Accodandomi al post di Albicoccus, voglio aggiungere qualche commento personale.
Per quanto riguarda l'
Arte, essa è troppo personale e difficile da definire affinché possa costituire una valida regola valida per tutti.
Questo è un peccato, ma non saremmo mai d'accordo l'uno con l'altro e quindi io direi di non dimenticarla, ma di valutarla in contesti più ristretti, specifici, selettivi.
Ancora più difficile sarebbe ancora più difficile comprendere quella che proviene dall'oriente.
Idem direi per il "gusto" : troppo personale per poter costituire un "metro" di misura".
Invece quelli che Albicoccus definisce
"concetti guida" ritengo che possano essere sufficientemente comprensibili e chiari per essere adottati come paragone per ciò che osserviamo o che progettiamo.
Se è vero che questi concetti guida esistono e se è vero anche che sono comprensibili ed universali, io sono convinto che debbano essere usati per "tarare" ogni progetto, per discriminare ciascun "lavoro in vaso".
Giusto Albicoccus, questi "concetti guida" non devono limitare la creatività (guai!), ma questo non significa che si debba ignorare il "vocabolario" dove i concetti sono definiti, oppure stravolgere a nostro piacere il senso delle definizioni in esso contenute.
Quindi, nonostante io mi senta libero di tradire le "regole" dei bonsaisti, non posso poi pretendere a tutti i costi che le mie piantine siano definite bonsai, soltanto perché ci somigliano, oppure perché ci ho messo tanto amore o tanta (presunta) arte.
Se questo potrebbe essere vero per me (ma è solo un esempio), dovrebbe anche essere per me sufficiente, senza pretendere che lo sia tutta la schiera dei miei conoscenti, o di tutti i frequentatori del forum che tutt'al più potrebbero sopportarmi benevolmente, evitando di deridermi grazie alla loro educazione rispettosa (altra importante regola).
I concetti non devono limitare la fantasia dell'artista
Okkkey, ma l'artista deve accuratamente evitare che la sua preziosa fantasia, sia sprecata nel pretendere di cambiare le definizioni, le regole di un gioco a cui in tanti stanno partecipando.
Il rischio è quello di non essere più capito, o nei casi peggiori di essere compatito.
E poi con quale scopo? Diventare il nuovo firmatario di regole improvvisate che al massimo causeranno confusione e disorientamento in chi approda a questa attività hobbistica?
Di confusione ce n'è già tanta ed io eviterei d'aggiungerne altra, conservando ed osservando le regole dettate da chi ci ha pensato senz'altro più di me e di tanti di noi.