Cito Francobet:
“…Da qui l'uso della busta, che crea una specie di microclima umido che fa ricircolare umidità nella parte fogliare, non facendo quindo sovraccaricare di lavoro le radici che, essendo decimate, non potrebbero assolvere la loro funzione”.
Cito Alessiobio:
” ..la cosiddetta tecnica dell'imbustamento viene praticata ogni qualvolta l'apparato radicale di una pianta è in difficoltà o risulta insufficiente rispetto all'apparato fogliare. In pratica dopo aver innaffiato, si copre con un bustone di plastica in modo il più ermetico possibile l'intera pianta (attenzione vaso compreso!), ricreando così un ambiente con un elevato tasso di umidità; tale situazione (che altro non è senno una sorta di serra su misura) stimola la pianta a vegetare.
La tecnica dell'imbustamento va divisa in due tipologie: sacco trasparente e sacco nero, a seconda che si voglia cercare di far riprendere una pianta con tutte le foglie che possiede già, o se la defogliazione - dovuta a sofferenza della pianta - lascia solo i rami..”
Samupro, per i tuo olmo, sacco nero!
A parte il tentativo dell’imbustamento, la cosa che mi fa dire che il tuo olmo è morto, è il fatto che nella foto le foglie secche sono ancora attacate ai rami! Segno che la linfa dalle radici ha smesso di arrivare alle branche, ai rami e alle foglie.
Mio padre mi ha insegnato che durante l’inverno per riconoscere se una pianta (caducifoglia) è viva o morta bisogna guardare se ha trattenuto le foglie secche sui rami. Si può sperimentare la cosa osservando il ramo spezzato di una pianta: le foglie seccheranno, ma rimarranno attaccate!
E’ vero che esistono piante che trattengono le foglie secche fino allo spuntare della nuova vegetazione, ma non è il caso del tuo olmo.
Ciao