Bene!
Sono contento che questo argomento abbia provocato il vostro interesse: sono venuti fuori molti spunti interessanti, che meriterebbero di essere approfonditi.
Per quanto riguarda la definizione (che da "studioso" mi sta molto a cuore
) direi che, dalle idee e dai pareri che sono venuti fuori, non si può parlare di giardino naturale in generale ma è necessario aggiungere altri aggettivi per definirne correttamente tutte le sfaccettature.
A quel punto potrebbero essere più adatte alcune di queste tipologie come
-giardino con piante autoctone
-giardino biologico
-giardino a basso impatto paesaggistico/ambientale
-giardino per gli animali
Nella realtà dei casi nessuno di noi andrà mai a fare un giardino che rispecchierà alla lettera una di queste classificazioni e, alla fine, tutte queste tipologie potranno chiamarsi a ragione "tipologie di giardini naturali".
Anche il fattore piante esotiche/autoctone è molto interessante e varrebbe la pena di rifletterci anche se, ripensando alla definizione di giardino mi potrebbe crollare tutto: il giardino è di per sè artificiale. Ma ciò che è voluto dall'uomo può definirsi naturale?
Alltra cosa importantissima (e sicuramente meno filosofica delle altre) è quella di scegliere le piante più adatte alle caratteristiche della propria zona.
Io mi interesso di acquatiche (e quindi conosco e sono portato ad amare solo gli ambienti più o meno umidi) ma, con i tempi che corrono, sarà bene trovare i sistemi per sprecare al minimo l'acqua o, perlomeno, per utilizzarla nel migliore dei modi.
Roberto