:confuso: dici??? ... tanto non credo a tutte le manfrine che predicano le tonache prrrrr
quando ci stava una giustizia quelle come te venivano bruciate sul rogo assieme al gatto nero. Oddio NOOOOOOOOOO ragatto NOOOOOOO
@Mauro Rosario
ti cito:
"Allora voglio rispondere una volta per tutti ,io non cerco di convircere nessuno ,quindi non vedo dove stà la mia arroganza stò solo portando avanti un discorso umanitario punto ,il resto ha poco importanza "
hai ragionissima, e le tue scelte e decisioni sono insindacabili perchè tue. sul "
il resto ha poca importanza" no, scusa ma "il resto" ne ha molta, e si preoccupa anche che la tua fiducia, generosità ed empatia non vengano sfruttate per mangiarci sopra (e non parlo dei bimbi).
Mi permetto solo di consigliarti di fare le cose perbene: fai la tua donazione, ma PRETENDI di avere tracciatura del tuo versamento, credo che qualunque organizzazione abbia un bilancio visibile (ma di ste cose non me ne intendo io sono alla fase mi dai pezzo di carta ti do un oggetto o una cosa) oppure rivolgiti a qualcuno di comprovata affidabilità come per dire Emergency.
Tutto qua.
Ah un aneddoto motociclistico non OT.
Esisteva un pilota dal casco giallo, io dico il più grande di tutti umanamente, tra i migliori della storia sportivamente. Lo ricordiamo in pochi, tutti lo ammiriamo e vorremmo avere un capello del Suo talento. Parlando al plurale intendo i motociclisti da velocità. Non lo sono ma lo diventerò da grande, giuro.
Carriera lunga 23 anni (!!!!!) plurivincitore di competizioni blasonate e remunerative rimase il generoso e umile irlandese di sempre ,
yer maun, il nostro uomo.
fu insignito di un'alta onorificenza (Officier of British Empire) quando si scoprì (!!!) che da anni -con il furgone che usava per le corse e che guidava personalmente- faceva la spola tra Irlanda del Nord e Romania o Bosnia dopo averlo caricato di generi di necessità acquistati anch'essi personalmente. Questo per accertarsi che davvero finisse tutto nelle mani giuste, a volte era costretto a corrompere qualche sbirro ma dopo un po' capirono chi era, e lo lasciavano passare per un autografo o un casco firmato (darei una gamba per quello).
Coerentemente, riteneva lo Sport un modo di curare le ferite della guerra e spendeva tempo a partecipare gratuitamente a competizioni motociclistiche (che ovviamente stravinceva, ma qualunque pilota avrebbe dato la carriera per stare solo dietro a Joey) in paesi martirizzati dalla guerra e dalla crisi come Bosnia, Romania, Estonia, per promuovere le attività motoristiche e le industrie di quei paesi.
Un tal
Akrapovic probabilmente è lui grazie all'aiuto di Joey, ma tant'è.
Proprio qui in estonia, a Tallinn, alla non più tenera età di 48 anni ma reduce dall'ennesima, incredibile vittoria al Senior TT, dopo aver dominato le classi maggiori in una curva velocissima e nascosta si schiantò con la sua honda 125 contro degli alberi ad oltre 200 km orari, morendo sul colpo.