giulio
questa è la risposta alla domanda che avevo in testa di farti ma non sapevo come farla per farmi capire.
Grazie di cuore anche del post precedente.
Ciao a risentirci

P.S. Mi sta venendo l'orchideite acuta... vedo solo piante di orchidee
 
G

Giulio

Guest
Beh, grazie, ma cercavo solo di rendere l'idea.
Il fatto è che ci sono *troppe* orchidee a giro per il mondo.
E' vero che parecchie orchidee vanno in 'riposo' durante l'inverno, ma questo spesso ci trae in inganno. Il metodo dell'annaffiare quando asciutta, è empirico, semplice e funzionante. Un'orchidea che va in stasi invernale impiegherà molto tempo per far 'asciugare' il composto. A volte una bagnatura può bastare per 15-20 giorni o anche più. L'importante è bagnare di nuovo quando è bella asciutta, altrimenti i bulbi cominciano a perdere le riserve idriche, si afflosciano ed in primavera non riescono a fiorire e fanno germogli deboli.
Chiaramente un phalaenopsis che *non* va in stasi, o perlomeno è un 'dormiveglia', continuerà ad assorbire acqua ed il composto si asciugherà più rapidamente rispetto ad un dendrobium.
Se si confronta questi 'ritmi' con le annaffiature semi-quotidiane di luglio-agosto, si capisce bene perchè si dice sempre di bagnare poco in inverno.

Questa è una regola valida per la stragrande maggioranza delle orchidee in commercio, ma è chiaro che andando a cercare le specie particolari nei vivai specializzati si rischia di beccare le 'eccezioni'.

Esempi di eccezioni sono i Phragmipedium che vogliono sempre stare a mollo, con un paio di cm di acqua sul fondo del vaso, oppure alcune Encyclia, tipo la E. citrina che deve stare sempre secca e si incazza a morte quando viene annaffiata.
Oppure il Dendrobium nobile che vuole veramente un riposo invernale severo .. in serra basta non annaffiarlo, in casa basta annaffiarlo una manciata di volte tra novembre e marzo. Attenzione agli ibridi di D. nobile che non sopportano altrettanto bene questa severità.

Perfetto, adesso si che sono sicuro di avervi confuso ancora di più le idee


ciao

Giulio
 
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