La rosa, enigmatico e voluttuoso fiore, entra nella vita di ciascuno di noi a piccoli passi, lentamente. All'inizio magari rimane da parte mentre ci infatuiamo di geranei, piante grasse, violette del pensiero tagetes o primule.... lei aspetta, superbamente tranquilla dei suoi milleni sul trono di regina dei fiori.
Così è stato anche con me. Le rose erano le piante che curava mia madre.... io non le trovavo particolarmente attraenti, mi sembravano tanto fiori "da adulti". Anzi, se avessi potuto
avrei dato loro una bella lezione
. Ogni volta che giocavo a pallavolo con i miei amici in giardino prima o poi zac la palla finiva inevitabilmente contro una rosa... sgruntissimo :burnigmad.
Ecco proprio quei rami spinosi, quell'essere sempre desiderose di cure e di amore me le facevano estranee : come bambino avevo desiderio di sentire le piante in tutta la loro fisicità e con i cinque sensi (ed è questo il motivo per cui ho pochissime piante velenose nel mio giardino
), ma soprattutto con il tatto. Per me è un senso importantissimo, il senso della carezza, del tocco amichevole, della calorosa stretta di mano, del lieve tocco di una mano amica che sfiora il viso. E.... in questo le rose proprio non aiutavano. Invitavano come novelle mantidi per la bellezza delle corolle per poi spinarti a tradimento!
Non a caso la mia passione è nata con i Tagete, che esaltavano i miei 5 sensi. Sulla loro commestibilità non ci sono certezze per cui appoggiavo solamente su di essi il mio viso ma dal loro profumo mi sembrava di sentire il loro sapore mentre ero beato per il favoloso colore del sole delle loro corolle e dal leggero tocco delle loro lievi foglie.
Eppure le rose aspettavano il momento giusto per fare breccia......
Passano gli anni e la passione per il verde mi divora, se fosse stato per me avrei tolto tutte le rose e relative spine dal giardino eppure erano amate da mia madre ed allora di malagrazia le tolleravo ma nè le innaffiavo nè le trattavo, per me erano nemiche con le loro lance pronte a ferirmi. Eppure loro aspettavano, aspettavano. Ed ecco venire le prime due rose senza spine, Berenice e Zephirine Drouin, entrambe prese da Barni. Insomma senza spine proprio proprio non direi, qualcuna sotto le foglie rimane....
ma è poca cosa. Ora potevo accarezzare anche queste rose e tuffarmi nel celestiale profumo della Zefirina e guardare il cielo attraverso le sue corolle ciliegia che invogliano baci.