Per chi non conoscesse la stratificazione
STRATIFICAZIONE
Procedimento consistente nella disposizione a strati dei semi in un substrato soffice e umido,
costituito generalmente da torba, agriperlite, sabbia o vermiculite utilizzati singolarmente oppure
mescolati tra di loro in varie proporzioni, con l'obiettivo fondamentale di rimuovere la
dormienza. Il
rapporto in volume seme/substrato può variare da 1:1 a 1:3 circa. In certi casi può risultare più
pratico mescolare direttamente semi e substrato. I semi di ridotte dimensioni o di colore simile al
substrato, vanno sistemati tra teli o altro materiale permeabile per consentire un loro più facile
recupero alla fine del trattamento.
La stratificazione condotta a basse temperature (tra +2°C e +6°C), in ambienti controllati
(frigoriferi, celle, ecc.) oppure all'aperto (cassoni, buche scavate nel terreno, ecc.), viene chiamata
stratificazione fredda o vernalizzazione; in entrambi i casi è fondamentale mantenere un buon
livello di umidità del substrato, evitando ristagni d'acqua, ed assicurare temperature costanti ed
uniformi in tutta la massa. Nei trattamenti fatti all'aperto, dove le oscillazioni di temperatura ed
umidità sono più probabili, è raccomandabile irrigare quando necessario, assicurando il drenaggio
delle acque, ed isolare termicamente il cumulo, sistemandolo in buche abbastanza profonde, oppure
disponendolo in luoghi non soleggiati sotto la copertura di uno strato materiale coibente (terra,
sabbia, teli di juta, fogliame, ecc.). Per questioni di spazio, vengono generalmente stratificati in
questo modo i semi di grosse dimensioni (noci, nocciole, ghiande, ecc.) che devono essere
accuratamente protetti anche dai roditori con reti, esche avvelenate e repellenti.
Per il controllo di alcuni funghi presenti nei tegumenti esterni dei semi, che trovano nella
stratificazione condizioni favorevoli di sviluppo, si può ricorrere all'immersione delle sementi in
una soluzione di ipoclorito di sodio al 2% di cloro attivo per 10 minuti.
Poiché è di gran lunga più diffusa la stratificazione fredda, quando si impiega il termine
‘stratificazione’, senza specificare se ‘calda’ (vedere Stratificazione calda) o ‘fredda’ (vedere
Stratificazione fredda), si intende la vernalizzazione.
L'azione benefica dei trattamenti termici (caldo-umidi, freddo-umidi o la loro combinazione
alternata) sul processo germinativo, si esprime attraverso alcuni effetti principali: rimozione dei
diversi tipi di dormienza, aumento della velocità ed uniformità della germinazione e della
germinabilità totale, allargamento della gamma di temperatura entro la quale è possibile la
germinazione, diminuzione del fabbisogno di luce per le specie la cui germinazione è favorita da
questo fattore, minimizzazione delle differenze qualitative delle sementi imputabili alle diverse
tecniche di raccolta, di lavorazione e di conservazione.
In linea generale, i semi conservati richiedono periodi di stratificazione più lunghi rispetto a quelli
applicabili alla semente di recente raccolta. D'altra parte, i campioni caratterizzati da scarso vigore
germinativo vanno sottoposti a trattamenti termici più brevi di quanto riferito in letteratura.